Su RCS75 Ex Libris con “Il mio silenzio è una stella” di Sabrina Pisu

Negli studi di RCS75, a Salerno, ospite di questa puntata di Ex Libris, diramazione radiofonica della rubrica esistente sul quotidiano salernonews24, è stata Sabrina Pisu, giornalista e scrittrice, in collegamento da Ginevra, con il suo “Il mio silenzio è una stella. Vita di Francesca Morvillo, Giudice innamorata di Giustizia.”(Einaudi).

E’ questa la storia inedita di Francesco Morvillo, unica giudice donna uccisa in Italia, morta a 46 anni  nell’attentato di Capaci, accanto a suo marito, Giovanni Falcone, il 23 maggio 1992 mentre tornava a Palermo da Roma dove era in servizio come commissaria per il concorso in magistratura. Così all’altezza dello svincolo per Capaci un’esplosione micidiale  spazzerà via le vite dei ragazzi della scorta: Antonio Montinari, Vito schifani, Rocco Dicillo. Alle 19.43 morirà Giovanni Falcone, alle 22.58 Francesca Morvillo.

L’ orologio di Francesca Morvillo viene restituito al fratello, fermo alle 17.58.

“Anche la moglie della nota personalità è deceduta” dice  una seconda comunicazione non criptata dalla Polizia subito dopo la strage. “La  moglie di”… inizia qui  e prosegue per 30 anni la narrazione della moglie senza storia…”

Magistrata di grande valore, per oltre 16 anni Sostituto Procuratore al Tribunale Minorile di Palermo,  Francesca Morvillo, una delle prime donne magistrato in Italia, ha da sempre vissuto nel cono d’ombra creato dalla figura del marito, “intrappolata dalla stampa e lì tenuta  comodamente, per sempre, nella definizione di ” moglie di… Giovanni Falcone.” Sabrina Pisu, attraverso varie testimonianze in questo suo nuovo libro  ci restituisce  il profilo della professionista, restituendole il posto che le spetta …“E’ doveroso restituirle il posto che le spetta nella nostra Storia, e non solo in quella italiana, perchè è l’unica giudice donna ad essere stata uccisa nel nostro Paese e in Europa”

Stato assente o complice per quelle 10mila persone  dentro e fuori la Chiesa  dove si sono celebrati i funerali di Stato. “I politici abbassano la testa. …La messa è finita, andate in pace. Quale pace? 57 giorni dopo in via D’Amelio la mafia chiude i conti con il giudice Paolo Borsellino”. Moriranno anche cinque uomini della scorta.

Sabrina Pisu tratteggia in questo suo libro il profilo di Francesca Morvillo, della ragazzina che porta il nome della nonna paterna, della studentessa modello, della professionista seria, vincitrice con altre sette colleghe del concorso in magistratura nel 1963, primo anno aperto anche alle donne. E se il codice di riferimento di Procedura penale è quello del 1934, che istituisce il Tribunale per i Minorenni che non prevede colloqui tra il procuratore minorile ed i ragazzi, il magistrato Francesca Morvillo entra in carcere tutti i giorni, incontra, interroga, ascolta i giovanissimi che commettono furti, sono dediti allo spaccio di droga, uccidono.

Ma Francesca Morvillo viene resa invisibile anche da morta, quando, prima sepolta insieme al marito al cimitero di Sant’Orsola, nel luglio del 2015 viene portata via per decisione della sorella di Giovanni Falcone, traslata così nel cimitero di Rotoli. ” Due persone unite nella vita e nella morte si sono ritrovate divise nella memoria”… 

Sabrina Pisu  nel suo libro dice ” Scrivo per Francesco Morvillo, per raccontare la sua storia, questa volta solo sua, che vive dentro quel suo silenzio…per Francesca Morvillo e per i suoi occhi onesti sul mondo, che sapeva comprendere senza dire troppo…Scrivo per Francesca Morvillo che spero, soprattutto, di non aver tradito.”

E’ con tatto che Sabrina Pisu cerca lo sguardo di Francesca Morvillo negli occhi e nelle parole di coloro che le vollero bene; è con rispetto che ne celebra la memoria; è con garbo che nel suo libro la distacca dal marito per conoscerla per ciò che è stata ed ha rappresentato per tanti ragazzi che ha aiutato. Una storia, quella del giudice Francesca  Morvillo, che continua a brillare come una stella.

 

Sabrina Pisu, giornalista, vive a Ginevra, in Svizzera, e collabora con diverse testate tra cui RSI (Radiotelevisione svizzera di lingua italiana) e il settimanale «L’Espresso». In precedenza, e per molti anni, ha lavorato a Lione, in Francia, anche come inviata, per il canale televisivo d’informazione internazionale Euronews. Tra i suoi libri, Il Caso Mattei, scritto con il magistrato Vincenzo Calia (Chiarelettere 2017) e Mi prendo il mondo ovunque sia (Einaudi 2019), su e con Letizia Battaglia, e Il mio silenzio è una stella. Vita di Francesca Morvillo, giudice innamorata di giustizia (Einaudi 2024). Ha vinto numerosi premi giornalistici tra cui il Premio Franco Giustolisi «Giustizia e verità » (2020) per il giornalismo d’inchiesta, il Premio Internazionale Cristiana Matano (2021) e il Premio 3 dicembre – Paolo Osiride Ferrero (2023).

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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