Elezioni viste da destra: l’inevitabile vento sovranista che spinge l’Europa verso l’indipendenza

di Antonino Papa-

 Il risultato delle Europee 2024 sarà ricordato come l’inizio della lunga svolta che condurrà, senza ombra di dubbio, l’Unione verso una federazione di stati sovrani ed una gestione del progresso sostenibile smarcandosi da imposizioni, spesso folli, che hanno perseguito interessi di lobbies americane e cinesi e non tutelato le necessità dei popoli degli stati membri.

Non è una sorpresa, quindi, che in gran parte del territorio dell’Unione le destre (purtroppo anche quelle estreme) abbiano stravinto a tal punto da mettere in discussione i governi di molte nazioni, Francia in primis.

Il cambiamento di rotta che è stato indicato dagli europei partirà dal basso, ovvero dal riassetto politico di ogni stato i cui cittadini sono praticamente stanchi di imposizioni finto-democratiche.

Apparentemente in seno all’Europarlamento cambierà poco o nulla, idem in Consiglio, Commissione e BCE; saranno gli stati membri, invece, ad adottare politiche sempre più distanti da quella unidirezionale impartita finora dai burocrati di Bruxelles, Strasburgo e Francoforte fino a far deviare la Nave verso una reale sovranità popolare.

Infatti, è proprio questo il punto, l’Unione Europea, finora, ha costantemente sottratto sovranità ai popoli con imposizioni illogiche e non sostenibili bensì, come accennato in precedenza, al solo scopo di favorire lobbies neanche europee; basti pensare al business dei vaccini approvati senza alcuna sperimentazione (e guarda caso vi è un’indagine per presunta corruzione di cui dovrà rispondere proprio la Von Der Leyen: https://www.milanofinanza.it/news/ursula-von-der-leyen-sulla-graticola-indagata-per-l-accordo-con-pfizer-sui-vaccini-covid-19-202404011614379431 ).

Inoltre, le imposizioni finto-green che hanno praticamente messo in serie difficoltà le industrie automobilistiche europee e di componentistica, le follie immobiliari per spingere milioni di cittadini a dover ristrutturare casa (pena l’impossibilità di venderla) con conseguente esborso di enormi somme di denaro che in pochi possono permettersi; ancora, imposizioni di genere e linguistiche fuori da ogni grazia di Dio ed al solo scopo di imporre una sola linea di pensiero.

Per concludere, la scellerata gestione dell’immigrazione, del conflitto Russo-Ucraino delegata totalmente agli USA nonostante impattasse sul nostro territorio e le cui conseguenze economico-finanziarie le stiamo ancora pagando; tutto ciò che è stato deciso in sede UE durante gli ultimi anni ha avuto un solo fine: arricchire Cina ed USA a danno dei cittadini europei.

È a tutto ciò che italiani, tedeschi, francesi, austriaci e molti altri hanno detto basta, non alla democrazia che non è certo quella intesa da Ursula & Co.

Il sovranismo che gli europei fortemente vogliono non è fascismo, non è autoritarismo e non è neanche razzismo, è una parola scritta anche nella nostra Costituzione, “la sovranità appartiene al popolo” e tale deve restare.

L’Italia ha avuto ruolo centrale nel risvegliare le coscienze dei popoli ed è merito del nostro Governo, e della nostra ritrovata stabilità politica, se il vento tricolore ha iniziato a soffiare con forza anche in tutta Europa; nei prossimi anni assisteremo svolte epocali in ogni stato, sarà l’inizio di un cammino comune che porterà a “sovvertire” totalmente le attuali istituzioni europee e cambiare le regole che nessun cittadino vuole, se non gli invasati ed esaltati ideologici.

Naturalmente, esiste il pericolo dell’estremismo che è una spina nel fianco per le formazioni di destra di tutta Europa e con cui bisogna, prima o poi, fare i conti, tradotto: smarcarsi senza se e senza ma e condannare (anche vietare) tutti i movimenti estremi… ma da ambo le parti e non solo a senso unico.

La strada verso un’Europa realmente liberale e democratica è stata tracciata, è stata posta la prima pietra di un lungo cammino che sarà tortuoso e pieno di ostacoli perché, inevitabilmente, andrà a toccare giganteschi interessi di lobbies e potenze economiche che non giovano all’Unione né ai diritti dei cittadini europei di scegliere cosa mangiare, quali auto guidare, con quali parole esprimersi, quando ristrutturare casa ed eleggere direttamente chi li rappresenti e decidere del loro futuro.

Queste elezioni non sono affatto una sorpresa, sono la conferma di una delle più note leggi della fisica: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, una legge imprescindibile in ogni ambito della vita umana; era logico, inevitabile, e naturale, che i popoli europei avrebbero reagito dopo anni di imposizioni folli, la buona notizia è che esistono ancora menti pensanti che non si lasciano irretire da becera propaganda mirata al solo mantenimento di privilegi e potere.

Ben venga, quindi, un’Europa dei popoli con il compito di elevarne la qualità della vita livellandola verso l’alto e non il contrario… deve essere l’Europa di serie B ad essere condotta in serie A, è questo il senso dell’Unione, nessun altro.

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