La politica, un ring a colpi di turpiloqui?

di Claudia Izzo-

Il siparietto tra tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Caivano, davvero non avremmo voluto vederlo, come tante altre cose.

“Presidente De Luca, sono quella str…della Meloni. Come sta?” dice la Meloni mentre stringe la mano a de Luca e lui: “benvenuta, bene in salute”. La Meloni ha così richiamato il termine che il Governatore le aveva rivolto a febbraio a Montecitorio, dopo la manifestazione contro l’autonomia differenziata per chiedere lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione. In quell’occasione il Governatore aveva detto, rivolgendosi alla Premier “Senza soldi non si lavora. Lavora tu str…”

Il turpiloquio non  è una novità nel mondo politico italiano. Memorabili i  “vaffa” di Beppe Grillo che hanno aumentato la sua popolarità; il dito medio alzato del leader del Carroccio, Umberto Bossi, il termine “coglio..” usato da Silvio Berlusconi per indicare coloro che votano a sinistra, o la frase dello stesso rivolta a Rosi Bindi “Lei è più bella che intelligente”

Teatrini poco edificanti li abbiamo visti nell’Aula di Montecitorio a iosa tra i quali quello in  cui Vittorio Sgarbi, per un acceso diverbio con la Vice Presidente della Camera, Mara Carfagna, fu espulso dall’Aula.

Fu Massimo D’Alema durante la trasmissione  Ballarò nel 2010 ad invitare il Direttore Sallusti “a farsi fott…”

Gli insulti, un tempo relegati tra le stanze dei Palazzi del potere, adesso girano veloci sui social, alla portata di tutti, allontanando sempre più l’elettorato dai suoi rappresentanti. Perchè è questo in fin dei conti il concetto: i politici vengono eletti affinchè ci rappresentino, affinchè agiscano per il bene del paese. Se le cose stanno così vuol dire che i politici, nostri rappresentanti, votati ed eletti, rappresentano il popolo italiano con i suoi turpiloqui usciti dai Palazzi.

Insomma dobbiamo concludere che la politica è diventato un ring dove le parole al vetriolo, i turpiloqui veri e propri, rappresentano i cazzotti. Dritti in volto.

 

 

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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