Attacco israeliano a Rafah: è strage di civili
di Antonietta Doria-
Israele domenica scorsa ha dato vita ad un attacco nella tendopoli di Tal as Svetan, nel nord ovest di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, “zona designata come umanitaria” causando più di 40 vittime secondo quanto riportato da Ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas.
L’obiettivo era una riunione di alto livello di Hamas ma a morire, oltre a Yassin Robia e Khaled Nager, comandanti facenti parte di Hamas, sono stati un soldato egiziano e secondo quanto riportato da Al Jazeera, “la maggior parte dei morti sono donne e bambini” e “molti sono stati bruciati vivi”.
In queste zone oltre un milione di palestinesi erano giunti prima che Israele iniziasse le sue azioni.
Secondo l’esercito israeliano l’attacco, otto razzi, arriva dopo che Hamas ha lanciato razzi contro Tel Aviv.
Intanto, il Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, invita al cessate il fuoco immediato esortando a rispettare il Diritto Internazionale e quello Umanitario.
L’esercito israeliano intanto rivendica con una nota l’attacco aereo, che “ha colpito un compound di Hamas a Rafah in cui operavano importanti terroristi di Hamas. L’attacco è stato effettuato contro obiettivi legittimi secondo il diritto internazionale, utilizzando munizioni precise e sulla base di precise informazioni di intelligence che indicavano l’uso dell’area da parte di Hamas”.
