“Parolana”, il nuovo murales dell’Urban Artist Antonio Cotecchia: l’etica di una informazione libera e pluralista
Nel popoloso quartiere “Pastena”, a Salerno, la nuova opera del’ Urban Artist Antonio Cotecchia, dal titolo particolarmente emblematico e attualissimo: “Parolana”. Mai come in questi ultimi tempi, un’informazione libera, democratica e non assoggettata alla volontà di credi politici o di sparuti gruppo di uomini, è argomento molto dibattuto che anima i numerosi confronti che coinvolgono i giornalisti nell’ambito di alcuni mass-media. Dopo il successo dello scorso dicembre con la mostra pittorico-sonora “A volte basta un canzone” in Sant’Apollonia, nel centro storico di Salerno e, l’interessante murales realizzato nel quartiere Torrione “Figlie del tempo, fuori dal tempo”, l’artista salernitano si esplica ulteriormente non lontano da quest’ultima opera, in via Michele Pizone.

È la città di Salerno la seconda tappa del tour di murales che la Rappresentanza in Italia della Commissione europea sta realizzando nell’ambito dell’iniziativa “EU Street Art” volta a sensibilizzare sulle principali tematiche di attualità europea ed i risultati conseguiti dall’UE negli ultimi cinque anni.

L’iniziativa che vede coinvolte amministrazioni e associazioni locali di sette regioni italiane nella realizzazione di opere di arte pubblica a cielo aperto, mira a costruire un network per promuovere l’arte muraria come strumento di rigenerazione urbana ed inclusione sociale. L’obiettivo è quello di accrescere il senso di appartenenza all’Unione europea, stimolando il dialogo e la cittadinanza attiva, contribuendo, al contempo, a migliorare la qualità della vita all’interno delle comunità.
Il titolo “Parolana” dell’opera di Cotecchia, in arte Koté, si riallaccia a un’antica tradizione campana, dove ‘o parulan era colui che, urlando di vicolo in vicolo, vendeva frutta e verdura. Ma i parulani, nel loro andare libero e perpetuo per le strade di Napoli e Salerno, facevano molto di più: raccontavano storie e aneddoti popolari che, anche grazie al loro contributo, si sono conservati nel tempo e sono giunti fino a noi.

Nell’interpretazione di Koté ‘o parulan assume il volto di una giovane donna che, tenendo in grembo una macchina da scrivere, esercita la propria libertà di parola e di dissenso, ma anche il diritto a un’informazione libera e pluralista. “Parolana” rappresenta la personificazione della volontà delle nuove generazioni di esprimersi e di vivere in una società dove anche i giornalisti siano in grado di lavorare liberamente e in modo indipendente. Valori questi fondamentali per l’Unione europea che, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa 2024, ha ribadito il suo impegno a sostenere e difendere la libertà e il pluralismo dei media nell’UE e nel resto del mondo. L’accesso all’informazione libera, pluralista e di qualità è al centro del sistema di valori e della democrazia nell’UE, così come incarnato da “Parolana”.
L’inaugurazione del murale si terrà giovedì 23 maggio alle ore 18.00, in via Michele Pizone, 2 – quartiere Pastena, Salerno.
Ringrazio l’Artista Antonio Cotecchia e la Responsabile Ufficio Stampa Debora Malaponti.
Foto credits Zan Servic
Biografia dell’artista
Antonio Cotecchia è un pittore e Urban Artist di origini salernitane che attualmente vive tra Milano e Piacenza. Cresce e si forma a Salerno, sviluppando fin da piccolo due grandi passioni: le arti figurative e la musica. A 14 anni comincia a suonare la chitarra a 12 corde imitando Edoardo Bennato, poi si appassiona alla musica di Pino Daniele e studia le canzoni e gli accordi guardando le videocassette dei suoi concerti dal vivo. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico Andrea Sabatini-Menna, a 18 anni si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura con il maestro siciliano Saverio Terruso. Negli stessi anni nasce Internet, a cui l’artista si interessa, studiando e specializzandosi in grafica pubblicitaria e computer grafica, ambiti professionali in cui lavora da oltre 20 anni collaborando con agenzie di comunicazione e di pubblicità. La passione per la musica e per il mondo digitale contaminano il suo linguaggio pittorico che presenta chiari riferimenti di matrice cubista, futurista, espressionista e pop. A partire dal 1999 partecipa a varie esposizioni, personali e collettive. A Salerno nel mese di dicembre dello scorso anno realizza la mostra pittorico-sonora “A volte basta un canzone” in Sant’Apollonia, nel centro storico e, successivamente nel mese di marzo, l’interessante murales realizzato nel quartiere Torrione “Figlie del tempo, fuori dal tempo”. Dal 2018 realizza murales in collaborazione con istituzioni pubbliche, fondazioni e privati.