A lezione di social media da Lady Whistledown.

La nuova stagione di Bridgerton ci offre una lezione affascinante sulla comunicazione, mescolando passato e modernità in un modo unico e coinvolgente. Il titolo della saga, “Bridgerton”, funge da metafora per un ponte (“bridge“) tra passato e presente, riflettendo la continua evoluzione della società e delle norme sociali.

L’uso della diversità e dell’inclusività nel casting è una potente lezione di comunicazione. Attraverso personaggi multi-etnici e storie che sfidano le convenzioni sociali dell’epoca, la serie invita alla riflessione sulla rappresentazione e sull’uguaglianza. Questa scelta non solo modernizza la narrativa storica, ma risuona con il pubblico contemporaneo che cerca e celebra la diversità.

Bridgerton non si limita a raccontare storie; lo fa attraverso una narrativa visiva ricca di dettagli. I costumi sontuosi, le scenografie elaborate e la fotografia raffinata comunicano status, personalità e dinamiche sociali senza bisogno di parole. Questo sottolinea l’importanza della comunicazione non verbale e l’uso efficace dell’estetica per trasmettere messaggi complessi.

Un elemento particolarmente interessante è il personaggio di Penelope Featherington, alias Lady Whistledown. Nella serie, Penelope pubblica un giornale scandalistico sotto pseudonimo, svelando i segreti dell’alta società con una scrittura acuta e osservazioni penetranti. La sua abilità nel mantenere l’anonimato e nel plasmare l’opinione pubblica la rende una sorta di “social media manager” dell’epoca. Come molti influencer moderni, Lady Whistledown manipola le informazioni e influenza le percezioni, dimostrando il potere della scrittura efficace.

Bridgerton ci insegna che la comunicazione è un ponte tra epoche diverse. Le storie universali e i messaggi inclusivi della serie uniscono passato e presente, invitandoci a vedere il mondo con occhi nuovi. Abbracciare la diversità e la modernità, senza dimenticare le lezioni del passato, è il vero insegnamento di Bridgerton.

Guardando questa nuova stagione, siamo invitati a riflettere su come i media e la comunicazione influenzino la società.

Lady Whistledown, con la sua scrittura incisiva e la sua abilità di mantenere l’anonimato, rappresenta un modello di comunicazione efficace che risuona ancora oggi. Questo spaccato interessante dimostra come i concetti moderni di social media siano radicati in pratiche antiche, evidenziando un continuum spazio-temporale ininterrotto.

Francesco Maria de Feo

Francesco Maria de Feo, noto anche come Frank, è un professionista nel campo del marketing e della comunicazione. Laureato in Economia presso l'Università di Salerno, si è specializzato in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche presso il Centro Studi Cogno & Associati a Roma. Ha maturato esperienza sia nel settore privato dell'ICT (Information and Communication Technology) che nel settore pubblico, applicando il marketing alla ricerca. Frank è attivo nella formazione, condividendo le sue conoscenze nel marketing e nella comunicazione visiva. Ha collaborato con entità di prestigio come Confindustria Nazionale e varie università, tra cui la Luiss Guido Carli, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Salerno. La sua rete di collaborazioni si estende anche a organizzazioni come la Federazione Italiana Relazioni Pubbliche (FERPI), l'Associazione Italiana contro lo Stress e l'Invecchiamento Cellulare (AISIC), l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI), oltre a diverse importanti aziende e istituzioni. Nel suo lavoro, Frank si occupa di creare e posizionare brand, incontrare clienti, degustare cibi, bere vino e visitare città, integrando la sua passione per l'enogastronomia con le sue competenze professionali. Utilizza i social media per condividere esperienze e conoscenze, ad esempio su piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn.