Intelligenza Artificiale a Scuola: Innovazione Didattica e Sfide Etiche.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle scuole non è più un argomento di pura fantascienza ma una realtà concreta che sta trasformando il panorama educativo. Questo cambiamento promette di rivoluzionare la didattica ma solleva anche questioni etiche significative.

Da un lato, l’intelligenza artificiale offre possibilità senza precedenti. In Texas, per esempio, si sta sperimentando l’uso di sistemi AI per valutare gli studenti, un’iniziativa che potrebbe portare a un’educazione più personalizzata e adattiva. Questi sistemi, programmati per analizzare le risposte degli studenti, possono fornire feedback immediati e aiutare gli insegnanti a identificare le aree di debolezza dei loro alunni con precisione chirurgica.

Tuttavia, la stessa tecnologia che promette di personalizzare l’apprendimento è anche fonte di nuove sfide etiche. Recentemente, è emerso che oltre la metà di una classe, precisamente 18 studenti su 23 di una terza media, ha utilizzato ChatGPT per scrivere i compiti a casa. Questa situazione ha spinto alcuni esperti, come Paolo Ferri, professore ordinario di Tecnologie della formazione all’Università Milano-Bicocca, a sottolineare la necessità di rivedere il modo in cui i compiti a casa vengono assegnati. Secondo Ferri, “Non è più il caso di dare testi compilativi come compiti a casa” poiché l’IA può facilmente completarli, rendendo difficile distinguere gli elaborati degli studenti da quelli generati dall’AI.

Ferri suggerisce di trasformare l’IA da minaccia in risorsa, proponendo di usarla attivamente in classe per stimolare gli studenti a formulare domande significative piuttosto che semplicemente cercare risposte. Questo cambiamento di prospettiva potrebbe non solo migliorare l’apprendimento ma anche sviluppare competenze critiche e di pensiero creativo negli studenti.

Un aspetto spesso trascurato è l’impatto dei social media in classe. Molti studenti utilizzano i loro dispositivi mobili non solo per scopi educativi ma anche per giocare o trasmettere live sui social media durante le ore di lezione, un comportamento che riflette una mancanza di rispetto e di attenzione. Ciò mette in luce una duplice responsabilità: quella degli insegnanti di coinvolgere attivamente gli studenti ad un uso produttivo della tecnologia e quella dei genitori nel rafforzare l’importanza dell’educazione e del rispetto per l’ambiente scolastico.

Recentemente è stato lanciato un progetto innovativo dalla start-up Cogit AI di Reggio Emilia, fondata da Eugenio Azzinari e Marian Adel, che introduce una tutor virtuale chiamata “Maestra Genia“, nata da un prompt AI per apparire “simpatica”. Questo strumento si propone di cambiare l’approccio all’insegnamento attraverso l’uso dell’AI, sempre più diffuso tra le giovani generazioni. “Maestra Genia” agisce sia sulla sua piattaforma, dove funge da tutor interattivo per qualsiasi materia scolastica, esperto in oltre 30 materie, sia sui social media, dove presenta contenuti creativi e educativi come interviste virtuali a personaggi storici e podcast su vari argomenti.

                                             

Per affrontare queste sfide, è cruciale non solo integrare l’intelligenza artificiale in modo etico ed efficace ma anche rivedere il ruolo dell’educazione nell’era digitale. Gli insegnanti devono essere formati non solo per utilizzare efficacemente le nuove tecnologie ma anche per gestire le dinamiche di classe in un mondo sempre più connesso.

In conclusione, mentre l’intelligenza artificiale ha il potenziale di trasformare l’educazione, è fondamentale affrontare le sfide etiche che essa presenta. Solo così possiamo garantire che la tecnologia serva da ponte verso un futuro educativo più luminoso e non come una scorciatoia per il successo accademico a discapito dell’integrità e del rispetto.

Francesco Maria de Feo

Francesco Maria de Feo, noto anche come Frank, è un professionista nel campo del marketing e della comunicazione. Laureato in Economia presso l'Università di Salerno, si è specializzato in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche presso il Centro Studi Cogno & Associati a Roma. Ha maturato esperienza sia nel settore privato dell'ICT (Information and Communication Technology) che nel settore pubblico, applicando il marketing alla ricerca. Frank è attivo nella formazione, condividendo le sue conoscenze nel marketing e nella comunicazione visiva. Ha collaborato con entità di prestigio come Confindustria Nazionale e varie università, tra cui la Luiss Guido Carli, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Salerno. La sua rete di collaborazioni si estende anche a organizzazioni come la Federazione Italiana Relazioni Pubbliche (FERPI), l'Associazione Italiana contro lo Stress e l'Invecchiamento Cellulare (AISIC), l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI), oltre a diverse importanti aziende e istituzioni. Nel suo lavoro, Frank si occupa di creare e posizionare brand, incontrare clienti, degustare cibi, bere vino e visitare città, integrando la sua passione per l'enogastronomia con le sue competenze professionali. Utilizza i social media per condividere esperienze e conoscenze, ad esempio su piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn.