La Pillola del Lunedì: L’importanza della lettura
Ho sentito in una trasmissione radiofonica affermare che le statistiche hanno rilevato che la percentuale di persone, da sei anni in su, che ha letto un libro nell’ultimo anno, per motivi non strettamente scolastici o lavorativi, è pari al 41,4% e che questa è stata una delle percentuali più basse registrate negli ultimi 25 anni.
Tra i motivi per cui le persone hanno dichiarato di non leggere vi erano: mancanza di tempo, problemi di vista, la stanchezza causata dal lavoro, o addirittura il costo elevato dei libri. Eppure, nell’era digitale in cui viviamo, in cui siamo costantemente bombardati da informazioni veloci e superficiali, la lettura dovrebbe avere un ruolo molto importante perché promuove la riflessione, la concentrazione e la capacità di approfondire argomenti complessi.
Leggere ha un ruolo fondamentale nello sviluppo individuale e sociale di una persona, a tal proposito, promuovere la lettura a scuola e in ambito familiare è fondamentale per educare e abituare i più piccoli a leggere perché la lettura, non solo permette di acquisire conoscenze e ampliare il proprio bagaglio culturale, ma migliora le competenze linguistiche e più in generale la padronanza della lingua parlata. La lettura, inoltre, stimola la mente migliorandone le capacità cognitive e di ragionamento critico, favorisce l’apertura mentale e la capacità di comprendere punti di vista diversi dal proprio, contribuendo, così, al miglioramento delle relazioni interpersonali e al rispetto delle diversità.
Inoltre, leggere aiuta a sviluppare la creatività, stimola l’immaginazione, caratteristica questa che porta a essere curiosi, a esplorare nuove possibilità ed offre un’opportunità di evasione dalla realtà quotidiana, e cosa non da poco, aiuta a rimanere giovani più a lungo, almeno mentalmente.
Ciò accade perché leggere stimola la mente e, secondo alcuni recenti studi, rappresenta un’attività che aiuta a prevenire malattie come l’Alzheimer e la demenza senile, infatti è stato provato che mantenendo il cervello attivo è concretamente possibile rallentare il naturale processo di invecchiamento.
La lettura sviluppa lo spirito critico facendo nascere dentro di noi domande, è una porta aperta per tutti i posti che vogliamo scoprire. Leggendo possiamo viaggiare senza muoverci fisicamente, senza parlare poi del piacere che ci danno le grandi storie.
Inoltre i libri, come sosteneva Umberto Eco “sono la memoria della specie ed hanno la stessa funzione che nelle culture primitive avevano i vecchi quando finita la stagione della caccia sedevano nella caverna, attorno al fuoco, e raccontavano quello che era accaduto prima che i giovani fossero nati, così un giovane di vent’anni era come se ne avesse vissuto cento; e i fatti accaduti prima di lui e ciò che avevano imparato gli anziani entravano a far parte della sua memoria.”
In conclusione, con la lettura si guarda il mondo con cento occhi, anziché con due soli, e si ascoltano pensieri e opinioni diverse, anziché solo le nostre.