Maserati: storia e metamorfosi di un logo prestigioso
Cos’è un “logo”? A chi può essere associato? Qual è il suo effettivo significato? quali possono essere le sue caratteristiche peculiari? In linea generale un logo può riflettere, in sintesi, il mondo lavorativo di un’azienda, ma anche un singolo prodotto commerciale o ancora più semplicemente un “personal brand”. L’Italia è un Paese che vanta un considerevole numero di loghi associati ad aziende prestigiose, molte delle quali ben inserite all’interno dei mercati europei e persino mondiali. Tra questi uno in particolare si contraddistingue per la semplicità e l’eleganza del disegno, ovvero un pittogramma (rappresentazione del disegno) accompagnato dalla parte letterale (il lettering): si tratta del famoso logo combinato “Maserati”, simbolo storico delle prime automobili sportive ma anche di lusso italiane.

Esattamente 100 anni fa, nel 1914, nasceva a Bologna la “Società anonima Officine Alfieri Maserati” dei fratelli Ernesto, Ettore e Alfieri Maserati, trasferitasi, 23 anni dopo, a Modena. Al suo interno si realizzavano motori, candele e componentistiche varie per auto, avvantaggiandosi anche dell’esperienza lavorativa fatta da Alfieri all’interno della casa automobilistica milanese della Isotta Fraschini.



Non solo imprenditore ma anche pilota automobilistico, di fatto, Alfieri fu vincitore di alcuni dei primi Gran Premi automobilistici italiani. Il logo compare qualche anno dopo la costituzione della Società, esattamente nel 1926 (anche se alcuni documenti storici attestano la sua presenza già nel 1920) in concomitanza con la realizzazione della “Tipo 26”, prima automobile a mostrare il marchio Maserati.

L’ideatore fu proprio uno dei fratelli Maserati, Mario, il meno incline ai motori e alle corse, ma particolarmente portato per il disegno e la pittura in generale.

Il disegno è caratterizzato da un tridente, lo stesso che accompagna la famosa statua del Nettuno, realizzata dal Giambologna nella seconda metà del XVI secolo, nel cuore del centro storico di Bologna. L’immagine del tridente, dalla forma slanciata ed elegante sottolinea, inoltre, la gratitudine verso la città che ha accolto, nei primi anni di vita e produzione, l’Officina Maserati. Nel tempo il marchio subisce numerose modifiche.

Nella prima rappresentazione si vede, infatti, il tridente accompagnato, nella parte bassa, dalla scritta “MASERATI” con le lettere slanciate, in stampatello maiuscole, il tutto su di un supporto rettangolare in ottone lucido.

Tra il 1937 (anno in cui l’azienda viene rilevata dalla famiglia Orsi e portata a Modena) e il 1943, il marchio si modifica leggermente: il supporto diventa ellittico, mentre il tridente mostra forme più morbide di color rosso, perdendo però alcuni dettagli; lo sfondo, inoltre, si schiarisce, risultando nella sua parte bassa di color rosso, come il tridente, mentre si riutilizza la stessa tipologia di carattere presente nel primo logo (il sans-serif).

Dal 1943 e per 8 anni, il logo si modifica ulteriormente, nuovamente carico di dettagli (simile a quello primordiale) all’interno un ovoidale intersecato da un elemento rettangolare, in basso, con la scritta “MASERATI” in stampatello grande, il tutto con sfondo celeste, la scritta in bianco e il tridente color rosso.

Nei primi anni ’50 il logo ritorna ed essere di forma ellittica con, in primo piano, il tridente ben dettagliato e di color rosso su sfondo chiaro. Nella sua parte bassa, invece, compare il color blu sul quale si legge la scritta di color bianco.

Tra il 1954 e il 1983, il supporto del logo, sempre a forma di ellisse, si mostra però più spigoloso nella parte alta e bassa, mentre lo sfondo continua ad essere chiaro col tridente rosso dalle linee più compatte. Nella sua parte bassa dallo sfondo di color blu scuro, compare la scritta sempre in bianco.

Tra il 1983 e il 1985 il logo viene rielaborato dal designer italiano Michele Spera che smussa il contorno dell’ovale mentre il tridente diviene di color azzurro, con disegno molto più semplificato e la scritta risulta di color nero come il contorno dell’ovoidale.

Tra il 1985 e per ben 12 anni, il marchio ritorna ad essere quasi identico a quello realizzato nel 1954 con la sola differenza dettata dal tridente che risulta un po’ più largo. Nel 1997, in un processo di fusione che vede interessata la Ferrari e la Maserati, quest’ultima viene incorporata nel gruppo FIAT. Contemporaneamente il logo subisce una ulteriore nuova modifica: l’ovale si allunga nuovamente e il tridente di color rosso mostra un disegno più semplificato, mentre la scritta di color bianco si evidenzia sopra uno sfondo blu. Tale logo resta inalterato fino al 2006.

Dal 2006 al 2015 subisce piccole modifiche (ad opera dell’azienda tedesca Seidldesign), in particolare sull’effetto tridimensionale con ombre e sfumature, inoltre il carattere della scritta diviene il serif. E’ di qualche anno fa la radicale modifica del logo.

Di fatto dal 2015 rimane solo il tridente di color nero e di dimensioni più ridotte e la scritta più grande, sempre in carattere serif.

Accanto a tale modifica del logotipo, si affianca un ulteriore rappresentazione con la presenza dell’ovale, utilizzato solo per le comunicazioni istituzionali, mentre quello senza l’ovale è rivolto principalmente al marketing. Oggi il marchio conserva sempre l’icona del tridente mentre sotto, la scritta risulta in minuscolo tranne la prima lettera che rimane maiuscola.

