La pillola del Lunedì: Perché malgrado tutto sono pro Israele

di Luigi D’Aniello-

Si è discusso e si continua a discutere ampiamente sulla questione israeliana e palestinese, e vi sono diverse posizioni su questo tema. Prendiamo in considerazione i fatti.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, la Palestina era sotto il mandato britannico, ma con la creazione dello stato di Israele nel 1948, molti palestinesi furono costretti ad abbandonare parte del loro territorio.

Da allora da parte dei palestinesi, che non hanno mai accettato la presenza dello stato ebraico, sono state combattute diverse guerre e insurrezioni contro Israele, con conseguenze devastanti per loro.

Comunque, la situazione tra israeliani e palestinesi si è incancrenita nel 1967 ,quando di fronte ad un tentativo fallito da parte degli arabo palestinese di distruggere lo stato ebraico, Israele reagì occupando la Cisgiordania, Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza, naturalmente questo ha ulteriormente ostacolato il processo di pace e ne ha acuito le tensioni territoriali e religiose; per non parlare poi del problema rappresentato dallo status di Gerusalemme, città considerata sacra da ebrei, cristiani e musulmani perché entrambi gli stati (sia Israele che la Palestina)rivendicano Gerusalemme come loro capitale.

Tutto ciò ha reso sempre più difficile il raggiungimento di un accordo tra di loro. Oggi i palestinesi vivono principalmente nei territori palestinesi occupati da Israele (la Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, e la Striscia di Gaza), ma ci sono anche comunità palestinesi dispersi in altri paesi come Libano, Giordania e Siria.

Comunque, nonostante il contesto storico attuale, ci sono diverse ragioni per cui bisognerebbe essere pro-Israele.

La prima è perché ritengo Israele come la patria ebraica ancestrale, in cui gli ebrei hanno radici storiche e culturali e poi perché in una realtà come il Medio Oriente dove esistono stati con la pena di morte, la tortura, dove non esiste la libertà di stampa, dove le donne non sono libere di essere se stesse, dove la parità di diritti tra uomini e donne è un sogno, vedo Israele come un faro di democrazia e progresso.

Inoltre ritengo che il paese, poiché si trova in una regione instabile e avversa, abbia il diritto all’autodifesa, abbia il diritto di difendersi dalle minacce e dagli attacchi dei suoi nemici e che quindi dovrebbe essere compreso e sostenuto nella sua azione di guerra che sta portando avanti contro i terroristi di Hamas per proteggere la sua sicurezza e sopravvivenza.

Luigi D'Aniello Luigi D'Aniello

Luigi D'Aniello

"Non si è sconfitti quando si perde ma quando ci si arrende"

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