Così fan tutte (non soltanto per Mozart)
E’ stata inaugurata sabato 13 gennaio 2024 la mostra dei bozzetti, delle scene e dei costumi realizzati da Milo Manara per l’ opera mozartiana “Così fan tutte. Le metamorfosi d’amore” nel complesso Monumentale dell’ Ex Carcere Borbonico di Avellino.
La mostra, realizzata con il patrocinio della Provincia di Avellino e in collaborazione con Comicon, è aperta fino al 9 marzo ed è visitabile dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.
I bozzetti, caratterizzati dalla peculiare sensualità propria dei disegni dell’ autore trentino, hanno fatto da sfondo alla rappresentazione inaugurale della 56a stagione lirica del teatro Pergolesi di Jesi (Ancona).
Ninfe, satiri e divinità sono protagonisti indiscussi di un’ opera che si è sempre contraddistinta (dalla prima del 1790) per la sua grande modernità, ancora oggi sotto alcuni aspetti inaccettabile.
Al centro dell’ opera il tentativo vano di verificare la fedeltà di due donne, sedotte dai due fidanzati, sotto mentite spoglie. La liceità di un amore proibito viene svelato e accettato nella consapevolezza della precarietà dell’ amore e dell’ intreccio di relazioni amorose.
Alla fine, “Cosi fan tutte” e le amate sposeranno i fidanzati, consapevoli dell’ ineluttabilità degli eventi.
I colori pastello dei bozzetti, la sensualità e la leggerezza dei disegni restituiscono leggerezza ad un’opera che lo è per antonomasia nella trilogia mozartiana.
Un excursus storico che trae origine da Ovidio e si porta ai giorni nostri, consapevoli che alcuni temi restano attuali e quantomai di grande interesse sociale e artistico.
Come afferma Manara “ In Così fan tutte, alla fine, a furia di travestirsi, si perde percezione della propria identità”.
