“Nexus”, artisti in dialogo con la Collezione Menna, “Sentieri interrotti” di Pierpaolo Lista che incontra l’opera di Carla Accardi

Dal 29 dicembre scorso e fino al 27 gennaio 2024, presso l’Archivio di Stato di Salerno, in Piazza Abate Conforti nel centro storico di Salerno, è in corso il secondo appuntamento della Rassegna artistica dal titolo “Nexus”. La mostra di arte contemporanea, in perfetta sinergia con la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, è stata promossa, nell’ambito del POC Campania 2014-2020, dall’Archivio di Stato di Salerno, che consolida il suo obiettivo di diventare la “Casa della fotografia e dell’arte contemporanea”. Con “Nexus” si assiste a un insolito incontro culturale tra due esperienze artistiche distanti a livello temporale ma accomunate dalla vicendevole volontà di relazionarsi, artisticamente, nello spazio. L’artista contemporaneo, Pierpaolo Lista, che con la sua personale dal titolo “Sentieri interrotti”, partendo dal famoso dipinto dell’artista Carla Accardi, “Riquadro Nero Rosso” del 1987, avvia il proprio discorso artistico esposto all’interno della storica cappella gotica dedicata a San Ludovico e nell’adiacente Salone delle Esposizioni dell’Archivio di Stato. Nato a Salerno nel 1977, l’artista vive e lavora tra Napoli e Milano, servendosi principalmente, come supporto delle sue opere, del vetro. Lavorando sul retro della superficie vitrea sia il disegno (si tratta per lo più di smalti dipinti e graffiti) che i colori che lo caratterizzano si mostrano all’osservatore come immagini non materiche ma eteree, tale che tutte le configurazioni artistiche  risultano come rappresentazioni minimaliste di oggetti come ad esempio un orologio con i numeri delle ore messe in modo confusionale, o un paio di occhiali, o ancora elementi della quotidianità, quasi come apparizioni poco prevedibili, una sorta di ricordo della realtà! Carla Accardi, l’artista a partire dalla quale tesse il proprio discorso artistico, è stata una delle prime donne legate al movimento dell’Astrattismo (appannaggio esclusivo di soli artisti uomini fino alla metà del secolo scorso), avvicinandosi, successivamente, al Concretismo. L’intento della Accardi è epurare l’arte di tutti i simbolismi e le forme convenzionali per condurla, appunto, all’essenziale dimostrando, inoltre, che anche le donne possono realizzare opere di spessore non per forza legate a elementi delicati e a colori tenui e, con scioltezza e spontaneità, produrre un’arte dai messaggi molto forti. Le sue forme artistiche sono per lo più lontane dal classico schema allegorico e si esplicano attraverso un’essenziale reticolo geometrico fatto di linee e di colori. Come si evince dal Comunicato stampa redatto Annamaria Barbato Ricci, Lista opera una riflessione sul rapporto tra la sua arte e quella della Accardi: “Il mio coinvolgimento con l’opera di Carla Accardi, nasce soprattutto dal suo utilizzo del colore, che è protagonista dei suoi lavori e che accompagna la poetica dei suoi disegni. Dipingendo ho vissuto una vera immersione nel suo mondo, cercando di trasferire questa sua potenza del mio codice pittorico. Con il passare dei giorni il legame è cresciuto, ho posto l’attenzione anche sulla sua storia di artista donna e femminista. Questo mi ha permesso di creare una connessione con la parte femminile che abbiamo anche noi uomini.”.

Nel Salone delle Esposizioni dell’Archivio, da poco recuperato, sono in mostra i passaggi artistico-evolutivi accompagnati anche da alcuni documenti che danno forma al connubio con l’opera della Collezione Menna. Nella elegante cappella San Ludovico, luogo perfettamente votato alle esposizioni d’arte, sono esposte le numerose opere recenti di Lista come ad esempio: “Incontro” (smalto su vetro) oppure “Maneggiare con cura” (smalto su vetro) “Citofono” (smalto su carta) o ancora “Salto” (smalto su vetro) e “Fate rumore” (smalto su vetro).

La mostra “Sentieri interrotti” è visitabile da lunedì al sabato ai seguenti orari: lunedì-venerdì 9-18; sabato 9-13.

Nel corso della mostra sono previste anche visite guidate e un dialogo tra i curatori (Antonello Tolve e Stefania Zuliani) e l’artista.

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.