Il Provino per Mostrare il Talento nell’Era della Digital Communication, Guida per “l’Uomo Qualunque”
Negli ultimi vent’anni, i Talent Show hanno catturato l’attenzione di bambini, adolescenti e adulti, offrendo loro l’opportunità di raggiungere fama e gloria. Programmi come Piccoli Fans, Amici, il Grande Fratello, la Corrida, Io canto, Italia Got’s Talent e The Voice sono solo alcuni dei format che alimentano i sogni di molti. L’idea di un uomo banale a pensarci bene non è nuova a livello storico narrativo.
Nell’ “Uomo senza Qualità“, la storia narrata nel romanzo di Robert Musil, ci si presenta Ulrich, un personaggio che rappresenta l’essenza dell'”uomo ideale” del Novecento. Ulrich vive parzialmente alienato dal mondo reale e privo di autentici interessi, incarnando le “non-qualità” che caratterizzano il secolo appena iniziato.
Tuttavia, nel contesto odierno, l’Uomo Qualunque ha l’opportunità di sperimentare una trasformazione. Attraverso il provino per mostrare il proprio talento, può cercare di risvegliare la propria autenticità e trovare un senso di realizzazione personale. Nonostante le sfide e le influenze della Digital Communication, è possibile trovare un equilibrio tra la ricerca del successo esteriore e la scoperta dei veri interessi interiori.
Ricordando le scene di Fame, la celebre serie televisiva degli anni ’80, mi viene in mente la domanda che i giovani ballerini si facevano: “Cosa sarà del nostro futuro?”. Ma come si può ottenere successo nella vita? Il mio maestro Enrico Cogno condivise una frase sulla sua lavagna del Centro Studi omonimo, che mi colpì molto: “L’unico posto in cui la parola ‘successo’ precede la parola ‘sudore’ è nel dizionario della lingua italiana“.
Personalmente, non ho mai creduto nel successo facile. Appartengo a quella scuola nostalgica che crede che per ottenere le cose nella vita sia necessario metterci impegno e dedizione, oltre a un pizzico di fortuna. Il talento da solo non basta, come sostiene anche il mio caro collega Antonio Monizzi. Inoltre, mi piace ricordare una considerazione di un mio vecchio amico: “durante una negoziazione per il successo, non è mai opportuno mostrare lo stato di necessità”.
Ma dove si svolge, o meglio da dove parte, quel famoso provino che può cambiare la vita e portare al successo? Sarebbe fantastico avere qualche consiglio su come affrontare il casting più importante della propria vita, l’occasione da non perdere per salire sul treno del successo.
È solo un cambio di mindset o servono altre doti come la costanza, la coerenza e l’essere fedeli a se stessi, alla propria visione?
Alcuni sostengono che la società italiana sia diventata triste, banale e vuota, che cerchi il successo “facile” e solo nelle sue manifestazioni esteriori. Personalmente, non voglio credere a questa teoria.
Penso che le mode, i modelli e le opportunità per avere successo siano semplicemente cambiate nel corso del tempo.
In questa era della digital communication, siamo immersi in un mondo di tormentoni come “Carote, Genitore 1, Genitore 2, Si inzuppa il Biscottino, O’ Cor Sacr’ e San Gennaro“. Conta più essere connessi e popolari che i contenuti stessi. Siamo davvero nell’era della Trap Communication e dei Media Spazzatura.
Per affrontare il provino più importante, quello della propria vita, con determinazione e autenticità, è fondamentale ricordare che il talento da solo non basta. È necessario coltivare una reale connessione con se stessi, scoprire i propri veri interessi e trovare un equilibrio tra il mondo virtuale e la vita reale.
Solo così l’Uomo Qualunque potrà veramente emergere e trovare l’autenticità che cerca.
In un’epoca dominata dalla superficialità e dalla ricerca del successo esteriore, è importante ricordare che l’autenticità e la ricerca dei propri veri interessi sono ciò che davvero conta. Non lasciarti trascinare dalla corrente, ma sii il protagonista della tua storia.
Prepara il tuo provino, scopri il tuo talento e cerca la tua autenticità.
Guida per “l’Uomo Qualunque” di Frank Maria de Feo.