Terzo Settore, Volontariato: intervista al prof Andrea Marchesi (Bicocca)
di Claudia Izzo-
Presso la Casa del Volontariato di Salerno si è tenuta la due giorni dal titolo “Quale ruolo per il Terzo Settore nelle case della comunità. La riforma dell’assistenza territoriale e il ruolo del volontariato e del terzo Settore: le missioni 5 e 6 del PNRR e le case della comunità”.
Sono stati due giorni di coinvolgimento del Terzo Settore e del Volontariato della provincia di Salerno tra interventi, riflessioni e confronto su un tema attuale che, soprattutto dopo la pandemia merita il coinvolgimento delle risorse del territorio.
Ne parliamo con il Prof Andrea Marchesi, pedagogista presso l’Università degli Studi di Milano, Bicocca.
Cosa sono le Case della comunità e quali le loro finalità?
“Mobilitare le le organizzazioni del terzo settore per confrontarsi sul ruolo della società civile nel concorrere alla realizzazione delle Case della Comunità significa partire davvero con il piede giusto. Le case di Comunità, infatti – come dice il loro nome – sono una straordinaria occasione per ripensare alla salute come un bene comune da generare insieme, con il concorso e con il contributo di tutti gli attori principali del territorio.
Le Case della Comunità nascono per provare a ridurre alcuni divari che caratterizzano, oggi, il nostro sistema sanitario: il divario sociale in termini di accessibilità alle cure, la distanza tra i trattamenti sanitari di tipo specialistico e i comportamenti nella quotidianità dei cittadini, la separazione tra la dimensione sanitaria e sociale nei processi di cura.
Le Case di Comunità possono diventare davvero le dimore per generare salute e benessere, solo se trovano un contesto territoriale adeguato, ovvero se esiste un ecosistema collaborativo in grado di integrare le competenze professionali specialistiche e di base con le energie sociali che le organizzazioni del terzo settore possono mettere in campo.”
Quale l’utilità per la collettività dopo la due giorni organizzata dalla Casa del Volontariato Sodalis, CSV, a Salerno?
“L’oggetto della discussione e la composizione delle organizzazioni che hanno partecipato alle giornate promosse dal CSV di Salerno indicano la strada giusta, gettando le basi per sostenere quell’ecosistema collaborativo in grado di trasformare il semplice decentramento di prestazioni sanitarie in una “dimora” in grado di generare salute.”
