La pillola del lunedi: la paura, una ricchezza e un dono
di Luigi D’Aniello-
Questa pillola nasce da un incontro tra amici.
Le due forze motrici della nostra vita sono: la paura e l’amore. La paura ci protegge, l’amore crea e sviluppa la nostra vita.
Ma cos’è la paura?
La paura è un allarme che ci scatta di fronte a ciò che riteniamo un rischio dal quale fuggire o difenderci, davanti a ciò che ci è estraneo, sconosciuto, diverso, che ci mette in difficoltà, è il timore di rivivere situazioni che in passato ci hanno creato problemi, che ci hanno fatto star male, che ci hanno creato disagio.
Però analizzandola bene, la paura ha un senso, ha un motivo di essere perché ci fa avvertire i pericoli e ci protegge da situazioni rischiose che potrebbero farci incorrere in problematiche non facilmente gestibili per il nostro stile di vita, per la nostra sensibilità, per il nostro modo di considerare e vivere gli eventi, le relazioni e le persone.
Ma, a pensarci bene, la paura è anche un dono, perché ci protegge e ci fa notare e affrontare, di volta in volta, con prudenza, gli eventi che la vita ci presenta, guida le nostre scelte, favorisce la ricerca e gli sguardi profondi in noi stessi facendoci conservare i significati che diamo alle cose. Ci insegna, inoltre, ad essere prudenti e ci aiuta a non ripetere gli stessi errori o a non metterci di nuovo in una situazione difficile in cui ci siamo già trovati in passato.
La paura e i timori, in alcuni casi, possono essere buoni maestri.
Perciò la paura, non è un sentimento di cui vergognarsi. Anzi, oserei dire che è una ricchezza, perché proprio grazie alla paura che si sono avute le più grandi scoperte scientifiche, in modo particolare nel campo della medicina. Per trovare un esempio non bisogna andare molto indietro nel tempo, basti pensare alla rapidità con cui si è prodotto il vaccino per il virus del Covid e tanti altri come quello per la poliomielite, per il vaiolo, per il tetano, virus questi che erano il terrore delle generazioni dei nostri nonni.
In poche parole la paura ci spinge alla ricerca sia nel campo speculativo che in quello scientifico.
Comunque, per esorcizzare la paura che tutti almeno una volta nella vita abbiamo avuto, la paura della morte, Epicuro suggeriva di pensare che dove ci siamo noi, la morte non c’è, e viceversa, e che dunque non c’è alcun motivo di temerla.
