“Pastena il Paradiso Perduto”: il nuovo libro di Francesco Ricciardi. Il 30 novembre la presentazione al Palazzo di Città
Il 30 novembre, presso il Comune di Salerno (Palazzo Guerra), alle ore 17:00, verrà presentato il nuovo libro di Francesco Ricciardi dal titolo “Pastena il Paradiso Perduto -70 anni ad est di Salerno-”. Nel corso del rapido contatto telefonico, l’autore mi ha gentilmente illustrato il suo libro con riflessioni e approfondimenti sul tema affrontato.
Nel libro “Pastena il Paradiso Perduto” si descrive il territorio ad oriente della città di Salerno, così definito non solo per le sue antiche bellezze naturali, ma anche per la fertilità delle sue colture. Questo libro raccoglie numerose foto di una realtà ormai scomparsa. La fotografia è uno strumento prezioso che ci consente di preservare la memoria storica di questi luoghi. Ci puoi descrivere il percorso personale che ti ha portato alla creazione di questa interessante raccolta?
L’arco temporale va dalla fine dell’800, quando il mio bisnonno comprò casa a Pastena, fino agli anni ’70, sebbene la realtà del territorio sia rimasta intatta fino all’inizio degli anni ’60, Pastena risulta immutata fino al momento dell’espansione della città verso oriente. In questa vecchia casa, all’epoca di campagna, c’erano due cassetti di fotografie di mio nonno, appassionato di fotografia e uno dei primi fotoamatori. Molte foto della sua vita ritraggono proprio i territori di Pastena e di Mercatello, e la spiaggia. Di questo enorme quantitativo nel libro, sono pubblicate quasi 300 fotografie, ritratti di famiglia dietro i quali si scorge una realtà completamente dimenticata. Chi abita a Pastena oggi neanche immagina come poteva essere un tempo quella zona. Queste foto le ho sempre guardate con attenzione e ordinate. Come amante della cultura della memoria e del passato ho pensato che fosse ingiusto lasciare queste foto chiuse in un cassetto per essere mostrate solo a pochi. Ho, invece, pensato che potessero diventare la base di una pubblicazione da condividere con l’intera città e i suoi abitanti.


Le interessanti immagini contenute nel libro appartengono tutte all’archivio fotografico della tua famiglia?
La maggioranza delle foto sono parte integrante dell’archivio di famiglia, ma ci sono anche degli innesti di altre foto antiche, dei cugini che abitavano nella casa adiacente (di fatto il mio bisnonno e suo fratello erano proprietari di due fondi collegati in quell’area), e di altri amici, ad esempio la famiglia Cioffi, e, infine, un paio di foto molto significative, una di Gallotta, di cui possiedo un’originale ben dettagliata (ad alta risoluzione) e un’altra foto di una veduta aerea della zona, datami dal mio amico Eduardo Leo. Interessante è il confronto con gli acquerelli di Domenico Carrara: alcune fotografie di famiglia, sono infatti dello stesso periodo delle opere del pittore, foto di mio nonno che riportano esattamente ciò che Carrara ha ritratto nei suoi acquerelli.
Molte di queste foto sono contemporanee alla stesura di alcuni importanti Piani Regolatori, mi riferisco a quello relativo allo spostamento della ferrovia ad oriente di Salerno di Camillo Guerra, risalente al 1934 o al Calza-Bini del 1937 per poi arrivare al Piano Regolatore di Marconi-Scalpelli- Marano del 1958. A tal proposito vorrei una riflessione sul consumo, a volte, smodato del suolo.
Il libro si focalizza principalmente sulle foto, ma non è solo una raccolta di immagini storiche, di fatto, alla fine di tale presentazione, racconto un po’ com’è avvenuta la cementificazione di Pastena. Dopo lo spostamento della ferrovia, dal mare verso l’interno, la prima espansione della città ha interessato, ovviamente, soprattutto il lato costiero. Con l’alluvione di Salerno del 1954, poi, ci sono stati alcuni interventi di edilizia popolare tra l’area di Pastena e quella di Mariconda. Interessanti i due insediamenti urbani legati al Piano De Gasperi: il rione Zevi e il rione De Gasperi, esempi di buona edilizia che non vanno considerati come interventi negativi. Successivamente il piano di edilizia economica e popolare degli anni ‘70 è stato probabilmente molto più invasivo, con la realizzazione degli ex quartieri Q2 e Q4, che ha segnato la fine del famoso “Paradiso di Pastena”! Tutto quello che poi è accaduto, è stato un continuo riempire gli spazi vuoti. Un intervento, negli anni successivi, forse più coraggioso, è stato la realizzazione del Parco Mercatello. Nel libro sono riportate molte foto storiche estive del torrente Mercatello che attualmente attraversa il parco omonimo. Il libro, in definitiva, non è soltanto una raccolta fotografica ma, in realtà, un racconto della storia di una parte della città di Salerno. Vi sono, inoltre, le prefazioni dei professori Eugenio Borgna, primario emerito di psichiatria a Novara e Alessandro Castagnaro, professore di Storia dell’Architettura a Napoli (Federico II), e la presentazione, inoltre, del professore Alfonso Conte, Presidente della Società salernitana di “Storia Patria”. Inoltre ci sarà una mostra delle fotografie dal primo dicembre fino al venti all’interno del Palazzo di Città.



