Su RCS75 Ex Libris. Da Torino, Gigi Colasanto con “Due Anime”: “l’amore è un puzzle, non pezzi e basta”
Durante la pandemia non ha potuto realizzare uno spettacolo ed ha scritto un libro, un capitolo al giorno, per un mese. Ciò che ne è venuto è un libro di 31 capitoli, una “sceneggiatura teatrale di un incontro, in un sogno comune tra due persone che si sono lasciate”.
Parliamo di Gigi Colasanto, attore e scrittore torinese e del suo libro “Due anime”, (De Nigris editore), con disegni di Alessio Bendato.
Il testo è stato presentato al Campania Libri Festival di Napoli, Frankfurter Buchmesse di Francoforte, Bibliothek Gymnasium Sillgasse di Innsbruck; nell’ambito del Festival Internazionale del Cinema di Berlino è candidato alla Berline Co-Production Market, una delle iniziative di settore della Barlinale insieme all’European film Market, al Berline talents e al World Cinema Found.
Tanti i progetti dell’autore, sceneggiatore e regista di seconda unità de “Il luogo incantato” che sarà presentato a Dicembre a Torino e in uscita su Amazon Prime a Gennaio, protagonista, inoltre, del film “C’era una volta Nobel” con la regia di Bruno Ugiali, iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola.
Il libro di Gigi Colasanto, “Due anime”, è intenso. Tutto ruota intorno ad una coppia che si è lasciata, una mancanza di dialogo, un comparire ed uno scomparire dei protagonisti che ce li fa immaginare muoversi sotto un seguipersone, il classico occhio di bue del mondo teatrale e cinematografico. Tutto è un avvicinarsi e allontanarsi, luce e buio, solitudine che si fa presenza, lancette che diventano prove.
“Erano due innamorati, forse niente di più. o forse si./ Qualcosa di più/Due anime …Si, due anime./ …Due anime che, anche se le incontraste un giorno, divise, da sole nel loro cammino, vi farebebro venire voglia di amare, come se non aveste mai amato prima, solo guardandole negli occhi. Vedendo il viso dell’altro specchiarsi nei loro occhi. Due anime racchiuse in qualcosa di unico. Di indissolubile”
Luigi Coloasanto, con grazia e profondità non comuni, tratteggia un sogno, crea ad hoc un luogo non luogo, un gioco spazio temporale in cui s’invoca l’amato, si sente l’assenza, il dolore della fine della relazione, la solitudine.
E proprio in questi nostri tempi difficili, l’autore, anche nell’intervista radio su RCS75, sottolinea l’importanza del saper comunicare, dello stare da soli dopo la fine di un amore per metabolizzare, per ritrovarsi, migliorare se stessi ed andare oltre perchè “la cosa importante è che siamo sempre noi a scegliere di poter cambiare”.
Se la fine di una relazione ci porta a riflettere perchè ” Siamo tutti amanti solitari in riva al mare almeno una volta nella vita”, Gigi Colasanto ci ricorda che ” una fiamma alimentata nel modo corretto sarà luce, calore. Sarà conforto, sarà un punto d’incontro” e ci ricorda che l’amore è un caleidoscopio di tanti piccoli frammenti, non confondibile davvero con nient’altro, ed in una società in cui viene consumato tutto velocemente, senza dare troppo spesso significato a niente, è cosa buona ricordare che sono le anime ad incontrarsi e comprendersi, quando è amore, infine, “L’amore è come un puzzle. Tanti pezzi, uno diverso dall’altro, da mettere insieme per capirci qualcosa, altrimenti sono pezzi e basta.”
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L’autore. Gigi Colasanto, attore e scrittore, nato il 12/06/1996 a Torino.
Si avvicina sin da giovanissimo al teatro e allo studio della recitazione, proseguendo gli studi in ambito artistico dopo il liceo, diplomandosi come performer di musical alla Gypsy Musical Academy di Torino e frequentando corsi esterni di cinematografia, teatro fisico, sceneggiatura e regia in Italia.
Partecipa a diverse produzioni teatrali, tra cui “King Lear-NED” e “Il caso Kaufmann” con la regia di Oliviero Corbetta, e raggiunge la finale di Italia’s Got Talent con la Gypsy Musical Academy nell’edizione del 2019.
Gira, tra il 2019 e il 2021, “La Fabbrica del sogno” e “Un passo alla volta” con la regia di Max Chicco, oltre a partecipare ad altre produzioni cinematografiche e televisive.
Appassionato lettore sin da bambino si avvicina alla scrittura, pubblicando il suo primo libro, intitolato “Il fu ministro dell’Inferno”, per Voglino editrice nell’autunno del 2020 e, nello stesso anno, viene inserita una sua silloge poetica, intitolata “Parole al vento”, nel libro “Garbino 2020” edito da Aletti editore.
Nel 2021 debutta con “Il ritorno di Giacomo Puccini”, di cui scrive la sceneggiatura e cura la regia, affiancato dal collega Marco Giordano e con la direzione artistica di Max Chicco, interpretando il protagonista Giacomo Puccini.
Nello stesso anno scrive, dirige e interpreta il suo “One man chair glass of water show”, con le musiche originali di Francesco Bevacqua.
