La pillola del Lunedì: la tolleranza e il rispetto dell’altro
di Luigi D’Aniello-
Dopo aver sentito dire delle proteste da parte dei genitori di alunni extra comunitari che pretendevano che nella mensa della scuola, frequentata dai loro figli, fosse bandita dal menu la carne di maiale e che nelle aule non si esponesse il crocifisso mi sono chiesto: ma cos’è la tolleranza?
Bene, il termine tolerantia prende origine dal verbo tolerare che significa tollerare, sopportare, e il sopportare sta principalmente nella capacità di accettare e rispettare le idee e gli atteggiamenti altrui.
Ma la tolleranza non implica soltanto la sopportazione di cose che non approviamo, ma consiste anche nell’accogliere ciò che riteniamo difficile da sopportare.
Ma, qui da noi, per opporsi ad ogni forma di discriminazione sociale, si sta trasformando la tolleranza in un nuovo fondamentalismo.
Basti guardare come si educano le nuove generazioni per accorgersene, infatti la scuola sembra essere diventata una fucina di ignoranti.
È assodato che gli incontri tra culture siano una garanzia di evoluzione e di maturazione, ma quando questi prendono la piega del fondamentalismo, sia esso indù, islamico, cristiano, ebraico, laicista o di qualsiasi altra matrice, tutto crolla, e nessun dialogo è possibile.
Vedi la strage di vittime innocenti perpetrata dai terroristi di Hamas contro la popolazione inerme in Israele, proprio mentre si stava tentando di portare avanti un dialogo per cercare di risolvere il problema della Palestina.
Comunque ritornando al discorso, ritengo che sia giusto, nel rispetto delle minoranze, che in una scuola, oltre che a parlare della Bibbia si parli anche di cosa dicono il Corano e gli scritti di Budda, oppure che nelle mense scolastiche oltre che alla carne di maiale vi sia anche il tonno, la carne di manzo e di pollo; ma proibire a qualcuno di parlare della Bibbia o vietare la carne di maiale, solo perché alcuni non la mangiano, credo resti una grave forma d’intolleranza mascherata da tolleranza verso le minoranz
