La pillola del Lunedì: Fake news, l’importanza di non fermarsi alla superficie delle cose

di Luigi D’Aniello-

Oggi, sempre più spesso, sui mass media assistiamo a pubblicazioni che discreditano qualcuno o qualcosa, a volte basta persino ritagliare una foto per fare disinformazione, come nel caso in cui Il Mattino veniva accusato di aver pubblicato delle false foto per chiedere il reddito di cittadinanza.

Infatti la testata era stata accusata di avere ingannato i propri lettori su un presunto assalto ai Caf per il reddito di cittadinanza, usando cioè una foto di una fila di persone alle Poste, tagliando volutamente l’insegna delle Poste, proprio per spacciare la sede come quella dei Caf. Ma alla luce dei fatti questa si era rivelata una fake news.

La definizione fake news viene dall’inglese e significa notizia falsa o notizia fasulla, o ancora pseudonotizia.
Quasi sempre si tratta di pubblicazioni su reti sociali create con informazioni distorte, spesso inventate, sempre ingannevoli rese pubbliche con il deliberato intento di disinformare o di creare scandalo attraverso i mezzi di informazione.

Purtroppo in questi ultimi anni con l’avvento di Internet, soprattutto con la condivisione dei social media, la diffusione di  fake news è aumentata, la pubblicazione e diffusione di notizie false è diventata un fenomeno dilagante, e spesso sono riuscite a danneggiare gravemente privati e aziende, ad influenzare l’opinione, condizionare la politica, distruggere la reputazione di figure pubbliche e private.

Oggi, per demolire un personaggio o un politico basta manipolare le informazioni che si hanno su di loro o inventarle e poi condividerle. Tanto più faranno scandalo, tanto più diventeranno virali e per frenare questo meccanismo sarà sempre più difficile perché sarà necessario fare chiarezza sulle informazioni, ma quasi sicuramente le ragionevoli argomentazioni portate a difesa, si scontreranno con ulteriori fake news che saranno nuovamente condivise innescando così un effetto domino da cui, quasi sicuramente, non se ne uscirà più fuori.

Niente di nuovo sotto il sole, la pratica di diffondere falsità per influenzare l’opinione pubblica, fare soldi o provocare dissensi è sempre esistita solo che una volta era chiamata calunnia, bugia.

Comunque la differenza tra le notizie false e quelle vere è la stessa che per i gioielli: sono sempre quelli falsi che sembrano i più veri, i più brillanti.”

Luigi D'Aniello Luigi D'Aniello

Luigi D'Aniello

"Non si è sconfitti quando si perde ma quando ci si arrende"

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