L’ Arte Povera: una tipologia di mobilio dallo stile intramontabile
Di tutti gli stili di arredamento d’interni, lo “Stile Arte Povera” è quello che più ci lega alla memoria di vecchi tempi, non lontanissimi, vissuti dai nostri nonni e bisnonni, in cui spesso l’intera casa o, a volte, anche solo una parte di essa, veniva arredata alla stessa maniera. In parte legato al Movimento artistico nato negli anni ’60 dello scorso secolo (la cui definizione è innanzitutto dello storico d’arte genovese Germano Celant) come rifiuto dell’arte tradizionale, il Movimento si basava anche sull’incondizionato rifiuto della industrializzazione, in un periodo di forte crescita economica.


I mobili definiti “Arte Povera” abbracciano pienamente tale pensiero, in quanto realizzati tutti a mano e per lo più in legno massello. Si tratta di mobili dalle linee semplici, a volte regolari, che adottano essenze lignee come il ciliegio, il frassino, il noce o il castagno dal colore non chiaro. Trattati dunque da abili mani artigiane, a volte possono presentare piccole imperfezioni (cosa che non avverrebbe mai nei prodotti industriali) che li rendono anche unici nel loro stile. La semplicità di realizzazione del prodotto si riflette anche sulla quasi assenza di decori o di intarsi lignei, al massimo il prodotto veniva lucidato. In virtù di tale tecnica, il mobile in arte povera si distacca dallo stile Shabby o da quello Country. Tale mobilio era molto frequente all’inizio del ‘900 come riflesso e espressione del modus vivendi tipico dei contadini che arredavano le loro case di campagna con mobili semplici ma molto pratici e funzionali. Caratteristica peculiare è la robustezza del materiale accompagnata da una sorta di solidità consequenziale della loro rigida funzionalità.

Immergersi in un ambiente in stile “Arte Povera” è come ritornare al passato e avere la sensazione di estremo calore accompagnato da una piacevole percezione di accoglienza. La zona giorno di un ambiente tipo è caratterizzata, ad esempio, da alcuni elementi immancabili, legati per lo più alla vita contadina, come ad esempio una madia o una credenza in legno e vetro per contenere bicchieri e piatti, accompagnata spesso da scrivanie dallo stile essenziale. La cucina, tutta in legno, è anch’essa asservita da utili ed essenziali mobili come contenitori multiuso o pensili di varie misure sempre in legno, o ancora mobilio caratterizzato da cassetti vari.


L’ambiente cucina è accompagnato da tende realizzate a mano e da centrini, pizzi e merletti di forme svariate, ma anche da cestini in vimini con dei fiori al loro interno o ancora un lampadario in corrispondenza del tavolo con paralume di stoffa, in un’atmosfera di estrema accoglienza e di piacevole intimità.

L’ambiente bagno vede anch’esso predominare il materiale legno accompagnato, a volte, da elementi come il marmo a chiusura di piccoli mobili o cassettiere o ancora dal ferro battuto legato agli accessori eventuali presenti nel bagno.


La camera da letto, infine, è anch’essa caratterizzata da un mobilio in legno. Ritroviamo possenti cassettoni in legno massello, letti dallo stile semplice e lineare ligneo accompagnati da armadi dallo stile funzionale, il tutto abbinato solo a piccoli elementi di decoro che possono essere le maniglie (rigorosamente in ferro lavorato a mano) o uno specchio da poggiare sul cassettone, o ancora eleganti e colorati abat jour tiffany poggiati sui comodini rigorosamente su centrini realizzati all’uncinetto o semplicemente una tovaglietta per non rovinare il mobile.


Lo stile “Arte povera” è, in definitiva, una tipologia di arredo rustico negli ultimi anni particolarmente rivalutato che, abbinato ad altri stili anche più moderni, esalta ulteriormente il dettaglio e la caratteristica di un gusto d’altri tempi ancora tuttora particolarmente utilizzato e amato.


