Perché la Prima Donna d’Italia può cambiare anche l’Europa

di Antonino Papa-

Quando nel lontano gennaio 2020 il Times inserì la Nostra attuale Premier, Giorgia Meloni, tra le 20 persone che avrebbero potuto cambiare il mondo, l’establishment del politicamente corretto subì un colpo che ancora oggi, anche e soprattutto, dopo le recenti tornate elettorali, non è stato ancora riassorbito.

Al Times non solo avevano visto giusto, come si usa dire in questi casi, bensì anche scommesso tra le righe su una sicura affermazione di FDI alle politiche che si sarebbero tenute due anni e mezzo dopo. Gli eventi, infatti, hanno confermato quanto indirettamente pronosticato e delineato il profilo di una Leader che, al pari di un gladiatore, ha dimostrato di saper affrontare e superare le sfide più ardue fino a conquistare la premiership nella Nazione politicamente più difficile del pianeta.

Carisma, fermezza e diplomazia sono i principali punti di forza di una Donna il cui difficile percorso di vita, sin da adolescente, l’ha abituata al sacrificio in ottica di una visione futura, al raggiungimento degli obiettivi prefissati senza scendere a patti con nessuno, senza mai piegare la testa a costo di percorrere la strada più lunga.

Non a caso, quando la Sua idea di politica fu messa in discussione, lo ricorderete tutti, decise di fondare da zero un partito sfidando l’Italia intera ,subendo anni di attacchi, non solo politici ma anche personali, mirati a delegittimarla adducendo il solito pretesto del “fascismo” ad orologeria ad opera di coloro che non avevano argomentazioni valide per confutare le sue idee e la sua visione al cui primo posto ha messo sempre l’interesse nazionale.

Spiccata personalità, elevato background culturale ed una naturale predisposizione alle relazioni interpersonali, doti che le consentono di poter interloquire con chiunque, dall’ultima persona della terra ai più potenti capi di stato… una reale “Sofia Loren della politica” che rappresenta al meglio, come nessuno prima d’ora, l’immagine dell’Italia nel mondo e questa Nazione aveva bisogno proprio di una Leader così.

Dopo aver iniziato a cambiare l’Italia è fortemente decisa a stravolgere gli assetti politici dell’Unione Europea, nei cui confronti non ha mai risparmiato critiche alla luce del sole, evidenziando che i valori fondanti della stessa si basavano su presupposti differenti da quelli che oggi sorreggono un’Europa a tre velocità della quale beneficiano uno sparuto gruppo di paesi che hanno il vantaggio di avere economie stabili e, soprattutto, governi duraturi.

I continui incontri ufficiali con omologhi dei Paesi Membri non sono altro che la ricostruzione di una rete solidale, politica e commerciale, al cui centro porre l’Italia quale guida dell’Unione Europea 2.0.

Non a caso è stata proprio la Presidente Meloni a forzare l’agenda di Bruxelles e Strasburgo in tema di immigrazione, energia, PNRR e relazioni con il continente africano per far diventare l’Italia un ponte attraverso cui redistribuire in tutta Europa l’energia prodotta con le materie prime provenienti dall’Africa: un vero e proprio hub energetico.

Una sfida molto ambiziosa che l’Italia può vincere a patto che la maggioranza non si disunisca ed è proprio questo, paradossalmente, il compito più arduo della Premier; unità all’interno dei confini per avere forza in tutti i contesti internazionali, essere d’esempio per i partiti degli altri Paesi e convincere i loro leaders che un’Europa più giusta significa un’Unione più florida anche dal punto di vista industriale ed occupazionale.

Ecco perché le prossime europee saranno ciò che le politiche sono state per il nostro Paese, è un passaggio fondamentale attraverso cui traghettare l’Unione dall’attuale assetto sbilanciato su tematiche non rilevanti e dannose per i Paesi dell’area mediterranea, oltre che dichiaratamente pro-Cina, ad una nuova configurazione che, al pari di quanto fatto in Italia, ponga quale priorità la difesa degli interessi dell’Unione senza danneggiare le eccellenze di alcuna Nazione.

Giorgia Meloni ha la forza di poter vincere questa ulteriore sfida e di essere ricordata non solo come la prima Donna Premier d’Italia ma anche per essere capace di lasciare un indelebile segno in Europa … e confermare di essere anche in grado di “cambiare il mondo” come il Times ha auspicato in tempi non sospetti.

In bocca al lupo Presidente!

 

 

 

 

Antonino Papa Antonino Papa

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