Chi è stato il “Cavaliere”, tra politica, sogni e scandali
di Claudia Izzo
Classe ’36, self made man: da cantante ed intrattenitore sulle navi da crociera insieme all’amico Fedele Confalonieri, a venditore porta a porta di scope elettriche e agente immobiliare fino a diventare quattro volte Presidente del Consiglio.
Per tutti è stato “Il Cavaliere”, per l’ordine al merito ricevuto nel 1977 a cui però ha rinunciato a seguito di una condanna penale. E’ stato il creatore della società finanziaria Fininvest, della società di produzione multimediale Mediaset, il fondatore di Forza Italia, partito politico di centro-destra; eletto senatore nel 2013, poi anche proprietario del Milan. Un uomo con un patrimonio stimato a 7,3 miliardi di dollari USA, per Forbes nel 2012, la 12º persona nella lista dei più potenti al mondo.
Parliamo di Silvio Berlusconi, morto ieri a Villa Grande fra l’Appia Antica e l’Appia Pignatelli, villa in precedenza appartenuta al celebre regista Franco Zeffirelli, amico personale di Berlusconi, nonché ex membro di Forza Italia.
Berlusconi è stato il politico in grado di segnare la vita pubblica italiana dalla metà degli anni ’90 in poi dando vita al berlusconismo, entrando nella cultura di massa e nell’immaginario collettivo. Intraprendenza, scaltrezza, grande capacità oratoria, lungimiranza, doti perfette per porsi alla guida di un Paese in cerca d’autore.
Imputato in oltre 20 procedimenti giudiziari, nel 2013 è stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione e all’interdizione ai pubblici uffici per due anni per frode fiscale, decadendo quindi da senatore e cessando di essere un parlamentare dopo quasi vent’anni di presenza ininterrotta nelle due Camere. Dalle telefonate tra Emilio Fede e il suo personal trainer, Gaetano Ferri, segretamente registrate da quest’ultimo, si evince che l’ex direttore del TG4 rivela particolari importanti sui rapporti illeciti tra Berlusconi e la mafia siciliana, veicolati attraverso Marcello Dell’Utri, che faceva da tramite per Silvio.
Nel campo editoriale e della comunicazione sbaraglia tutti: è il principale editore italiano nel settore di libri e periodici; acquisisce la maggioranza azionaria di Mondadori, entra nella società del quotidiano il Giornale con una quota del 12% e nel 1979 aumentò la sua quota al 37,5%, diventando azionista di riferimento, è stato socio dal 1994 al 2002, attraverso Fininvest, di Blockbuster Italia. Controlla inoltre il gruppo Medusa Film.
Berlusconi è stato tutto e il contrario di tutto: protagonista di una frode fiscale di 368 milioni di dollari, iscritto alla P2 , loggia massonica e associazione a delinquere finalizzata all’eversione, realizzatore di decine di leggi ad personam tra cui depenalizzazione del falso in bilancio, Lodo Schifani con la sospensione dei processi a carico anche del presidente del Consiglio, Legge ex Cirielli con cui dimezzò la prescrizione delle persone incensurate, Legge ex Gasparri che gli consentì di conservare tre reti tv, istituì il Legittimo impedimento con cui il Presiedente del Consiglio e i ministri potevano non presentarsi alle udienze, facendo slittare i tempi processuali e poi ha limitato la libertà d informazione, vedi Editto Bulgaro, con cui durante una conferenza stampa a Sofia denunciò quello che, a suo dire, era stato un «uso criminoso» della TV pubblica da parte dei giornalisti Enzo Biagi, Michele Santoro e dal comico Daniele Luttazzi, affermando successivamente che sarebbe stato «un preciso dovere della nuova dirigenza» Rai non permettere più il ripetersi di tali eventi. I tre, di lì a poco, furono estromessi dal palinsesto.
L’inizio della carriera di Berlusconi risale al 1961 con la fideiussione dalla Banca Rasini, indicata da Michele Sindona e in diversi documenti della magistratura come la principale banca usata dalla mafia nel nord Italia per il riciclaggio di denaro sporco e fra i cui clienti si potevano elencare Totò Riina, Bernardo Provenzano e Pippo Calò. Secondo due inchieste de la Repubblica al 24 novembre 2009 le leggi «che hanno prodotto benefici effetti per Berlusconi e le sue società» sarebbero state 19. Da ricordare poi, il ricorso del Governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste bloccando tra l’altro, l’edificazione di “Costa Turchese”, insediamento di 250.000 m³ della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi.
E’ il 28 aprile 2009, quando all’ANSA giunge una email dalla seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario in cui vi era tutto lo sdegno riguardo alla possibile scelta del marito di candidare giovani ragazze di bella presenza, alcune delle quali senza esperienza politica, per le vicine elezioni europee. Il 2 maggio, dopo che Berlusconi si recò ai 18 anni di Noemi Letizia (una ragazza di Portici),la Lario ha presentato istanza di divorzio.. «Non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni», « […] figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica», «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile».
Poi è stata la volta dell’ l’escort Patrizia D’Addario, del “caso Ruby” che vide protagonista l’allora minorenne marocchina Karima El Mahroug detta Ruby Rubacuori, fermata per furto nel maggio 2010 a Milano. Minorenne, fu disposto dal magistrato l’affidamento secondo le normali procedure. Berlusconi chiamò in questura ben 7 volte sostenendo che la giovane fosse la nipote dell’allora presidente egiziano Hosni Mubarak (fatto poi dimostratosi falso) e la ragazza venne affidata all’allora consigliere regionale PdL Nicole Minetti. Ruby dichiarò poi di essere stata più volte ospite di Berlusconi presso la sua residenza di Arcore e d’aver ricevuto denaro in tali occasioni. Ritenendo che quel denaro fosse stato il compenso per prestazioni sessuali, a gennaio 2011 la procura della Repubblica di Milano ha contestato a Berlusconi i reati di concussione e prostituzione minorile. La vicenda ha avuto un grande clamore anche sui media internazionali e ha acceso il dibattito all’interno dell’opinione pubblica italiana.Il 1 marzo 2019 muore Imane Fadil, una delle testimoni chiave nei processi Ruby che vede tra gli imputati Silvio Berlusconi. Il 15 febbraio 2023 Berlusconi viene assolto nel processo “Ruby ter” perché il fatto non sussiste.
Tante le sue cadute di stile, in particolare quelle su Angela Merkel, discutibile la sua amicizia con Putin, una infinità di cause finite in assoluzioni, declaratorie di prescrizione e depenalizzazioni dei reati contestati. E quella passione smodata per le ragazzine.
Vogliamo ricordare Berlusconi come l’uomo fattosi da solo, come quel politico pieno di sogni di cambiamento, come l’imprenditore capace e illuminato ma divorato dal suo stesso potere.
paz.ca Creative Commons Attribution 2.0
