Tempi Moderni al Verdi: inaugurata nel foyer la quarta edizione della mostra SGUARDI-Ombra e Penombra di Silvia Lelli e Masotti Milano

In questo 25 Aprile, festa della Liberazione è stata inaugurata presso il foyer del Teatro Verdi di Salerno la quarta sezione della mostra SGUARDI – Ombra e Penombra di Silvia  Lelli e Masotti Milano, organizzata da tempi Moderni e in corso di svolgimento a Palazzo Fruscione fino al 4 giugno.

Arte come liberazione- ha sottolineato il giornalista Peppe Iannicelli- per una mostra  che nasce ad aprile con scatti realizzati all’interno del Massimo cittadino durante le prove e alla prima dello spettacolo Manon Lescaut andato in scena il 14 aprile con l’orchestra diretta dal maestro Daniel Oren e che “ci aguriamo di farla diventare permanente per poterla valorizzare e valorizzare ancora di più il teatro”.,” ha commentato il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.

Il racconto fotografico di Silvia Lelli – ha sottolineato il presidente dell’associazione Tempi Moderni, Marco Russo – è riuscito nell’intento di portare il Teatro Verdi al pari degli altri teatri fotografati dalla Lelli, nel mondo. Qui c’è l’idea di raccontare uno spazio nascosto del teatro, raccontare il motore, le forze laboriose che lo animano. Un lavoro “ombra e penombra” che gioca sulla forza della luce. Un omaggio al nostro teatro e alla stagione culturale prodotta dal Teatro Vedi Verdi.

Ringrazio Tempi Moderni a quanti stanno lavorando a questi episodi culturali di alto profilo – ha spiegato il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli Le foto di Silvia Lelli del Teatro Verdi sono immagini suggestive, evocative, di grande impatto. Che ci raccontano di una parte del Teatro che non è a vista dove lavorano le maestranze del teatro, quelle che poi rendono possibile quello che noi vediamo in scena. Sono rimasto particolarmente colpito dagli scatti che ritraggono il maestro Oren ma anche da quelli che mettono in evidenza le macchine, quasi leonardesche, che muovono le scene. Spero – ha concluso il primo cittadino – che questo lavoro, oltre a porre Salerno al pari degli altri Teatri fotografati dalla Lelli, non resti esposto per la sola durata delle mostra, ma diventi oggetto di un catalogo oltre a verificare la possibilità di rendere questa mostra permanente nei locali del teatro. Un modo per poterla valorizzare e valorizzare ancora di più il teatro.

Come scrive il professore Alfonso Amendola, direttore scientifico di Tempi Moderni,- il lavoro della Lelli è un procedere laterale ma armonioso dentro il labirinto scenico del Teatro Verdi. La fotografa si muove attenta, determinata, discreta, con passo di gatto e tracciando -con la sua fotografia- una sorta di viaggio confidente e personale. Componendo, pagina dopo pagina, un “diario intimo”.

Una domanda che mi sono posta accettando questo lavoro a Salerno è stata questa: come mai dopo anni di frequentazioni dei teatri, dopo aver girato negli angoli più nascosti, con le luci “peggiori” – che io credo siano le migliori -, ho ancora voglia di fare queste cose e farla sempre con lo stesso entusiasmo. E bene – commenta la fotografa Silvia Lelli – io credo che esista una cosa, che non retorica ed è “la magia del teatro”. Secondo me esiste e ogni volta che passo la portineria degli artisti e come se lasciassi fuori il mondo immergendomi completamente nello spazio teatro. A Salerno questa magia è arrivata quando, entrando a teatro con il maestro Antonio Marzullo, si è aperta la porta di accesso alla platea, con il teatro totalmente al buio e l’unica luce proveniva dalle finestre in fondo a livello del palcoscenico. Dei rettangoli di luce che filtravano dentro. E da questa magia poi, si è aperta la sfida che è quella solita di far accettare il rumore della macchina fotografica, l’intrusione di una persona che è sempre male accettata in un teatro. Ma sono stata accolta con piacere e ringrazio le maestranze che mi hanno consentito di fare il mio lavoro.

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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