L’ex Carcere Borbonico di Avellino si tinge di versi e di colore con la mostra Mail Poetry Exhibition di Graziella Di Grezia

-di Claudia Izzo

Fiori, volti, macchie di colore, parole che si rincorrono in versi, sussurrate, quasi dimenticate, assopite e risvegliate per l’occasione, sbocciate nel tempo, parole che sanno di sogni in libertà, emozioni, desiderio di far sentire la propria voce da qualsiasi parte del mondo: questo e molto altro ancora è “Mail Poetry Exhibition”, la prima mostra di cartoline poetiche provenienti da tutto il mondo, voluta e organizzata dalla dr.ssa Graziella Di Grezia. Con il patrocinio della Provincia di Avellino, l’esposizione delle cartoline arrivate è visitabile dal 15 al 22 aprile 2023, presso la sala Officine dell’ex Carcere Borbonico di Avellino.

Questa della Dr.ssa Di Grezia è una chiamata alle armi poetica, un progetto internazionale che ha coinvolto il mondo intero chiedendo l’invio di cartoline create ad hoc: una poesia sul fronte della cartolina, le indicazioni biografiche sul retro, il destinatario e il francobollo come ai vecchi tempi ed il gioco è fatto!

Ad Avellino sono giunte così quasi 500 cartoline da ogni dove, più di venti i Paesi coinvolti, tra cui Argentina, Giappone, Francia, Australia, Venezuela, Ungheria, Inghilterra, Messico, Croazia, Bielorussia, Canada, Brasile, Costa Rica, Belgio…

Visitare questa mostra è come essere catapultati in mille vite. Le storie che affiorano dalle cartoline, imbustate o meno, contenenti  versi, parole colorate, adornate, arricchite da disegni, acquerelli, collage, espressioni artistiche di ogni forma, sono pregne, esprimono bellezza e speranza, per un risultato finale strepitoso.

Pareti di parole, messaggi, riflessioni, sogni confessati. C’è chi ha inviato una poesia con un disegno degno di un’Accademia di Belle Arti e nella vita lavora in una carrozzeria di auto, c’è chi ha inviato la poesia in Italia dall’Argentina, patria dei propri avi, chi parla di malinconia, chi di castelli lontani nel tempo, chi di amori sbocciati, chi sogna di viaggiare, chi di andare, chi di tornare in luoghi non luoghi che sanno di fantasia mista a realtà. E’ la potenza della scrittura, della poesia, della lungimiranza di Graziella Di Grezia che non ha esitato a coinvolgere nel progetto scuole di diverso ordine e grado.

Non immaginavo una partecipazione così ampia,” ha affermato la Dr.ssa Di Grezia,”ma soprattutto tanta espressione artistica diversa da parte di tutti e la sensibilità delle persone d’oltreoceano. Tutte le fotografie delle opere inviate sono state pubblicate per far sì che tutti i partecipanti potessero vedere la propria cartolina esposta. La mostra ha superato le mie aspettative in termini numerici e qualitativi, soprattutto è un bel segnale di speranza perché ci fa credere ancora che ci sia la voglia di esprimere dei sentimenti nelle forme più disparate.

Poi mi ha colpito il fatto che ci sia qualcuno ancora incredulo rispetto alla possibilità di spedire qualcosa per posta nel senso che, effettivamente,  molti si sono interrogati sulla possibilità o meno dell’arrivo a destinazione di queste cartoline. Abbiamo un po’ perso questa abitudine e quindi rivisitarla, dal punto di vista artistico, può essere molto bello.

Elemento importante dell’iniziativa è, secondo me, il fatto che la poesia sia aperta a tutti, il filone di Mail Art, arte postale, nasce come un filone di arte visiva ma la poesia è un patrimonio di tutti, dunque la cosa più bella è che non sia stato un circolo chiuso. Si tende infatti a leggere poesie e condividerle solo con i cosiddetti poeti già affermati e questo circolo chiuso non fa che alimentare la separazione dei poeti rispetto al resto della popolazione. Il progetto voleva essere uno stimolo a favorire la creazione di versi da parte di tutti, anche da parte di coloro che nel quotidiano non sono abituati a farlo. A tal proposito ad esempio i partecipanti di Avellino hanno partecipato preferendo in molti l’anonimato e questo ci ricorda la difficoltà di far aderire un progetto al territorio nel quale nasce.”

Se la sfida era anche quella di avvicinare  le nuove generazioni a questa forma espressiva desueta, avvicinarli  cioè al concetto di versi, cartolina, affrancatura, spedizione, per l’organizzatrice Di Grezia, propositiva, vulcanica e coinvolgente, possiamo dire che si tratta di una sfida ampiamente vinta.

 

La mostra è visitabile dalle ore 9.00 alle ore 13.00, dalle 16.00 alle 19.00 (chiusa lunedì 17 Aprile). Ingresso libero.

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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