Giunta al termine “Sofia Loren”, la “poesia visiva” di Giovanna Lettieri dedicata al coraggio delle donne

“Sofia Loren” è il titolo della mostra dell’artista Giovanna Lettieri, curata dallo storico e critico d’arte Giorgio Vulcano, conclusasi il 15 marzo al Museo Multimediale, Chiesa Santa Maria delle Grazie, a Roccarainola. E’ stato questo anche un modo per dare il via alla nuova vita della struttura ospitante visto che la mostra della Lettieri è stato il primo evento  dopo 43 anni e un accurato restauro.

 

Quelle che sono state esposte sono 20 opere realizzate con tecnica mista, pittura a olio ed acrilica, per un evento nel segno dell’arte e della cultura, dedicato ad una donna del nostro Sud, l’ineguagliabile Sofia Loren, che incarna la forza delle donne con il suo personale riscatto sociale, fino all’affermazione ed al successo.

“L’Iniziativa che prende spunto d’ispirazione dagli anni del dopoguerra – ha spiegato la pittrice – Sofia Loren è stata uno dei simboli di riscatto sociale in una epoca in cui l’emancipazione femminile era solo utopia. Ho voluto dunque rappresentare la Loren, una delle mie muse ispiratrici che fin da quando ero piccola mi ha trasmesso forza e coraggio. La mostra infatti è dedicata al coraggio delle donne e per questo ho donato la mia opera Fuoco al centro antiviolenza CAV Futura di Nola che abbraccia 14 comuni del nolano ed appartiene all’ ambito sociale n 23 il cui dirigente è il dr Giuseppe Bonino.”

Accanto alle opere si è avuta la proiezione del cortometraggio realizzato dal regista Felice Iovino, “I colori della mia vita” con poesie della stessa Lettieri.

 

“C’è del magico realismo nella pittura di Giovanna Lettieri, che dà la possibilità di percepire quei bisbigli e arcani sussurri fra le righe di una poesia visiva che, proprio nell’arte, si incontrano, manifestando le diverse esperienze di tutti gli esseri umani,” come  scrive il critico Giorgio Vulcano.

“Un percorso che nasce da lontano il suo: sin da piccola nutriva il desiderio di rappresentare, attraverso i colori, sogni e realtà, mente e cuore, e lo faceva persino sulla carta per alimenti nella bottega di suo padre. Cresciuta, decide di intraprendere studi umanistici e affinare le proprie doti artistiche all’ Accademia di Belle Arti a Napoli. Acquisisce dunque una forma mentis che le ha consentito di scavare nelle viscere della vita, non fermandosi su ciò che spesso resta in superficie, attraverso lo sguardo sempre curioso di un artista puro.

Si manifesta così quella autentica libertà e spontaneità nel suo mondo creativo, una fusione di percezioni, un sottile equilibrio tra immaginazione, osservazione e vivace immersione compositiva e cromatica; un luminoso ritratto di vita, fatto di colori e di materia pura, tali da diventare visive consistenze; i colori non spiegano, raccontano, respirano e vivono sulla tela.
I suoi dipinti ci trasportano su un palcoscenico immaginato, in cui storia, esperienze e interiorità convivono in una nuova, possibile realtà percepita dai sensi; immagini che possiedono la capacità di descrivere e ritrarre un passato apparentemente lontano, che rivive nel presente e nell’introspezione del singolo. Un racconto atemporale, che riflette una personalità giocosa, ottimista e sensibile, silenziosa e romantica.

La mostra “Sofìa Lorèn” è, sì, dedicata all’ incontrastata diva del cinema internazionale, simbolo di riscatto e determinazione, ma è anche suffragata da una serie di opere dedicate a scene di vita quotidiana del Secondo dopoguerra; una pulsante rappresentazione del nostro passato, un convinto omaggio all’anima popolare e autentica di piccole realtà locali: giovani donne e uomini con sogni, speranze e genuino ottimismo nella rinascita.

L’interiorità trasognante nei soggetti femminili, la forza espressiva nei soggetti maschili, l’equilibrio e il dinamismo delle forme riflettono una ricerca intima che ha ritrovato la sua solidità esistenziale nella varietà cromatica e nei decisi accostamenti timbrici che conducono a riflessione e non a mera
contemplazione.

I luoghi narrati sono influenzati dalle interpretazioni di ciò che si è direttamente vissuto, dal fascino di antichi racconti tramandati, perlustrando i meandri di una memoria personale e collettiva, tema molto significativo per la storia dell’umanità; in fondo il passato è accessibile solo nel recupero riattualizzato nel presente”

 

 

 

Giovanna Lettieri nasce a San Paolo Bel Sito (NA) nel 1978.

La sua intensa passione per l’arte, la spinge ad iscriversi all’Accademia di belle arti di Napoli e dopo aver conseguito la maturità classica al liceo Carducci di Nola, inizia il suo percorso artistico con lo studio dei grandi pittori del 400, 500 e 600, analizzando così non solo la figura, ma anche la cromaticità.
Giovanna Lettieri sperimenta varie tecniche artistiche ed approfondisce maggiormente la sua estrinsecazione per la pittura ad olio e acrilica lasciando spazio al cromatismo di un universo onirico e surreale.
Vanta diverse mostre collettive in Italia e all’estero, tra le quali la Biennale di Barcellona, la Biennale di Budapest, la Biennale Internazionale di Mantova curata da Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi. Inoltre interessante è stata la sua partecipazione alla mostra organizzata dalla galleria Farini alla Lacke e Farben in Berlino.
Molte delle sue opere sono diventate patrimonio permanente di enti istituzionali, tra cui il museo civico di Roccarainola (NA), “Madonna dell’Arco”chiesa di San Giovanni Battista Roccarainola, “Sofia From Naples” Circolo Ilva di Bagnoli, Scudo Zincato “17 Reggimento Acqui” Caserma Oreste Salomone Capua, “Ai Soldati di Pace” Caserma O. Salomone Capua, “La Tenacia “ l’associazione Giordano Bruno di Nola, “Santa Rosalia” il palazzo comunale di Palermo, “La Grande Mole” al Consiglio regionale del Piemonte, il palazzo del Comune di Sora che custodisce un’opera dedicata al maestro Vittorio De Sica “L’Uomo delle Stelle”, “Il Generale Federico Ferrari Orsi” Palazzo Salerno Napoli, “Noi Siamo La Bandiera” Accademia Militare Modena, “E Cadono Le Barriere , alla Fanfara del Grande 8^”Caserma Ferrari Orsi Caserta, e tante altre.

Molti critici hanno scritto per lei, come Mariangela Bognolo, Nadia Celi e Paolo Levi,ha partecipato a trasmissioni radio e canali Web come radio OTR di Anna Crecco e Coffee Square di Sandro Ravagnani, inoltre è comparsa su riviste di Arte come EXPOART E ART NOW.

Nel 2020 inizia un nuovo percorso artistico sperimentando altre tipologie d’arte contemporanea che spaziano dal figurativo al concettuale, dalla materia alla fusione del cromatismo, lasciando libera interpretazione all’osservatore.

Nel 2022 Pubblica il libro di Fiabe “Le Storie di Noc ….e il Folletto Scannafossi”, oltre alla pittura e scrittura da libero sfogo alla fantasia con interpretazioni cinematografiche girando un Cortometraggio “I COLORI DELLA MIA VITA” della Iovinocinemakers e il Trailer dI “Le Storie di Noc“.

 

 

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell'Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e promotrice di iniziative culturali sul territorio nazionale. Membro della Commissione Cultura dell'Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull'emittente RCS75, già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro "La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.