Un anno di un conflitto che non si è voluto evitare
-di Antonino Papa
È sempre difficile affrontare un argomento spesso oggetto di strumentalizzazione ed incline a spingere le masse ad additare come “criminale” o “sostenitore di criminali” chiunque decida di affrontare la questione Ucraina in maniera non propagandistica, ovvero sulla base di fatti storici che, per quanto scomodi possano essere, forniscono una parte delle motivazioni per le quali oggi il mondo ha un conflitto in più.
La cosiddetta propaganda, infatti, esiste anche in occidente, sebbene in forma differente che in Russia o in Cina, ad esempio, ed ha gli stessi fini in tutto il mondo; essa non è mai una verità assoluta ma omissione e mistificazione ed ha i medesimi target strumentali in ogni paese.
Pertanto, sostenere che la propaganda si possa dividere in buona e cattiva è una enorme falsità perché in entrambi casi è omissione di verità e mistificazione di ciò che non si riesce a nascondere.
Ad ulteriore conferma di ciò, e molto più eloquentemente di qualsiasi opinione, è il press freedom index (indice che cerca di quantificare la reale libertà di stampa nei paesi del mondo) che fuga ogni dubbio: l’Italia è al 58º posto, addirittura dopo Sierra Leone, Belize, Armenia e molti altri.
Gli Stati Uniti, famosi esportatori della democrazia, sono al 42º posto, dopo il Burkina Faso, la Costa D’avorio, Capo Verde, Bhutan e tutti gli altri stati che precedono anche noi. Di conseguenza ergersi a detentori della verità in contesti simili è, appunto, pura propaganda.
La guerra in Ucraina ha radici ben più lontane da quelle piantate un anno fa, per chi volesse approfondire l’argomento è stato trattato in un precedente articolo a questo link https://www.salernonews24.com/dal-mondo/alle-radici-della-guerra-in-ucraina/ .
Ora focalizziamo l’attenzione sui motivi per i quali il conflitto non si è voluto evitare perché è di ciò che si tratta, a prescindere da chi siano i buoni o i cattivi, e di certo Papa Francesco non è un cattivo e non lo è stato neanche quando disse “sono contrario a distinguere buoni e cattivi, la Nato sapeva di provocare Putin” (https://www.huffingtonpost.it/esteri/2022/06/14/news/papa_francesco_sono_contrario_a_distinguere_fra_buoni_e_cattivi_la_nato_sapeva_di_provocare_putin_-9593727/) .
Ciò naturalmente non giustifica alcuna guerra, né Santa e tantomeno con il pretesto di esportare la democrazia, come fatto, ad esempio in Iraq, quando la CIA su ordine della Casa Bianca produsse documenti falsi per fornire l’alibi al mondo che lì vi fossero armi di distruzione di massa mai trovate, centinaia di migliaia di vittime per niente. Idem in Libia quando si decise di sovvertire, in uno stato sovrano, il suo ordine interno in nome di un altrettanto niente, e così nella ex Jugoslavia, in Siria ed in Palestina da decenni sotto le bombe israeliane … e tutti tacciono.
Tutte invasioni non autorizzate, esattamente ciò che si contesta oggi alla Russia, ovviamente non esente da colpe, e su ciò non vi sono dubbi.
Ma chi è che si arroga il diritto di giudicare i reati di altri definendoli soprusi, fascismo ed imperialismo quando esso stesso li ha commessi per decenni, ed ancor prima che il “criminale” Putin nascesse e fosse addirittura invitato a fare affari dall’Occidente?
E qui torniamo alle sante parole del Papa, ed è lampante che non è dato a nessuno, se non a Dio, distinguere i buoni dai cattivi, il bene dal male: perché le bombe sull’Iraq erano buone e democratiche, così quelle su Libia, Siria ed ex Jugoslavia, e tutte le altre sono imperialiste e criminali? Le bombe e le guerre sono sempre criminali.
I conflitti nascono per tre ordini di ragioni: interessi, divergenze e religione, e saremmo ipocriti a sostenere che tutti i focolai del mondo non siano legati ad un solo filo che conduce al petrolio ed alle terre rare, piuttosto che al cibo.
Tutto può essere semplificato con un piccolo esempio se pensiamo quanti accordi colpevolmente sono stati disattesi dall’Occidente.
Poniamo il caso che una persona indagata per mafia e per i suoi metodi violenti, sia in libertà vigilata e viva in un condominio abitato da brave persone …Per molti mesi quasi tutte queste brave persone parcheggiano le loro auto, a turno, davanti al garage di questo presunto delinquente, nonostante vi sia il passo carrabile, quindi in divieto di sosta, e nonostante vengano minacciati dal “criminale” che potrebbe passare alle maniere forti.
Ora, una persona intelligente toglierebbe immediatamente l’auto parcheggiata davanti al garage di questo “criminale” (presunto), non per paura di essere sparata bensì perché l’auto è in divieto di sosta anche se il proprietario del garage è un criminale.
Questa è esattamente una delle dinamiche che ha scatenato il conflitto in Ucraina e richiama esattamente i principi esternati da Papa Francesco attraverso le parole citate in precedenza. Ergo, le brave persone non lo sono poi così tanto se non rispettano le leggi e si auto-arrogano il diritto di decidere che loro sono i buoni e gli altri i cattivi.
E le regole esistevano molto prima dello scoppio del conflitto, ovvero Minsk 1 e Minsk 2 in cui si stabiliva addirittura che l’Ucraina avrebbe dovuto modificare la Costituzione in modo tale da rendere autonome le famose repubbliche definite separatiste, accordo disatteso; senza menzionare i precedenti accordi che impedivano installazione di basi militari o di coinvolgere in qualsiasi tipo di alleanza paesi confinanti con USA e Russia, accordo altrettanto violato dalla NATO.
E non da ultimo, poco prima dello scoppio del conflitto, e dopo l’ennesimo ultimatum di Putin, l’allora cancelliere tedesco si recò da Zelensky tentando di fargli comprendere che, sebbene la Russia non avesse alcun diritto di invadere una Nazione Sovrana, l’Occidente, reo di averlo fatto in più occasioni, e di aver violato anche i suddetti accordi, era nel torto, e lo era anche per aver sovvertito il potere nel 2014 in Ucraina stessa scatenando la guerra interna fra il Governo di Kiev ed i filo russi delle citate repubbliche.
Zelensky per tutta risposta si consultò con Biden il quale “spinse” il Presidente Ucraino a non prendere in considerazione le parole del cancelliere tedesco e di andare a muso duro contro Putin perché avrebbe avuto protezione.
Praticamente si è rifiutata a prescindere la diplomazia e si è trascinato un popolo in un conflitto perché a combattere in Ucraina non c’è Biden e tantomeno i soldati USA ma i cittadini ucraini.
Il capo di un Governo, soprattutto come l’Ucraina, non parte della NATO e tantomeno della UE, dovrebbe decidere con la propria testa e non con quella di coloro che hanno interessi affinché sia presa una decisione piuttosto che un’altra.
Questa guerra, ricordando sempre le parole del Papa, era assolutamente evitabile e non si è mosso un dito affinché non iniziasse.
Dando per assodato che la Russia ha enormi colpe, sarebbe stato sufficiente che il Presidente USA si fosse recato a Mosca ad ammettere le colpe dell’Occidente e successivamente si fossero inviati dei contingenti ONU per istituire un cordone di sicurezza tra le repubbliche separatiste ed il resto dell’Ucraina ed ai confini Ucraini con Russia e Bielorussia, a quel punto Putin non si sarebbe permesso di attaccare truppe ONU e dopo soltanto diplomazia.
Non si è voluto fare, scientemente e sapendo quali sarebbero state le conseguenze, e sempre in nome del falso mito dell’esportazione della democrazia, come si è fatto in giro per il mondo fino ad allora e nella stessa Ucraina quando nel 2014 fu esattamente destituito, con un colpo di stato di matrice Occidentale, l’allora presidente Ucraino Janukovich regolarmente eletto anche sotto il controllo di ispettori OCSE.
Non esiste la democrazia, lo sostenevano gli antichi greci, così come non esiste nessuno all’infuori di Dio in grado di stabilire chi siano i buoni e chi i cattivi.
Esiste soltanto la propaganda … ed i miliardi di rubli russi “sporchi di sangue” accettati dalle banche occidentali per decenni sapendo chi fosse Putin ed addirittura arricchendolo acquistando dalla Russia gas e petrolio.
I democratici di solito non stipulano accordi con i “criminali” e tantomeno esportano la democrazia a suon di bombe per impossessarsi delle risorse di altre nazioni sovrane, altrimenti sono criminali al pari degli altri.