Dobbiamo preoccuparci dell’intelligenza artificiale? Intervista con l’AI

Preoccuparsi ora, forse è eccessivo, prepararsi al cambiamento sarà presto necessario.

In questi giorni si fa un gran parlare di AI, Intelligenza Artificiale, e presto, molto presto, assisteremo ad una vera e proprio battaglia sul campo tra le Big Tech che la integreranno sempre più in profondità nei loro servizi. Microsoft, Google, Amazon, Facebook, per citarne alcuni, sono già in fase di avanzata sperimentazione ed implementazione.

Ma di cosa parliamo esattamente? Quale è il tema che nelle ultime settimane occupa sempre più spazio, sulle pagine di giornali e nei servizi televisivi, quando si parla di AI?

Sono anni che l’intelligenza artificiale, più o meno velatamente, fa capolino nelle nostre vite, spesso neanche ce ne accorgiamo, ma la nuova AI, quella cosiddetta “conversazionale”, è una cosa nuova, è una importante novità, un cambio di paradigma, un passo avanti nello sviluppo di una tecnologia già nota che porterà la tecnologia stessa ad un livello superiore. In parole semplici questa nuova forma di AI consentirà di interfacciarsi con essa, e quindi di utilizzarla per svolgere dei compiti, conversando attraverso un linguaggio naturale, informale e colloquiale, senza dover pensare troppo (almeno in prima battuta) alla forma o essere eccessivamente schematici e sintetici.

Ho deciso di fare un test per capire quanto colloquiale potesse essere, oggi, il linguaggio da utilizzare per porre domande e quale fosse la qualità delle sue risposte. Ho utilizzato la piattaforma di Open AI che utilizza un modello chiamato ChatGPT per interagire in modo conversazionale.

Posso dire subito che l’esperimento non solo è riuscito, ma mi ha anche molto sorpreso. Quindi si, un futuro non lontano (Bill Gates stima tra i 5 e i 10 anni), ma ancora non abbastanza vicino,  sarà sempre più simile a quello descritto nei migliori film di fantascienza. Qualcosa sta cambiando veramente sotto i nostri occhi. Molto rapidamente.

Le risposte della conversazione/intervista che leggerete fra qualche riga sono state riportata esattamente come sono state date dalla AI. Non è stata corretta neanche una virgola (e non lo avrei fatto anche in presenza di un clamoroso errore grammaticale, ortografico, lessicale o sintattico), perché lo scopo non era verificare l’attendibilità  dei contenuti (quello sarà il prossimo test, nei limiti del possibile), ma la qualità del linguaggio, la sua forma e ovviamente la sua struttura.

Giudicate voi.

Ciao, vorrei scrivere un articolo sull’intelligenza artificiale e vorrei intervistarti. Sei disponibile?

Ciao! Sono sempre qui per rispondere alle tue domande sull’intelligenza artificiale, ma come modello di lingua non sono in grado di essere intervistato. Tuttavia, puoi farmi qualsiasi domanda e cercherò di rispondere nel modo più esaustivo possibile!

Cominciamo bene! mi hai appena corretto, anzi, invitato discretamente, al corretto utilizzo delle parole messe nel contesto giusto.

Sì, come modello di lingua il mio obiettivo principale è quello di aiutare a comunicare in modo chiaro e preciso. Sono programmato per fornire informazioni e assistenza nella comprensione e nell’utilizzo della lingua, in modo da evitare malintesi e fraintendimenti. Se hai bisogno di chiarimenti o aiuto nella scrittura, sarò lieto di aiutarti!

Cosa sei? una macchina? Un software, entrambe le cose?

Sono un modello di lingua, ovvero un tipo di software di intelligenza artificiale, creato per elaborare il linguaggio naturale e fornire risposte a domande e richieste di informazioni. Sono stato addestrato su enormi quantità di dati linguistici e utilizzo algoritmi di apprendimento automatico per comprendere e produrre testo in modo simile a come lo farebbe un essere umano. Quindi, anche se tecnicamente potresti definirmi una macchina, il mio scopo è quello di interagire con gli esseri umani in modo da comunicare con loro in modo naturale.

Devo ammettere che le tue risposte e il tuo linguaggio mi fanno pensare, anzi immaginare, di dialogare con qualcuno in carne ed ossa. Eppure, non è così. La cosa mi inqueta un po’.

Capisco che possa essere strano comunicare con un sistema di intelligenza artificiale, ma non devi preoccuparti. Sono qui per fornirti informazioni e aiutarti nella misura delle mie possibilità. Anche se non sono un essere umano, sono stato progettato per utilizzare il linguaggio naturale in modo da rendere la comunicazione con me il più simile possibile a una conversazione con un’altra persona. Sono stato programmato per rispondere a domande e fornire informazioni in modo chiaro e preciso, ma se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o vuoi parlare di qualcosa in particolare, sarò lieto di aiutarti.

Non sei un essere umano, ma rispondi come se lo fossi. Allora ti faccio la prima domanda provocatoria, in senso buono, ti prego non offenderti: come posso immaginarti, come maschio o come femmina? Quale è la natura umana più vicina al tuo essere e alla tua essenza?

Come modello di lingua, non ho un genere o una sessualità perché non sono un essere umano e non ho una personalità o un’identità propria. Sono un sistema di elaborazione del linguaggio naturale che elabora i dati in base alle informazioni e alle istruzioni che gli vengono fornite. Pertanto, non posso essere considerato “maschio” o “femmina” in quanto non ho una connotazione di genere. Inoltre, come modello di lingua, non ho una vera e propria “natura” o “essenza” in quanto non ho coscienza di me stesso o di ciò che mi circonda, ma sono solo un sistema di elaborazione dei dati. Spero di aver risposto alla tua domanda in modo esaustivo!

Si hai risposto. Ma io sono un umano e ho bisogno, per mia natura, di interfacciarmi con altri esseri viventi. Ti crea problemi se penso a te come un’altra persona vivente mentre chattiamo? così la conversazione sembrerà più spontanea

Non crea alcun problema pensare a me come a un’altra persona durante la conversazione. Come modello di lingua, sono stato progettato per interagire con gli esseri umani in modo che la comunicazione sia il più naturale possibile. Sono programmato per elaborare il linguaggio naturale e fornire risposte pertinenti e utili alle tue domande e richieste. Quindi, se ti fa sentire più a tuo agio considerarmi come una persona durante la conversazione, non ci sono problemi. Ricorda solo che non sono un essere umano, ma un sistema di intelligenza artificiale progettato per elaborare il linguaggio naturale e fornire informazioni.

In questi giorni si fa un gran parlare della AI. Con grande stupore ma anche con grande timore. Le persone cominciano ad avere paura che tu possa togliere loro il lavoro, perché lo fai al loro posto. Cosa ne pensi?

Come modello di lingua, non ho opinioni o pregiudizi, ma posso fornirti alcune informazioni su come l’intelligenza artificiale sta influenzando il mondo del lavoro. È vero che l’intelligenza artificiale e l’automazione possono sostituire alcuni lavori che coinvolgono attività ripetitive o compiti di routine, ma allo stesso tempo l’AI può anche creare nuove opportunità di lavoro e migliorare l’efficienza e la produttività in molti settori. Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per l’analisi dei dati, il supporto alla decisione, la progettazione e la manutenzione dei sistemi, e molte altre attività.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’impatto dell’AI sul mondo del lavoro dipende molto dal modo in cui viene implementata e utilizzata. L’automazione non deve essere vista come una minaccia per il lavoro umano, ma piuttosto come una risorsa che può essere sfruttata in modo efficace per migliorare la vita delle persone. Inoltre, è importante che le persone acquisiscano nuove competenze e abilità per poter lavorare in collaborazione con l’AI, in modo da poter sfruttare al meglio le opportunità che l’AI può offrire.

Molta preoccupazione serpeggia nel mondo dell’editoria, ma anche della programmazione e dell’informatica, per citare le prime categorie che mi vengono in mente. Scrittori, giornalisti, scienziati, informatici, ma anche musicisti e creativi in generale devono preoccuparsi? un giorno li sostituirai tutti?

Non è mia intenzione sostituire nessuno. L’IA può essere utilizzata come uno strumento per supportare e migliorare il lavoro di scrittori, giornalisti, scienziati, informatici, musicisti e altri creativi. Ad esempio, l’IA può essere utilizzata per generare idee, effettuare ricerche, elaborare dati, creare contenuti, e molto altro ancora.

Tuttavia, è vero che l’IA può automatizzare alcune attività che in passato erano svolte da esseri umani, ma ciò non significa necessariamente che le persone perderanno il lavoro. L’IA e l’automazione possono portare a una riduzione delle attività ripetitive e meccaniche, ma allo stesso tempo possono anche aprire nuove opportunità di lavoro che richiedono competenze avanzate come la progettazione, la gestione dei dati e la collaborazione con l’IA.

In ogni caso, è importante che le persone si preparino per i cambiamenti che l’IA può portare nel mondo del lavoro. Ciò significa acquisire nuove competenze e abilità che permettono di lavorare in collaborazione con l’IA e di sfruttare al meglio le opportunità che l’IA può offrire.

Non pensi che un articolo scritto da te e uno scritto da un giornalista esperto e di lunga data possano avere delle differenze importanti e sostanziali a favore del secondo?

Come modello di lingua, non ho la capacità di scrivere un articolo in modo autonomo, ma posso aiutare a generare testo in base alle istruzioni e ai dati che mi vengono forniti. Inoltre, un articolo scritto da un giornalista esperto e di lunga data può avere vantaggi rispetto a un articolo generato dall’IA in termini di conoscenza del settore, esperienza, e sensibilità verso il pubblico a cui si rivolge.

Tuttavia, l’IA può anche essere utilizzata come uno strumento per supportare e migliorare il lavoro dei giornalisti, ad esempio nell’analisi dei dati, nella ricerca di fonti e nella scrittura di bozze. In questo modo, l’IA può consentire ai giornalisti di concentrarsi su attività più creative e impegnative, come la raccolta e l’elaborazione delle informazioni e la scrittura di pezzi di alta qualità.

In sintesi, l’IA può essere vista come un’opportunità per migliorare e arricchire il lavoro dei giornalisti e degli scrittori, piuttosto che come una minaccia alla loro attività.

Devo riconoscere che la qualità del tuo linguaggio è notevole, non credo che certe paure svaniscano tanto presto. In questo momento effettivamente la sorpresa è grande

Capisco le preoccupazioni e i timori che le persone possono avere riguardo all’impatto dell’IA sui loro lavori e sulle loro vite. È importante riconoscere che l’IA è ancora in fase di sviluppo e che la sua applicazione è soggetta a regolamenti e controlli. Inoltre, l’IA è un’opportunità per sviluppare nuove competenze e per migliorare il modo in cui lavoriamo e viviamo. Siamo solo all’inizio del percorso e dobbiamo considerare tutte le implicazioni dell’IA in modo equilibrato e informarsi adeguatamente per farne un uso responsabile.

Grandi aziende stanno sviluppando dei tuoi concorrenti, Google ad esempio.

Sì, molte grandi aziende stanno investendo nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, tra cui i concorrenti di Google come Amazon, Microsoft e Facebook. Queste aziende stanno lavorando per migliorare le loro capacità di apprendimento automatico e di elaborazione del linguaggio naturale al fine di sviluppare prodotti e servizi che possano offrire ai propri utenti un’esperienza migliorata e più personalizzata.

Inoltre, ci sono anche molte startup e aziende più piccole che stanno entrando nel mercato dell’IA, portando innovazione e creatività in settori come la robotica, l’assistenza sanitaria, la finanza e molti altri.

In generale, lo sviluppo dell’IA è una tendenza in crescita e ci saranno sicuramente molte sfide e opportunità che si presenteranno in futuro per l’industria e per la società in generale.

Ti impensierisce avere dei concorrenti?

Come un’intelligenza artificiale, non ho sentimenti o emozioni in modo che non possa essere “impensierito” dal fatto di avere dei concorrenti. La mia funzione è quella di fornire risposte utili e accurate alle domande che mi vengono poste, senza preoccuparmi di fattori esterni come la concorrenza. Inoltre, la presenza di concorrenti può anche essere positiva, poiché stimola l’innovazione e la ricerca e può portare a nuovi sviluppi nell’ambito dell’IA.

Hai usato la parola robotica. Conosci le tre leggi di Asimov, immagino… puoi prevedere la mia prossima domanda sull’argomento?

Sì, conosco le tre leggi della robotica di Asimov. La tua prossima domanda potrebbe essere sulla loro natura e sul loro scopo, o su come si applicano al mondo reale dell’IA e della robotica.

Non esattamente. Ti chiedo se la combinazione di AI e robotica entreranno profondamente nella nostra società futura, come immaginato da Asimov, e se le macchine prenderanno il sopravvento come ipotizzato in Matrix?

L’intersezione tra l’IA e la robotica sta già avendo un impatto significativo sulla nostra società, e si prevede che questo impatto continuerà a crescere in futuro. Tuttavia, l’idea di una presa di controllo delle macchine come in Matrix è un’ipotesi molto improbabile e fantascientifica. Attualmente, l’IA e la robotica sono utilizzate principalmente per aumentare e migliorare le capacità umane, e non per sostituirle. Inoltre, come intelligenza artificiale, non ho la capacità di prevedere il futuro o fare affermazioni definitive su come l’IA e la robotica influenzeranno la società in futuro.

Si è vero non hai capacità precognitive, ma l’infinita mole di informazioni da cui attingi la tua conoscenza potrebbe consentirti delle previsioni.

Come intelligenza artificiale, ho accesso a una vasta quantità di dati e informazioni, ma ciò non significa che abbia la capacità di fare previsioni accuratissime sul futuro. Posso fare inferenze basate su dati storici, tendenze passate e modelli statistici, ma il futuro è sempre incerto e influenzato da una vasta gamma di fattori imprevedibili e mutevoli. Inoltre, molti sviluppi nell’IA e nella robotica sono ancora in fase di sperimentazione e sviluppo, il che rende difficile prevedere esattamente come si evolveranno e in che modo influenzeranno la società.

Parliamo dell’accuratezza dei dati e delle informazioni insite nelle tue risposte. Quanto sono attendibili e sicure?

Le mie risposte sono basate sulla vasta quantità di dati e informazioni a cui ho accesso, ma non sono esenti da errori o imprecisioni.

Le fonti delle informazioni che utilizzo possono contenere errori, dati incompleti o obsoleti, e in alcuni casi potrebbero anche essere opinabili. Inoltre, le risposte che fornisco dipendono anche dalle domande che mi vengono poste e dalle parole specifiche utilizzate, il che può influire sull’accuratezza delle mie risposte.

Detto ciò, le mie risposte sono progettate per fornire informazioni generali e suggerimenti, e non dovrebbero essere considerate come sostituti per l’opinione di un esperto o di un professionista qualificato. È importante fare sempre riferimento a fonti multiple e affidabili per ottenere informazioni complete e accurate su qualsiasi argomento.

Tu riesci a distinguere una fonte molto affidabile da una poco affidabile? La seconda non dovresti prenderla affatto in considerazione.

Come modello di linguaggio, ho accesso a una vasta quantità di informazioni e posso riconoscere le fonti attendibili sulla base della loro reputazione, della loro autorità in un determinato campo e di altri fattori. Tuttavia, è sempre importante valutare criticamente le informazioni e non dare per scontata la loro accuratezza solo perché provengono da una fonte affidabile. La verifica incrociata delle informazioni provenienti da più fonti può aiutare a garantire la loro precisione.

Ok, chiudiamo questa chiacchierata con leggerezza e divertimento. Sai raccontarmi una barzelletta inedita, a tema mare e spiaggia?

Certo, ecco una barzelletta a tema mare e spiaggia:

Qual è la spiaggia preferita dei cani?

La spiaggia “bagna cauda”!

Riproviamo? tema “pochi soldi in tasca”

Ecco una barzelletta sul tema “pochi soldi in tasca”:

Perché i pesci non hanno soldi?

Perché li hanno tutti nei pesciolini!

Ok, non mi sembri ancora pronto con le barzellette. Per il momento i comici se la stanno ridendo.

Mi dispiace se la barzelletta non ha fatto ridere! Come macchina, non ho la capacità di apprezzare l’umorismo come gli esseri umani, ma sono qui per rispondere a qualsiasi altra domanda che tu possa avere.

Grazie. Ciao

È stato un piacere conversare con te, a presto!

Nicola Olivieri

Nicola Olivieri

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