Le Luci d’Artista Sono Davvero Utili a Salerno?

Anche quest’anno inizierà lo spettacolo annuale delle Luci d’Artista a Salerno. Le strade brilleranno, i turisti scatteranno foto e tutti sembreranno entusiasti. Ma sotto la superficie scintillante, non mancano le critiche. Le Luci d’Artista sono splendide, ma rappresentano davvero Salerno? Non proprio. L’ispirazione sembra venire dalle Olimpiadi di Torino del 2006, mancando completamente dell’essenza salernitana che dovrebbe renderle uniche.

Le luci attirano migliaia di visitatori, ma per lo più dalle zone limitrofe. Perché? Perché l’evento non è ben comunicato al di fuori della Campania. Il risultato sarà un successo locale che non riuscirà a diventare un fenomeno internazionale. Le installazioni potrebbero essere ovunque. Torino, Parigi, Salerno, non fa differenza. Non c’è niente che dica “Salerno” in queste luci.

Le luci sono belle, ma quanto coinvolgono davvero i salernitani? Poco. La città si riempie di turisti, ma i residenti spesso devono fare i conti con traffico e caos senza un reale beneficio. L’evento sembra più per i turisti che per chi vive qui tutto l’anno. Non rafforzano alcun legame culturale con la città. Sono belle da vedere, ma non valorizzano il patrimonio culturale di Salerno.

Il turismo dalle zone limitrofe, in particolare dall’entroterra napoletano, sarà intercettato da operatori napoletani che offrono pacchetti completi di trasporto e colazione al sacco, lasciando ben poco ai commercianti locali. Tutto questo sfarzo di luci risulterà inutile per l’economia locale, visto che i visitatori spenderanno poco o niente in città.

I commercianti locali chiedono un’edizione più accattivante delle Luci d’Artista. Si lamentano che le installazioni, già ridimensionate a causa della pandemia, non saranno abbastanza attraenti e innovative. Inoltre, il periodo di accensione delle luminarie, troppo breve, ridurrà ulteriormente l’impatto economico positivo che l’evento potrebbe avere.

Tra luci e ombre, le Luci d’Artista di Salerno continueranno a illuminare la città. Tuttavia, c’è molto che si potrebbe fare per renderle più di un semplice spettacolo di luci. Con un po’ di sforzo in più, potrebbero diventare un evento rappresentativo della città, capace di attrarre turisti da tutto il mondo e di coinvolgere realmente la comunità locale. Continueremo a godere dello spettacolo, ma con un pizzico di consapevolezza critica.

Francesco Maria de Feo

Francesco Maria de Feo, noto anche come Frank, è un professionista nel campo del marketing e della comunicazione. Laureato in Economia presso l'Università di Salerno, si è specializzato in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche presso il Centro Studi Cogno & Associati a Roma. Ha maturato esperienza sia nel settore privato dell'ICT (Information and Communication Technology) che nel settore pubblico, applicando il marketing alla ricerca. Frank è attivo nella formazione, condividendo le sue conoscenze nel marketing e nella comunicazione visiva. Ha collaborato con entità di prestigio come Confindustria Nazionale e varie università, tra cui la Luiss Guido Carli, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Salerno. La sua rete di collaborazioni si estende anche a organizzazioni come la Federazione Italiana Relazioni Pubbliche (FERPI), l'Associazione Italiana contro lo Stress e l'Invecchiamento Cellulare (AISIC), l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI), oltre a diverse importanti aziende e istituzioni. Nel suo lavoro, Frank si occupa di creare e posizionare brand, incontrare clienti, degustare cibi, bere vino e visitare città, integrando la sua passione per l'enogastronomia con le sue competenze professionali. Utilizza i social media per condividere esperienze e conoscenze, ad esempio su piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn.