La fotografia per aiutare il popolo ucraino
“Cronache da una città che trattiene il respiro” è il titolo di questa iniziativa che ritengo fondamentale segnalare ai nostri lettori.
Si tratta di una mostra fotografica dove le opere saranno vendute per sostenere il popolo ucraino.
Nei giorni successivi all’aggressione dell’Ucraina, Eugenio Alberti Schatz, autore e critico della fotografia che vive a Milano, scrive alla sua amica d’infanzia Anna Golubovskaja, fotografa, che vive a Odessa e ha deciso di non andare via dal Paese per restare accanto al padre anziano. Lo scrittore vede le sue immagini in rete e le chiede di raccontare il conflitto con uno sguardo d’artista, non da reporter, “auscultando” la città e cercando quello che non viene raccontato dai media tradizionali. Anna esce tutti i giorni e fotografa la città, le strade, il mare, i soldati, le barricate, i caffè, i volti delle persone, e alla sera torna a casa e sviluppa le pellicole.
Ogni settimana esce su Doppiozero una selezione di cinque fotografie, accompagnate da una doppia narrazione testuale: il commento intorno alle foto, alla storia e all’immaginario di Odessa di Alberti Schatz e il racconto della Golubovskaja sui contesti in cui sono state scattate le immagini. Le opere in mostra sono state stampate a mano in copia unica a Kharkiv da Andrej Semenenko, nel mese di giugno. Il ricavato della loro vendita, realizzata a invito grazie a Cambi Casa d’Aste, sarà totalmente devoluto per sostenere le attività in Ucraina di Fondazione Progetto Arca. Infatti, in caso di aggiudicazione non vi saranno commissioni aggiuntive, l’offerta sarà devoluta direttamente alla Fondazione Progetto Arca e sarà deducibile in sede di dichiarazione dei redditi.
Quello che emerge è un’originale narrazione a due voci che avvicina il pubblico a una città sospesa fra guerra e pace, fra paura e dignità, fra cultura e terrore, fra ironia e tragedia.
La mostra, e la vendita delle foto, prosegue fino al 31 luglio presso la fondazione Stelline di Milano che sostiene la Fondazione progetto Arca. A oggi questa collaborazione ha visto l’invio di 22 tir con a bordo oltre 170 tonnellate di materiali (alimentari, prodotti per l’igiene personale, pannolini, stoviglie monouso, coperte, sacchi a pelo e altri beni di prima necessità, oltre a giocattoli e pelouche)
da Comunicato Stampa
Umberto Mancini
