“Non muoiono Mai” di Francesco Spiedo
Dormo poco e leggo troppo. Da anni è così e oramai mi ci sono abituato. Quando poi al tuo fianco dorme un trattore senza marmitta, riaddormentarsi è una faccenda complicata. Il mio kindle in queste situazioni è fondamentale. Guai a chi parla male del libro digitale: ha salvato una famiglia. Verso le tre di notte (una notte di tempesta e russate più sonore del solito) ho iniziato a leggere il nuovo romanzo di Francesco Spiedo “Non muoiono mai” pubblicato per Edizioni Fandango.
Tre cugini, completamente diversi tra loro, si ritrovano nella casa di famiglia a Palma Campania, e grazie ad una nonna particolarmente energica, sono costretti a fare i conti con le loro radici ed il loro passato. Non dico altro sulla trama per non rivelare nulla. Il testo è molto complesso e sono molti i piani di lettura, ma il risultato è indiscutibile: è un bel libro. Francesco Spiedo scrive bene passando con estrema facilità e fluidità da un linguaggio ironico ad immagini malinconiche per poter raccontare le radici della famiglia protagonista della narrazione . Tutto sembra li per caso, e invece, il racconto pur attraversando vari epoche e scenari, scorre piacevolmente ed è difficile scegliere per quale personaggio fare il tifo: sono tutti dolorosamente adorabili nelle loro debolezze e nella loro voglia di vita. Ho amato molto la nonna che ho trovato piacevolmente somigliante a Chus Lampreave, attrice icona di Almodovar. Non ho potuto fare a meno di associarla al personaggio più anziano de IL FIORE DEL MIO SEGRETO, quello che personalmente considero il capolavoro del regista spagnolo. Non mi meraviglierei se l’autore avesse trovato ispirazione in quella pellicola per costruire un personaggio difficile da dimenticare. Si, il romanzo di questo scrittore campano mi ha ricordato molto quelle atmosfere: Palma Campania potrebbe essere sicuramente paragonata ad un paesino de La Mancia, così per come è stata descritta da Spiedo. Il comune del nostro entroterra diventa il pretesto per raccontare il passato, il presente e il futuro di questa famiglia in cui ognuno di noi può ritrovarsi. Le storie ambientate a Palma sono le storie di tutti. I personaggi sono costretti ad un salto nel loro passato e nella loro storia, solo in questo modo potranno andare avanti, abbattendo ostacoli che prima o poi tutti siamo costretti ad affrontare. Bel libro letto in due giorni: non riuscivo a staccare. Complimenti.
Umberto Mancini