Scene di guerra: quei bimbi mai nati, quelle donne mai madri

di Claudia Izzo-

L’immagine della donna incinta ferita durante i bombardamenti dell’ospedale pediatrico di Mariupol mentre viene portata via in barella da volontari e soldati ucraini, ha fatto il giro del mondo.

Ad essere immortalata è la speranza stessa di una donna che, nel pieno di una guerra, spera solo di riuscire a dare alla luce il figlio che porta in grembo. Ma così non è stato. Nella lotta tra la vita e la morte ha vinto la morte. E’ questa immagine, infatti, la netta e cruda rappresentazione della ferocia di questa guerra e di ogni guerra combattuta sulla terra. La morte che fagocita il simbolo della vita per eccellenza, una donna incinta.

La donna è stata trasposrtata in un altro ospedale, per giunta più vicino al fronte. Il bambino dopo il cesareo non ha mostrato alcun segno di vita. Quache giorno dopo è morta anche la mamma, bacino schiacciato e anca staccata. In più la donna è stata indicata dalla disinformazione russa come Marianna Podgurskaya, anche lei ricoverata presso lo stesso reparto di maternità. Ma per quest’ultima, sotto lo stesso cielo ucraino,  la sorte è stata benevola; lei ha partorito ed ha potuto stringere a sè la sua bambina.

Attraverso questa immagine vogliamo manifestare la nostra vicinanza al popolo ucraino, alle madri, alle mogli, alle sorelle in pena per i loro figli e per i loro uomini, perchè se in Russia è bandito il termine “guerra” per indicare quanto sta realmente accadendo, tutto il mondo sa che Putin si è macchiato di crimini di guerra contro l’umanità. E disumanamente procede nel suo progetto espansionistico.

Ogni ora in più che passa, ogni morto in più sul selciato, ogni bombardamento in più nei cieli ucraini, dimostra la ferocia inaudita di un dittatore in pieno delirio di onnipotenza che ci si augura possa finire travolto dalla sua stessa tracotanza e follia.

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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