Lilly Brogi e il suo ultimo libro “Miracoli”
Di Denata Ndreca-
Un viaggio.
Sembra che tra le pagine del libro di Lilly Brogi, prendano voce storie che hanno segnato e hanno insegnato qualcosa di importante all’autrice Lilly Brogi: la gratitudine e la gioia di essere ed esistere ancora, la sua testardaggine che vuole dirci: credete, credete nei miracoli, perché esserci, è già un miracolo.
Con una scrittura essenziale, quasi una radiografia di momenti sopravvissuti che hanno lasciato ombre e tracce, la scrittrice ricorda la strage di via de’ Georgofili, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, strada in cui il Medioevo e il Cinquecento ritorna di casa.
Lo fa guardandola con gli occhi di colei che lì vi passa solo pochi minuti prima dell’esplosione. Con gli occhi di chi è stato miracolato. Con leggerezza tratteggia quei tempi non così lontani, le notti fiorentine, le finestre aperte, la bella musica che si espande lungo le strade della città.
Tra le pagine si respira aria che si muove, arrivando fino ai confini dei Balcani, dove il rigore è di casa e da rigore a terrore il passo è breve. Lilly Brogy racconta come sa fare una grande narratrice, parlando di cose vissute e veritiere, con poche parole, come la febbre di un figlio e le dogane infinite da attraversare in un viaggio di ritorno da Vrnjacka Banja – una cittadina serba.
È tutto come se fosse solo l’ inizio, lasciando al lettore la voglia o il compito di cercare qualcosa di più: informarsi, documentarsi sull’accaduto. È il racconto di chi evoca i giochi vivi dei bambini antichi, la sua voce, nascosta dentro le pagine, accompagna come colonna sonora di un film. È la preghiera e la devozione della Madonna di Montenero, le infinite volte di “Ora pro nobis”.
“Mater Etruria”- prega per noi.
Lilly Brogi è nata a Livorno. Pittrice nota e autrice di Ode al vino; Una silloge religiosa; Toscana cave canem; Poesia d’amore per il 3 Millennio; Un soffio di vita; Entro l’arco del mio giorno.
