Keith Haring e la street art partenopea in esposizione al Pan di Napoli
L’arrivo della Pandemia ha cancellato di fatto l’inaugurazione di molte mostre ed eventi. Alcuni annullati, altri rimandati, ma, con grande piacere, negli ultimi mesi, nonostante le oggettive difficoltà nell’organizzare spazi espositivi che potessero in qualche modo rispettare le norme anti covid che abbiamo imparato in questi ultimi due anni, si sta tentando una necessaria ripartenza della socialità, non più virtuale ma reale.
La scorsa settimana vi ho raccontato della mia visita alla mostra di LaChapelle a Napoli, oggi parliamo di street art.
Sono esposte al Pan di Napoli le opere di alcuni importanti street artist napoletani a cui viene data, giustamente, una connotazione di rilievo, associandoli ad alcuni lavori di Keith Haring che a Napoli espose negli anni 80 presso la galleria di Lucio Amelio.
“Dalla Napoli di Keith Haring ai giorni nostri”, questo il titolo dell’allestimento al secondo piano del Palazzo delle Arti di Napoli, visitabile fino al 28 febbraio.
L’esposizione cera di spiegare il perché un’arte considerata “minore”, ovvero la street art, meriti di essere esposta in musei o spazi comunque prestigiosi.
La street art nasce come espressione libera e democratica, dove ognuno è in grado di esprimere la propria sensibilità ed il proprio modo di intendere l’arte, anche con strumenti semplici e poco sofisticati. Lo street artist non necessariamente conosce tecniche di disegno o di pittura, è un artista che si esprime in maniera semplice, immediata e lo fa usando tutti i mezzi a sua disposizione. Spesso usando vernici spray, pezzi di carta incollata…tutto va bene purchè riesca ad esprimere quello che vuole raccontare.
La mostra del Pan usa come pretesto i lavori di Keith Haring e delle sue performance all’interno della galleria di Lucio Amelio testimoniate dagli scatti di Luciano Ferrara, per arrivare fino ai nostri giorni cercando di far conoscere al grande pubblico i lavori di Roxy in the Box e Trallalà, pseudonimi di due importanti esponenti della nostra città che hanno già conosciuto gli spazi di importanti musei napoletani e nazionali.
La mostra è bella, ben curata ed è un modo nuovo di intendere l’arte a cui tutti non i dobbiamo abituarci in una società che corre veloce, dove i cambiamenti sono all’ordine del giorno. Merita assolutamente una visita.
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