Agatha Christie: 66 anni fa moriva la signora del giallo

di Giuseppe Esposito

Tra gli autori inglesi più conosciuti e, soprattutto più venduti, i due che stanno al sommo della classifica sono Shakespeare e subito dopo Agatha Christie. Dei libri della creatrice di due personaggi memorabili come Hecule Poirot e Miss Jane Marple sono stati venduti, ad oggi, più di due miliardi di copie. Le sue opere sono state tradotte in 45 lingue diverse. Risultati cui nessun altro autore è mai arrivato.

La vita di  quella che fu definita la regina del giallo è in parte avvolta nel mistero. Quello sesso mistero che è al centro dei suoi romanzi.

Di lei si sa che nacque il 15 settembre 1890 a Torquay, in Inghilterra da Frederic Alvah Miller un ricco agente di cambio americano e da Clara Bohemer, inglese di origini ebraiche. Il suo nome completo era Agatha Mary Clarissa Miller e per tutta l’adolescenza frequentò l’alta società inglese del tempo. Nei primi anni i genitori decisero di occuparsi personalmente dell’educazione della figlia, invece di mandarla in una scuola pubblica. Agatha dimostrò fin dalla più tenera età di essere una lettrice onnivora ed i primi libri che lesse furono quelli per bambini della scrittrice Mary Louise Moleworth, quali “Le avventure di Herr bay”, “Christmas Tree Land” e “Magic Nuts”.

Nel 1901, suo padre morì d’infarto lasciando la famiglia in condizioni economiche precarie ed, in seguito, la scrittrice affermò che, con la fine del padre era terminata anche la sua infanzia.

Nel 1902 fu iscritta alla Scuola per ragazze della signorina Guyer a Torquay e, successivamente, fu mandata a Parigi.  Dapprima frequentò la scuola di mademoiselle Cabernet’s Les Marroniers e poi quella della signorina Duyen.

Il suo ritorno in Gran Bretagna risale al 1910, ma, a causa delle precarie condizioni di salute della madre, decisero di trascorrere un periodo nel clima caldo dell’Egitto. Si trattennero al Cairo per tre mesi e visitarono molti siti archeologici.

Tornata in Inghilterra contrasse una malattia sulla cui natura non accennò mai e, durante la convalescenza cominciò a scrivere il suo racconto dal titolo “The house of beauty” sul tema della pazzia e dei sogni. Seguì poi il primo romanzo intitolato “Snow upon the Desert”, isprato al viaggio al Cairo.

Dopo alcune relazioni approdate al nulla, conobbe e sposò, nel 1914 Archibald Christie, ufficiale dell’esercito distaccato presso  il Royal Flying Corps.

Allo scoppio del primo conflitto mondiale il marito fu mandato in Francia a combattere contro i tedeschi ed Agatha si arruolò Nel Voluntary Aid Detachement dove lavorò come infermiera.

Alla fine della guerra la coppia si stabilì in un appartamento al numero 5 di Northwick Terrace nel a Saint John Wood, un quartiere nella zona nord occidentale di Londra. Agatha riprese a scrivere e mise anche al mondo la figlia Rosalind Margareth.

Nel 1926, Archie, innamoratosi di un’altra donna chiese il divorzio. Ma la mattina del 12 dicembre Agatha scomparve di casa senza più dare sue notizie, lasciando solo una lettera in cui diceva che si sarebbe recata nello Yokshire. Ma la sua prolungata assenza ed il ritrovamento della sua auto, una Morris Cowley, abbandonata presso una cava di gesso e con all’interno i suoi abiti e la su patente di guida,  spinse il segretario agli interni Williams Joynson Hicks ad avviare le ricerche.

Un giornale offrì anche una ricompensa di 100 sterline a chi avesse saputo dare notizie sulla donna scomparsa. Furono mobilitati, tra agenti di polizia e volontari più di 15.000 uomini e fu perfino avviata la ricognizione aerea della zona. Infine dopo alcuni giorni Agatha fu rintracciata presso lo Swan Hydropatic Hotel di Harrgate, dove si era registrata col nome di signora Tessa Neele di Città del Capo. Neele era il cognome dell’amante del marito, causa della richiesta di divorzio avanzata da Archie.

Dopo il ritrovamento e la separazione dal marito Agatha cadde in una profonda depressione. Per fortuna ciò non le impedì di continuare a scrivere. La sua uscita dallo stato depressivo avvenne durante un viaggio  in Iraq, a Bagdad. Da quel viaggio trasse l’ispirazione per scrivere uno dei suoi romanzi più noti “Assassinio sull’Orient Express”.

A Bagdad conobbe Max Mollowan che sposò, poco dopo nel 1930.

Alla fine degli anni Quaranta la sua notorietà era oramai all’apice, quando scoppiò il secondo conflitto mondiale. Quando questo ebbe termine, nel 1946 la regina madre Mary, sua grande estimatrice le chiese, come regalo per il suo 80° compleanno, che scrivesse per lei una commedia.

Agatha non si tirò indietro e scrisse prima il racconto “Tre topolini ciechi” da cui fu poi tratta la commedia “Una trappola per topi”, che registrò in teatro ben 2239 repliche. La regina apprezzò molto sia il racconto che la commedia.

Nel 1971 fu nominata Dama dell’Impero Britannico, la massima onorificenza assegnata ad una donna, dalla corona inglese.

Si spense il 12 gennaio 1976 nella sua villa di campagna a Wallingford. Fu seoplta nel cimitero del villaggio di Cholsey, nell’Oxfordshire.

La sua produzione è ricchissima, scrisse infatti, mel corso della sua carriera ben 66 romanzi gialli, 133 racconti dello stesso genere, oltre a 6 romanzi rosa, 17 commedie, varie opere di poesia ed il  resoconto di un viaggio in Siria ed Iraq. Fu inoltre autrice di alcuni radiodrammi e di una sceneggiatura televisiva.

 

 

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Giuseppe Esposito

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