Natale nel mondo: Berlino tra usi e tradizioni
di Giuseppe Esposito-
Oggi il nostro viaggio attraverso il Natale ci porta a Berlino. La capitale tedesca, in occasione del Natale, si trasforma completamente fino ad apparire una città fantastica, un paese da fiaba. In molti quartieri sorgono i mercatini di Natale in cui si può trovare di tutto, dai dolciumi, agli addobbi, alle sciarpe ed ai cappelli fatti a mano ed immancabili sono i banchi dove consumare cibi o bevande, tra cui richiestissimo è il vin brulé che qui prende il nome di Glüwein.
Ma se andate in giro per le strade della città vi renderete conto dell’entusiasmo con cui i berlinesi accolgono il Natale. Qui si inizia ad addobbare le strade e le facciate delle case fin dai primi giorni di dicembre, con le luminarie più fantasiose e, da quel giorno, innumerevoli Babbi Natale o Weihnachtsmann o Santa Claus, prendono a punteggiare strade, piazze e supermercati.
Il termine ultimo entro il quale cominciare ad addobbare case e strade è immancabilmente il 1 dicembre. Da quel giorno i bambini cominciano ad aprire casella al giorno delle 24 caselle dei calendari dell’Avvento, qui chiamati Adventskalendaler. Ed in ognuna di quelle caselle essi scoprono o un piccolo dono o un dolcetto. Ve ne sono di ogni foggia e prezzo, da quelli più economici a quelli più costosi, che celano i dolci o i doni più ricercati.
Le decorazioni abbondano in ogni dove e la tradizione vuole che durante i giorni delle feste di natale ogni finestra sia illuminata affinché parte dell’energia della casa si diffusa nelle strade, a favore die passanti. Per questo intorno ad ogni finestra noterete file di lampadine. I parchi e nei giardini si riempiono di ghirlande e di personaggi luminosi. Talvolta si ha come l’impressione che si sia rasentato l’eccesso.
Il presepe, sebbene fosse un tempo presente nella tradizione tedesca è oggi completamente ignorato. La tradizione più seguita e quella a favore dell’albero che deve, però essere, assolutamente fatto con un abete vero. Quelli artificiali o di plastica sono assolutamente banditi.
Immancabili, in quei giorni, sono, in ogni casa i cosiddetti Weihnachtsplätzchen, ossia biscotti fatti in casa e a base di marzapane, cannella e vaniglia.
Altro dolce tipico del Natale berlinese è la Stollen, una sorta di basso panettone, coperto di zucchero a velo, originario della città di Dresda.
Alla cena della vigilia, il 24 dicembre impone che in tavola si servano Kartoffelsalat e Würstchen, ossia patate in insalata e salsicciotti. Per il pranzo di Natale non può mancare la gebratene Gans, ossia l’oca arrostita e tutta una serie di carni alla brace.
Per coloro, che di recente si sono convertiti ai menu vegetariani, vi sono la Fondue e la Maultaschen, ossia ravioli ripieni di verdure, cucinati in brodo.
Quando durante i giorni delle festività natalizie si esce a passeggio per le strade e ci si aggira tra le bancarelle dei mercatini natalizi non può mancare un bicchiere di Glüwein, cioè del vin brulé . Bevanda che si prepara sovente anche in casa. Occorre un pentolone di vino rosso e delle spezie per aromatizzarlo. Un paio di bei bicchieri mettono in grado chiunque di affrontare il freddo esterno, senza problemi.
Ci si può allora girare a piacimento nella festosa confusione dei Weihnachtemarkte, aperti solo durante le feste. Lì si possono fare acquisti di dolciumi, di sciarpe o cappelli di lana e consumare bistecche, salsicce o Kartoffelpruffer, cioè frittelle di papate spolverate di zucchero e di nuovo innaffiate da numerosi bicchieri di Glüwein. Si possono anche gustare delle Quarkbällen frittelle di forma sferica, croccanti fuori e morbide dentro. Del resto il freddo delle serate berlinesi è davvero molto intenso.
Immagini Pixabay Licence