Italia: la Svizzera va ai Mondali, gli Azzurri dovranno affrontare i Playoff

-Salernonews24-Sport-

Ci risiamo. A 4 anni dal fallimento mondiale del 2017, l’Italia manca nuovamente l’accesso diretto a Qatar 2022 e viene beffata dalla grande rimonta della Svizzera e dai propri errori e rimpianti. Gli azzurri non vanno oltre lo 0-0 contro una buona Irlanda del Nord, che svolge la propria partita improntata sulla difesa e risulta anche più pericolosa della squadra di Roberto Mancini che ha sfoggiato, nuovamente, una sonnolenta prestazione offensiva. Mentre a Belfast si consumava il tragico quarto pareggio consecutivo di questa fase a gironi, la Svizzera improntava una prestazione altisonante e rabbiosa contro la Bulgaria, vincendo per 4-0, con la consapevolezza che il passivo poteva essere anche più pesante visti i tre gol annullati dal VAR.

C’è poco da dire, la Svizzera ha dimostrato, in questi ultimi confronti, di volere il Mondiale a tutti i costi e di meritare l’accesso diretto a tale competizione, mentre l’Italia ha mostrato enormi passi indietro rispetto a 5 mesi fa, quando a Wembley gli azzurri alzarono la coppa di Euro 2020. Ciò che doveva essere l’inizio della rinascita italiana, rischia di diventare la fine di tale processo e Roberto Mancini assaggia l’amaro boccone già provato dal suo predecessore Giampiero Ventura, ovvero i Playoff. La formula non è la stessa che condannò gli azzurri nel match contro la Svezia, ma è anche più complicata: ci saranno, infatti, 3 gironi da 4 squadre con due teste di serie in ogni girone.

L’Italia è già sicura di essere in prima fascia e dovrà affrontare una prima partita contro una squadra di seconda fascia, in casa, e, poi, l’eventuale finale contro la vincente dell’altro match (si sorteggerà il campo di casa). Inutile dire che questa Nazionale, tanto forte quanto imprigionata dai propri limiti in un mese totalmente nero per gli azzurri, ha enormi rimpianti per non aver concluso prima un girone totalmente alla portata. Bastava vincere una singola partita su quattro per mettersi nei binari giusti e, invece, sono arrivati quattro pareggi.

Inspiegabile la prestazione contro la Bulgaria, incredibile non aver visto mordente con l’Irlanda del Nord non segnando un singolo gol e altrettanto clamoroso non aver battuto la Svizzera in nessuno dei due confronti. Gli episodi, questa volta, pesano forse più delle prestazioni perché per ben due volte, contro la Svizzera, Jorginho ha avuto il match point su calcio di rigore, fallendo entrambe le volte e costando almeno 4 punti all’Italia. Ma non è l’unico imputato. Chiesa e Berardi ci hanno provato ma sembravano confusi; il centrocampo non ha propiziato alcuna idea offensiva e Barella è stato a dir poco pessimo; Insigne, in Nazionale, è l’ombra di se stesso e nelle ultime due partite si è nascosto tra le linee difensive avversarie non risultando mai risolutivo. Mancava terribilmente la velocità e l’estro di Spinazzola, ma anche Ciro Immobile, criticatissimo per le sue prestazioni in maglia azzurra, avrebbe fatto meglio, anche perché non potevamo sperare che giovani inesperti come Raspadori e Scamacca riuscissero a risolvere la situazione.

Sia chiaro, Mancini non ha perso il suo giocattolo, ne’ si è irreversibilmente rotto, ma sicuramente le crepe ci sono e la vittoria dell’Europeo ha rilassato e ingigantito l’ego di molti giocatori etichettati da valutazioni imperiose ma che, tristemente, non sono stati all’altezza di una modesta Irlanda del Nord. A marzo ci sarà una nuova possibilità e, per quanto difficile possa essere, l’Italia deve rispondere presente, perché 8 anni senza mondiale sarebbero troppi e perché quella cavalcata, così bella e gioiosa, che ci ha portato sul tetto d’Europa, non deve essere banalizzata, né quella coppa, per chi la guarderà, deve essere il preludio del secondo inferno azzurro.

Emanuale Petrarca