Louboutin: storia di una scarpa iconica

di Marianna Giugliano-

Tutti conosciamo le celebri scarpe dalla suola rossa, ma in pochi conoscono tutta la storia che c’è dietro l’iconicità di questo prodotto.

Christian Louboutin nasce a metà degli anni ’60, nella periferia parigina e già all’età di 11 anni entra nel mondo della moda, disegnando i primi modelli di scarpe con il tacco.

Negli anni ’80, a soli 16 anni, inizia un tirocinio nel teatro Folies Bergère a Parigi, con l’incarico di disegnare le scarpe per le ballerine. Otto anni dopo la sua carriera ha una svolta: comincia a lavorare con il collaboratore di Christian Dior, Roger Vivier, le cui creazioni colpiscono a tal punto Christian da decidere di non voler disegnare per nessun altro se non per lui. Solo qualche anno dopo, Louboutin, riuscì ad aprire la sua prima boutique a Parigi, nella Galerie Vero Dodat e, all’inizio degli anni Novanta, nacquero le celebri suole rosse.

Sull’idea della suola rossa ci sono varie interpetazioni. Si racconta che tutto ebbe inizio a seguito della visione di un cartello posto all’ingresso del museo Palais de la Porte Dorée, proprio vicino il luogo di nascita dello stilista: su questo cartello erano state disegnate delle scarpe con il tacco al di sopra delle quali era stata disegnata una linea rossa, avvertendo i visitatori che quel tipo di scarpa avrebbe potuto graffiare il pavimento del museo.Ed è proprio da questo “incontro” casuale che ha avuto inizio l’amore smisurato di Christian Loboutin per le calzature femminili.

Secondo un’altra tesi  l’idea sarebbe nata mentre un’assitente si stava smaltando le unghie e lo stilista aveva tra le mani un prototipo di scarpa a cui stava lavorando,  ispirata allo stile di Andy Wharol.

Con il passare degli anni sono tanti i modelli di scarpe prodotti dallo stilista ed amati da tutti, soprattutto dalle celebrità. Blake Lively, ad esempio, durante le riprese di Gossip Girl si trovava in un atelier Loboutin a Parigi dove vide un paio di sandali e ne rimase completamente stupita tanto da affermare di non aver mai visto niente di più bello. Fu allora che lo stilista decise di voler dare a quei sandali proprio il nome dell’attrice, dando così vita al modello “The Blake”.

Non solo attrici, anche i reali adorano Loboutin: infatti fu proprio Carolina di Monaco ad accorgersi del potenziale della maison quando era ancora agli inizi della sua produzione. Delle Loboutin non si parla solo nel mondo della moda, esiste infatti una canzone di Jennifer Lopez intitolata proprio “Loboutins” dove le scarpe sono in realtà una metafora del potere della donna.

Nel 2012 fu commissionato proprio dalla Disney per creare venti paia di scarpe in edizione limitata in occasione del rilancio di Cenerentola, dando dimostrazione di quanto tutte le donne desiderino un accessorio che le renda uniche ed indipendenti ma che al tempo stesso le faccia sentire anche un po’ delle principesse!

 

Marianna Giugliano

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