Addio a Gian Piero Galeazzi, telecronista sportivo e canottiere italiano
-di Sergio Del Vecchio-
Ci ha lasciato oggi, morendo a Roma all’età di 75 anni, il telecronista sportivo di origini piemontesi, Gian Piero Galeazzi conosciuto anche con l’affettuoso soprannome di Bisteccone, datogli dal giornalista Gilberto Evangeisti per la sua mole.
Soffriva di diabete e la sua ultima apparizione televisiva risale al 13 gennaio 2019 a Domenica in. Lascia due figli anch’essi giornalisti: Susanna, conduttrice del TG5, e Gianluca, giornalista nella redazione del TG LA7.
Galeazzi è stato telecronista sportivo, conduttore televisivo, giornalista e canottiere italiano, passione ereditata dal padre, vincendo il campionato italiano nel singolo nel 1967 e partecipando alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a città del Messico.
Laureato in Economia, ha lavorato per qualche mese all’ufficio marketing e pubblicità della FIAT a Torino per poi essere assunto dapprima in radio poi in RAI. Subito fu inviato alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera dando vita alla sua prima radiocronaca di canottaggio. Poi un successo dietro l’altro, conduttore della Domenica Sportiva condotta da Paolo Frajese nel 1976, curatore di Mercoledì Sport, seguì 6 edizioni dei Giochi Olimpici fino ad Atene, fu inviato della Domenica Sportiva negli incontri clou del campionato di calcio di serie A.
Per servizi giornalistici non sportivi fu l’inviato RAI all’incontro fra Gorbačëv e Reagan a Reykjavík, dove si trovava per l’incontro di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus. Ha condotto svariate rubriche tra cui Cambio di campo, Solo per i Finali e 90º minuto, divenendo famoso per alcuni sketch che ne evidenziavano il lato comico. Nel 1996 Pippo Baudo lo volle al 46° Festival di Sanremo. La sua simpatia ed il suo tifo per la Lazio hanno reso indimenticabili tante sue telecronache sportive in cui coniugava professionalità a competenza.
