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La piazza e l’entità urbana. Alcuni esempi di sintesi perfetta

Sono talmente tante al mondo le piazze che possono considerarsi belle sia dal punto di vista architettonico che più strettamente emozionale, luoghi urbani che trasmettono all’individuo sensazioni di accoglienza, utilità e voglia di vivere uno spazio non monotono e sterile, da rendere davvero impossibile citarle tutte. Alcune, tuttavia, si contraddistinguono, a mio parere, per determinate caratteristiche tipologiche peculiari.

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Tra queste, Piazza Duomo, meglio conosciuta come Piazza dei Miracoli a Pisa, sorge all’esterno del nucleo storico cittadino, al di fuori del centro abitato. Rientrante tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, viene così definita dallo scrittore-poeta Gabriele D’Annunzio nella sua opera “Forse sì, forse no”: “L’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli”. Edificata durante l’esperienza delle Repubbliche Marinare, l’area inizialmente destinata in epoca romana a usi civili passò, successivamente, ai servizi religiosi con la realizzazione tra l’XI e il XIII secolo del Duomo di Pisa, fulgido esempio del romanico pisano, il grandioso Battistero, il famoso campanile la Torre pendente e il Campo Santo. Sotto il dominio mediceo-loreno, i monumenti furono circondati da una serie di edifici successivamente abbattuti nel XIX secolo con l’intervento dell’architetto Alessandro La Gherardesca. La Piazza dei Miracoli, rivestita da un ampio prato, è un luogo aperto ma allo stesso tempo circondato dalla monumentalità delle bellezze architettoniche religiose che contraddistinguono la città di Pisa.

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Di particolare interesse storico-architettonico è, poi, Piazza del Campo di Siena. Situata nel punto di confluenza delle tre colline sulle quali insiste il contro storico del capoluogo toscano, dalla piazza si dipartono le tre strade più importanti della città. Realizzata alla fine del XII secolo, ha la forma di conchiglia circondata da una cortina di palazzi di omogenea tipologia che convergono nel Palazzo Pubblico, posto nella parte più bassa della piazza. Ospita numerosi eventi pubblici, tra i quali il più famoso è quello del Palio, la tradizionale corsa a cavallo che vede sfidarsi, due volte l’anno in estate, le contrade della città. La piazza è un vero e proprio salotto e nelle belle giornate ci si può tranquillamente sedere e ammirare la meravigliosa quinta scenica storica dei palazzi che la circondano.

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A Bruxelles un luogo urbano di grande fascino è la Grand Place, dal 1998 dichiarata dall’Unesco parte del Patrimonio dell’Umanità. La sua spettacolarità è negli eleganti palazzi che la circondano, esempio di architettura fiamminga di alto pregio, tra le quali spicca il Municipio della Capitale e la Maison du Roi. La piazza fu, per secoli, mercato a cielo aperto e cuore della vita sociale e commerciale della città. Ogni due anni la piazza si ricopre di variopinte begonie che insieme realizzano vari disegni.

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Al centro della città di Londra, un ambiente urbano davvero suggestivo e coinvolgente, Trafalgar Square si apre al viandante come un’accogliente grande piazza tutta pedonabile, il cui interno è abbellito da 4 grandi leoni e da fontane monumentali. Circondata dal neoclassico e maestoso edificio sede del National Gallery e dall’elegante chiesa del XVIII secolo St.Martin-in-the-Fields, dall’elegante facciata corinzia, luogo sacro di numerosi battesimi reali, la piazza accoglie, inoltre, l’Admiralty Arch edificio in stile neoclassico risalente al 1912 voluto dal re Eduardo VII in onore della mamma, la Regina Vittoria, e il Canada House, edificio d’inizio XIX secolo in stile revival greco. Sede fino al XVIII delle stalle reali, l’area fu sottoposta a una radicale modifica ad opera dell’architetto urbanista John Nas. Al centro è presente un’alta colonna con capitello corinzio sul quale poggia la statua dell’ammiraglio Nelson. La piazza da cui si snodano le più importanti vie di Londra, ospita, inoltre, numerose manifestazioni e un tipico mercatino di Natale con giostrine, luogo ideale per festeggiare anche l’anno nuovo.

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Capitale della Repubblica Ceca, Praga accoglie al suo interno un luogo simbolo dello sviluppo economico della città, cuore pulsante del Capoluogo. La Piazza della Città Vecchia, tra le più belle del centro Europa, animata da numerosi turisti, deve il suo fascino agli splendidi edifici che si affacciano su di essa, come ad esempio la Torre dell’Orologio realizzata nel XIV secolo e il Municipio della Capitale. Di particolare interesse è, inoltre, l’orologio astronomico definito dai praghesi Orloj che allo scoccare della nuova ora sorprende e allieta i visitatori con lo straordinario spettacolo dei 12 Apostoli. Oltre il Municipio ritroviamo la chiesa di San Nicola in stile barocco con la cupola in bronzo affiancata dalle due torri caratteristiche della piazza. La chiesa di Nostra Signora di Tyn, in posizione arretrata rispetto alla piazza, è un esempio di bellissima architettura gotica boema caratterizzata dalle due torri campanarie d’inizio ‘500. Di particolare bellezza è Palazzo Kinsky il più bell’edificio in stile rococò di Praga.

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L’antico Largo di Palazzo (area sulla quale sorgeva già alla metà XVI secolo, una piazza a ornamento di un palazzo Vicereale voluto da Don Pedro de Toledo), Piazza Plebiscito col suo caratteristico emiciclo porticato di murattiana memoria che si estende ai fianchi della neoclassica chiesa ferdinandea dedicata a San Francesco di Paola, è delimitata ai suoi lati da due palazzi gemelli della Prefettura noto anche come Palazzo della Foresteria realizzato nel XIX secolo e Palazzo Salerno del XVIII secolo e chiusa, frontalmente alla basilica, da una delle quattro residenze dei Borbone, Palazzo Reale. Il progetto della piazza fu affidato all’architetto Domenico Fontana con la progettazione di Palazzo Reale. E’ tra le più belle e grandi piazze storiche d’Italia luogo di numerose manifestazioni, simbolo della città partenopea.

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A ovest di Parigi, l’enorme quartiere di grattacieli, centri commerciali e uffici, teorizzato alla fine degli anni ’50 dello scorso secolo, La Défance, ospita al suo centro una grandissima piazza da cui si ammirano le poderose architetture, il grandioso centro commerciale “le Quatre Temps”, il più grande d’Europa, le fontane e i giardini verticali e, infine, le opere di architettura e urbanistica contemporanee come l’Arco della Défense, enorme cubo in marmo e granito coperto da placche di vetro alto ben 110 metri e inaugurato 32 anni fa.

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All’avanguardia, è anche la Place de la République sempre a Parigi. Realizzata da pochi anni, la piazza era un grande crocevia di strade che secondo le intenzioni del progetto dello studio parigino TVK Architectes Urbanistes, si trasforma: “Abbiamo creato una sceneggiatura. Il vuoto in realtà è un’apertura. Il vuoto è un po’ come dire: io considero che la mia opera non è finita. Questo spazio è stato concepito affinché la gente lo utilizzi in una maniera imprevedibile e in continua evoluzione, per poter stare in una dimensione collettiva, per ritrovarsi, per manifestare. È un’architettura che non detta un comportamento”. La gradevole nuova piazza è caratterizzata da numerose panchine e ombreggianti alberature: è viva ed è luogo di numerose manifestazioni e di cortei di solidarietà.

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Infine di particolare interesse sociale è Piazza d’Israele a Copenaghen. Fino agli anni ’50 una piazza di mercato, divenne successivamente un anonimo parcheggio. L’idea dei progettisti Cobe Architects, risultata poi vincente, era quella di rivitalizzare l’area urbana, posta tra il Mercato coperto e il Parco Ørsted, trasformandola in un vivace luogo di svago, passeggio e sport. La superficie della piazza è una sorta di tappeto rialzato al di sotto del quale si ritrova, nel livello sotterraneo, il parcheggio. Sono presenti grossi alberi e una linea d’acqua che si collega col vicino Parco Ørsted.

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.

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