Addio a Nicoletta Orsomando, la “signorina buonasera” campana della nostra infanzia
E’ morta a Roma, all’età di 92 anni, dopo una breve malattia, Nicoletta Orsomando, all’anagrafe Nicolina Orsomando, unico volto RAI ad avere avuto una carriera quarantennale come annunciatrice. Dal 1953 al 1993, fu infatti la “signorina buonasera” per antonomasia. Il debutto avvenne nel 1953 quando presentò una trasmissione per ragazzi, un documentario sull’Enciclopedia Britannica. Da allora con i suoi modi garbati ed educati, la sua dizione perfetta, divenne un’immagine rassicurante della TV conquistando l’affetto e la simpatia dei telespettatori italiani.
Nel 1955 Nicoletta Orsomando partecipò, nel ruolo di se stessa, anche al film comico Piccola posta, per la regia di Steno, che vedeva come protagonisti Alberto Sordi e Franca Valeri. Apparve inoltre nel film Totò lascia o raddoppia? di Camillo Mastrocinque (1956), in una brevissima sequenza in cui aggiorna gli spettatori sulla sparizione del personaggio interpretato da Totò. Nel 1992 apparve, sempre nei panni di se stessa intenta ad annunciare Fantastico, anche in Parenti serpenti di Mario Monicelli. Ancora tante le sue presenze in tv nel tempo: presentò lo show Viva Radio2 Minuti, condotto da Fiorello, nel 2011 prese parte a Domenica in nel segmento Domenica in… Onda condotto da Lorella Cuccarini. Nella stagione 2011-2012 partecipò come giurata a La prova del cuoco condotto da Antonella Clerici, nel 2013 partecipò anche alla trasmissione Raiboh condotta da Francesco Facchinetti. Collaborò per il mensile 50&Più con una rubrica in cui rispondeva alle lettere dei lettori della rivista. Nel 2014 fu ospite nella trasmissione di Rai 2 Il Musichione del gruppo Elio e le Storie Tese. Nel 2016 prese parte insieme con la collega Rosanna Vaudetti al varietà di Rai 1 Dieci cose.
Con la morte della Orsomando sembra venir meno quel mondo antico delle buone maniere, della professionalità, dove la Tv, proponeva, con le sue annunciatrici, modelli di stile e di competenza, promettendo serate piacevoli da trascorrere in compagnia di Mamma RAI. Erano altri tempi, era un’altra Tv, quella che lasciava qualcosa nella testa e perchè no, nel cuore degli spettatori, una tv fatta di compostezza, di parole dette o cantate, ma mai urlate. Un mondo meno volgare, quello presentato dalla Orsomando, capace dunque di regalare sogni agli spettatori italiani che ricostruivano il loro mondo dopo la guerra.
