Genova, G8: 20 anni fa moriva Carlo Giuliani

20 anni fa, il 20 luglio, in Piazza Alimonda, a Genova,  Carlo Giuliani, un ragazzo di 23 anni,  perdeva la vita nel corso degli eventi del G8. Carlo era uno studente di Storia impegnato nel sociale, con servizio civile svolto presso Amnesty International a Genova e  adozione a distanza di un bimbo mediante la comunità di Sant’Egidio. Carlo aveva problemi legati all’uso di droghe  per cui stava seguendo un programma di riabilitazione al SerT.
I fatti.

Il 19, 20 e 21 luglio sino a domenica 22 luglio 2001, contestualmente allo svolgimento della riunione del G8 con i capi di stato, ci furono manifestazioni di dissenso dei  movimenti no-global e delle associazioni pacifiste che sfociarono in tumulti  tra manifestanti e Forze dell’Ordine.

Carlo al G8 2001.

20 anni fa era tra i tanti ragazzi che presero parte alle proteste no-global e qui fu ucciso da un carabiniere ausiliario, Mario Placanica. Quest’ultimo fu indagato per omicidio e poi prosciolto dalla Giustizia italiana e da quella europea avendo agito per legittima difesa contro Giuliani che, a volto coperto,  cercava di colpirlo con un estintore. Una storia di violenti scontri tra manifestanti anti G8 e Forze dell’Ordine. Una storia difficile da dimenticare.

Nelle immagini dei due Defender dei Carabinieri presi d’assalto da alcuni manifestanti in ritirata verso il raggruppamento dei carabinieri stessi, compare Carlo Giuliani con il volto coperto da un passamontagna che raccoglie e solleva un estintore da terra, già prima scagliato da un altro manifestante contro il mezzo. L’intenzione sembra proprio essere quella di lanciarlo a propria volta contro il veicolo. Dall’interno del veicolo stesso intima di andar via e spara due colpi, uno mortale per Carlo. nel tentativo di fuggire dai manifestanti il fuoristrada passerà due volte sul corpo del giovane, la prima volta tentando la retromarcia, poi la marcia avanti. Sono le 17.27 del 20 luglio.

Art. 3 violato.

Nel 2015 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato all’unanimità che è stato violato l’articolo 3 sul “divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti” durante l’irruzione della scuola Diaz. Nel 2017, di fronte alla stessa Corte, l’Italia ha ammesso la propria responsabilità. Ha raggiunto una risoluzione amichevole con sei dei sessantacinque ricorrenti per gli atti di tortura subiti presso la caserma di Bolzaneto

G8 2021..

In questo giorno, oggi,  in  Piazza Alimonda vi è il Comitato Carlo Giuliani, è gremita la piazza, oggi come allora e le parole si alternano alla musica; oggi come allora c’è Manu Chao, il cantante spagnolo.Per ricordare Eamnuele Scalbrin, il giovane di 33 anni morto morto nella caserma dei carabinieri di Albenga nel dicembre del 2020, vi è un incontro a cui prende parte anche Ilaria Cucchi, presidente dell’associazione Stefano Cucchi.

Tra gli striscioni in inglese uno dice  «un altro mondo è – ancora – possibile». Ci vogliamo credere.

Ares Ferrari, CC BY-SA 3.0 <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/>, via Wikimedia Commons

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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