SalernNoir Festival le notti di Barliario, il programma del 17 Luglio
E’ la serata del Premio Barliario, quella di domani, sabato 17 luglio, al SalerNoir Festival le notti di Barliario. Sul palco allestito all’interno del Quadriportico del Duomo saliranno, alle 19, i tre finalisti: Antonio Fusco, Piergiorgio Pulixi e Patrizia Rinaldi.
Sono stati scelti da una platea di 35 giurati selezionati tra tutte le fasce d’età, e giudicati, per il verdetto finale che sarà reso noto solo domani sera, da una giuria composta da un magistrato, Maria Rita Tartaglia, due avvocati penalisti, Massimo Ancarola e Arnaldo Franco, un regista teatrale, Andrea Carraro, e un ispettore di polizia, Mattia Raimondo.
Il Concorso Letterario Nazionale, che mette in palio un assegno di mille euro per il primo classificato, ha fatto registrare anche in questa edizione, la terza, una grande partecipazione. Circa cinquanta le opere pervenute da autori di tutta Italia. Fusco, Pulixi e Rinaldi sono arrivati alla finale sulla scorta di un grande consenso dei giurati.
La serata prevede, in apertura, la presentazione degli ultimi romanzi dei finalisti da Francesco Roseto, direttore del Festival Letteratura di Policoro, dallo scrittore Antonio Lanzetta, e dalla scrittrice e critica letteraria Enza Alfano.
I tre romanzi finalisti raccontano storie dure, ambientate in diversi posti della Penisola, efficacissime rappresentazioni del cuore “nero” del Belpaese.
In “Alla fine del viaggio”, di Fusco, il commissario Casabona è in bilico tra problemi privati e la caccia a un assassino efferato. A Valdenza è la vigilia del palio di San Jacopo: mentre sui tetti del centro storico esplodono i fuochi d’artificio, la moglie gli annuncia che sta per andarsene di casa. Un duro colpo per il commissario, che nonostante i problemi con Francesca non aveva mai pensato che il loro legame potesse davvero spezzarsi. Nemmeno il tempo di piangere la fine del suo matrimonio, che una telefonata lo richiama immediatamente al dovere: un uomo è stato ucciso da un treno in corsa.
Un fatale incidente? Tutt’altro, visto che la vittima è stata legata a una sedia a rotelle e lasciata sui binari. Chi è quell’uomo che nessuno riesce a identificare? Perché l’assassino ha scelto un’esecuzione così plateale? Ed è solo una coincidenza che qualche anno prima, nello stesso luogo, un ragazzo sia stato travolto da un treno? Nella solitudine della sua casa ormai vuota, Casabona è tormentato dai dubbi. E mentre i primi indizi portano sulla strada della pedofilia, nuove morti inspiegabili arrivano a spazzare via ogni certezza. Come se ci fosse una regia occulta a spostare le pedine in campo. Qualcuno assetato di sangue e di vendetta. Qualcuno che viene dal passato, per regolare tutti i conti in sospeso…
Con “L’isola delle anime” Piergiorgio Pulixi torna a raccontare la sua Sardegna. Quando vengono confinate alla sezione Delitti insoluti della questura di Cagliari, le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce ancora non lo sanno quanto può essere crudele un’ossessione. In compenso hanno imparato quant’è dura la vita. Mara non dimentica l’ingiustizia subita, che le è costata il trasferimento punitivo. Eva, invece, vuole solo dimenticare la tragedia che l’ha spinta a lasciare Milano e a imbarcarsi per la Sardegna con un biglietto di sola andata. Separate dal muro della reciproca diffidenza, le sbirre formano una miscela esplosiva, in cui l’irruenza e il ruvido istinto di Rais cozzano con l’acume e il dolente riserbo di Croce. Relegate in archivio, le due finiscono in bilico sul filo del tempo, sospese tra un presente claustrofobico e i crimini di un passato lontano. Così iniziano a indagare sui misteriosi omicidi di giovani donne, commessi parecchi anni prima in alcuni antichi siti nuragici dell’isola. Ma la pista fredda diventa all’improvviso rovente. Il killer è tornato a colpire. Eva e Mara dovranno misurarsi con i rituali di una remota, selvaggia religione e ingaggiare un duello mortale con i propri demoni. Interrogando il silenzio inscalfibile che avvolge la sua Sardegna, Piergiorgio Pulixi spinge il noir oltre se stesso, svela le debolezze della ragione inquirente in un mondo irredimibile, in cui perfino la ricerca della verità si trasforma in una colpa.
In “La danza dei veleni”, di Patrizia Rinaldi, infine, la detective ipovedente Blanca e i suoi colleghi, il commissario Martusciello, l’agente scelto Carità, Liguori e Micheli, si ritrovano a dover risolvere due casi che sembrano scollegati: il traffico di animali illegali provenienti dall’estero e la morte di una donna, apparentemente avvenuta a causa del morso di un ragno, rarissimo e letale. Nel primo caso, delle circostanze fortuite porteranno a galla indizi che provocheranno la morte di due veterinari, mentre il secondo caso sembra opera di un assassino seriale che usa i ragni come armi, ma le vittime non sono collegate in alcun modo. Nel commissariato regna l’anarchia, ognuno conosce solamente un pezzo dell’indagine e spesso lo nasconde agli altri, il puzzle fatica a comporsi fino all’ultimo perché le vicende private dei personaggi si ergono come muri tra di loro: ognuno come un animale ferito cerca con le proprie forze di aprirsi la strada verso la verità, senza accorgersi di essere mutilato lontano dal resto della squadra. Blanca si dibatte nei suoi sentimenti per Liguori e cerca un riparo nell’amore di Micheli, pur non ricambiandolo. Di tutte le bestie che abitano questo romanzo è proprio Blanca la più selvatica.
Dopo le presentazioni, la proclamazione del vincitore e la cerimonia di premiazione.
Con questa serata , SalerNoir Festival le notti di Barliario si ferma per due settimane. Il gran finale è previsto per martedì 4 agosto, sempre nel Quadriportico del Duomo alle 19.30, con la presentazione di “Una sirena a settembre” di Maurizio de Giovanni (Einaudi editore). Con l’autore napoletano dialogheranno Pina Masturzo e Massimiliano Amato.
Salerno, 16 luglio 2021
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