Dal 3 Luglio stop alla plastica

Mari meno inquinati e cibo più sicuro- di Vincenzo Iommazzo-

Sabato 3 luglio entra in vigore la Direttiva Europea SUP (Single Use Plastic) sulla plastica monouso, che mette al bando alcuni oggetti usa e getta fortemente inquinanti delle spiagge e dei mari quali piatti, posate, cannucce, cotton fioc, palette da cocktail, bastoncini per palloncini, contenitori per alimenti e tazze per bevande in polistirolo espanso.

La Direttiva, approvata nel 2019 e recepita dall’Italia quest’anno, prevede che i prodotti in plastica monouso potranno essere venduti ancora fino ad esaurimento delle scorte, ma dopo ne è vietata la produzione. L’obiettivo primario è quello di fronteggiare l’inquinamento delle spiagge e dei mari nei quali sono presenti più di 150 milioni di tonnellate di plastica al ritmo stimato di circa 10 milioni di tonnellate di sversamenti di plastica all’anno. Nel solo Mare Mediterraneo vengono scaricate 700 tonnellate di rifiuti al giorno.

Come si vede, era necessario porre un freno a queste insane abitudini che, perdurando, avrebbero portato, come ormai noto all’opinione pubblica mondiale, entro il 2050 a raggiungere negli oceani un peso delle plastiche superiore a quello dei pesci. Per non parlare del pericolo costituito dalla ingestione dei residui di tale materiale, a lentissima decomposizione, da parte delle specie marine con il rischio concreto per gli umani di pranzare con condimento di microplastiche presenti nella catena alimentare.

Il vicepresidente della Commissione Europea, l’olandese Frans Timmermans ha dichiarato che le regole della UE sono un traguardo fondamentale nell’affrontare i rifiuti marini e aiutano a proteggere la salute delle persone e del pianeta. Stimolano anche modelli di business sostenibili e ci avvicinano all’economia circolare del riutilizzo. E’ l’obiettivo del Green Deal europeo: proteggere e ripristinare il nostro ambiente naturale, stimolando al contempo le imprese ad innovare.

E’ a questo punto che si materializza l’altra faccia del percorso verso un’economia green: La direttiva Sup ha aperto un contenzioso con l’Italia il cui governo e Confindustria contestano due aspetti. In primis, aver inserito fra gli oggetti monouso da bandire anche quelli in plastica compostabile che sono rapidamente biodegradabili e, secondariamente, aver incluso nel campo dei prodotti vietati anche gli imballaggi in carta plastificata con basso contenuto di polimero (inferiore al 10%). Plastica compostabile e carta plastificata sono due settori nei quali l’industria italiana è molto forte e dà lavoro a 50mila addetti nel packaging cartaceo e a 8 milioni di persone nel settore ristorazione veloce dal fatturato di 335 miliardi di euro (fonte: Carlo Bonomi presidente di Confindustria).

Sempre Timmermans, dopo interventi dei nostri ministri Giorgetti e Cingolani si è impegnato a escludere entro il 3 luglio la carta plastificata dagli imballaggi banditi e a tenere conto della plastica compostabile nella prima revisione delle linee guida.

IL dialogo aperto e trasparente tra UE e paesi membri dimostra che è questa la strada giusta per accompagnare i sistemi industriali esistenti verso una transizione ecologica non traumatica, condivisa dai soggetti interessati, in tal modo garantendo la rapida ripresa post-pandemia degli organismi economici e sociali delle variegate realtà continentali.

Vincenzo Iommazzo