Euro 2020: l’Italia batte la Svizzera e si qualifica per gli ottavi
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Se qualcuno poteva avere dubbi sulla continuità della Nazionale di Roberto Mancini dopo la vittoria contro la Turchia, la seconda partita dei nostri azzurri nel Gruppo A ha dipanato ogni dubbio consegnandoci, nuovamente, un’Italia bella e convincente, capace di travolgere la Svizzera con il medesimo risultato con cui abbiamo regolato i turchi, ovvero 3-0.
La partita del gruppo di Mancini è un autentico certificato di onnipotenza calcistica e di intelligenza tattica dovuta, principalmente, alla forza di un gruppo che mai, nell’ultimo decennio, aveva unito lo spirito del collettivo con una grande qualità di gioco e di interpreti.
Il nostro “punto debole” di non essere rappresentati da alcuna superstar del calcio mondiale, come possono essere i vari De Bruyne, Mbappè, Kane e quant’altro, può, in realtà, diventare il nostro elemento di vantaggio contro tutto e tutti.
Nelle due partite di questo girone l’Italia, al netto dell’eccellente prova di tutti gli interpreti, ha visto protagonisti sempre diversi che si esaltano a seconda delle condizioni che la partita propone. Ieri, contro una squadra che non ha rinunciato a giocare e a scoprire le proprie carte per metterci in difficoltà, era palese che la partita l’avremmo dovuta vincere a centrocampo, sfruttando la qualità dei nostri in contrapposizione alla fisicità e al meno virtuosismo degli interpreti svizzeri.
Per tale motivo, tra la classe di Jorginho e la foga agonistica di Barella, ad essere il protagonista assoluto del match è stato il centrocampista più completo che il calcio italiano ci sta consegnando in epoca contemporanea, ovvero Manuel Locatelli.
Il numero 5 azzurro, autore di una doppietta, è un calciatore le quali parole d’elogio sarebbero fin troppo banali rispetto alla reale incisività che il ragazzo del Sassuolo impone al gioco. Sta tutto nel gol che ha aperto le danze: è lo stesso Locatelli a creare dal nulla un lob perfetto sui piedi di Berardi, a 40 metri da lui, ed è sempre lui, nel momento in cui il pallone prende contatto con la scarpa di Berardi, a scattare con grinta all’interno dell’area di rigore, facendosi trovare pronto al più facile dei gol sotto porta.
Esplosività e pragmatismo sono due elementi contrapposti ma che, nel gioco proposto da Locatelli, si riscoprono come due facce della stessa medaglia.
La partita la chiude Immobile, non brillantissimo nell’arco dei 90 minuti ma reo di aver timbrato ancora il cartellino come ogni attaccante deve fare, e l’Italia strappa un biglietto per gli ottavi di finale di Euro 2020 lanciando la sfida, domenica, al Galles per l’ultima partita del nostro girone che dovrà decidere se gli azzurri sono meritevoli del primo posto o meno.
Mancini si gode la sua Nazionale e una qualità di possesso eccelsa. Non serve esagerare con le interpretazioni, dato anche il livello modesto delle nostre contendenti, ma bisogna, comunque, guardare in faccia alla realtà: l’Italia c’è, diverte, si diverte ed è totalmente padrona degli spazi che si creano in campo. Comunque vada, Euro 2020 ci ha riconsegnato un’Italia che domina dal punto di vista del gioco e che può avere un roseo futuro.
