Fonderie Pisano, Studio Spes. Intervista al sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante
-di Claudia Izzo-
Il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante, con altri sindaci della Valle dell’Irno (Bracigliano, Calvanico, Fisciano, Mercato San Severino e Siano) ha chiesto un incontro al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania con l’audizione del Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno per esaminare ed approfondire i risultati dello Studio di biomonitoraggio ambientale Spes, in riferimento al caso delle Fonderie Pisano. La finalità è quella di valutare i livelli di contaminazione delle diverse matrici ambientali nella Valle dell’Irno ed intraprendere un percorso comune.
Lorenzo Forte, Presidente del Comitato Salute &Vita, che da sempre lotta per la delocalizzazione delle Fonderie di Fratte, nella sua email al sindaco Valiante, indirizzata anche al sindaco di Salerno e Pellezzano, al Presidente della Regione Campania, al Prefetto di Salerno, chiede senza mezzi termini, di non perdere tempo con ulteriori delucidazioni sullo studio Spes che invece parlerebbe chiaro. Tra le altre, a pagina 116 della relazione finale, come riportato nell’email da Forte, si legge che “la causa degli inquinanti è di carattere industriale e si individua come unica fonte la fonderia nella Valle dell’Irno”. La richiesta esplicita di Forte al sindaco Valiante è quella di “chiedere al presidente della Regione Campania, di chiudere immediatamente l’opificio obsoleto a causa di inquinamento”.
Ne parliamo con il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante.
-Lei si sta per recare ad approfondire lo Studio Spes, la cui relazione finale è già stata letta dal Presiedente di Salute & Vita, Lorenzo Forte, secondo cui sarebbero chiare le responsabilità circa l’inquinamento della zona in questione.
La relazione finale dello Studio Spes di biomonitoraggio ambientale in relazione alla Fonderia Pisano, è stata definita, completata e presentata il 3 giugno scorso, ed io sono tenuto, come Primo Cittadino, a recarmi presso le Istituzioni per approfondire con dovizia di particolari il suo contenuto. L’Istituto Zooprofilattico che ha realizzato lo Studio su determinati territori interessati valuta le condizioni dei cittadini sottoposti ad analisi. Vado alla fonte per capire quali sono le aree localizzate e quali azioni devono porre in essere le istituzioni, lo Stato, i Comuni. Non sono un tuttologo, vado a chiedere alla fonte e non sono abituato a parlare sui social nè a farmi pubblicità.
-Nella email inviata alle istituzioni Forte parla di “mercurio, cadmio prodotti di attività siderurgiche e diossina riscontrata a livelli allarmanti” nella zona, il che non lascerebbe scampo ad equivoci circa la loro provenienza.
Ho letto da qualche parte che l’inquinamento è dovuto a metalli che non risultano essere quelli della Fonderia Pisano, ma l’inquinamento sarebbe prodotto da utilizzo di prodotti agricoli. I metalli riscontrati, secondo una illustre docente dell’Ateneo salernitano, non deriverebbero dalle Fonderie Pisano.
Mi viene chiesta dal Presidente del Comitato Salute & Vita la chiusura delle Fonderie come se io avessi il potere di chiuderla quando ci sono organi giudiziari che non protendono per la sua chiusura. Vorrei riportare alla memoria che c’è stata la costituzione di parte civile dell’ente comunale nel processo penale contro le Fonderie Pisano.
Quali sono i passi successivi ?
Vi è una intesa con il Rettore dell’Ateneo salernitano con docenti specialistici per comprendere la realtà dei territori colpiti e l’inquinamento.
Il sindaco Valiante ci mette al corrente del fatto che oggi ha invitato il Presidente del Comitato Salute & Vita, Lorenzo Forte, per un incontro. Ne seguiremo i risvolti.
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