Covid 19: il pellegrinaggio sul Gange, fatale per l’Italia
Come riporta La Repubblica, è stato il pellegrinaggio sul Gange di due italiani, un padre ed una figlia, a portare in Italia la variante indiana del Covid 19.
Bingo! Come se non bastasse quanto già abbiamo da noi…
Dunque, partiti con tamponi negativi, sono ritornati a Bergamo con tamponi positivi ed ora sono tutti in quarantena.
Qualcosa qui non va, cantava Vasco Rossi…
Forse sarebbe il caso di comprendere che la riapertura delle attività è servita ad evitare il collasso dell’economia e sarebbe il caso di evitare di darsi alla pazza gioia ed avere un pò di senno. Per noi stessi e per chi ci sta accanto. Torneranno giorni migliori, i vaccini faranno la loro parte, ma per il momento evitiamo situazioni che non farebbero altro che peggiorare una situazione già triste e difficile. E’ solo una questione di buon senso e di altruismo.
La dea Devi, personificazione del Gange, importante nella religione Indù, capirà l’assenza di molti fedeli, data la situazione Covid. Per la mitologia indiana, Ganga, infatti, figlia di Himavan, aveva il potere di purificare tutto ciò che toccava. Ganga, venuta dal cielo era la purificatrice del popolo indiano.
Insomma converrebbe che in questo periodo anche i peccati attendessero per essere redenti con le abluzioni mattutine e serali nel fiume e con il bere le sue acque. Come dire, qualche anima in meno in cielo e qualche vita in più sulla terra.
E’ sempre una questione di scelte.
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