Trincerone Est: l’inaugurazione di una incompiuta

Stamattina è stato inaugurato, dopo 9 lunghi anni di lavori, il Trincerone ferroviario Est. Dal Comunicato stampa si apprende che: “I lavori, per un importo di oltre 10 milioni di euro comprendono la realizzazione della piastra di copertura dei binari ferroviari, la predisposizione al collegamento viario parallelo alla linea ferrata da via L. Cacciatore a via dei Principati e le opere in sottopasso per la predisposizione del collegamento viario parallelo alla linea ferrata da via M. Ripa a via Dalmazia. Con un successivo stralcio di completamento, in fase di progettazione, saranno ultimate e rese fruibili le opere di collegamento viabilistico finale con via Dalmazia, da un lato, e tra via Cacciatore dall’altro (…). La copertura dell’area di circa 4800 mq. Compresa tra via Nizza e via Balzico ha, infatti, consentito la realizzazione di una nuova piazza con 30 stalli di parcheggio auto a rotazione e superfici attrezzate per lo sport ed il tempo libero.” Del progetto ho già parlato nel Dicembre 2019 a pochi mesi dalla prevista conclusione dei lavori che a causa della pandemia di Sars-Cov19 ha subito un ritardo di circa una anno. Così scrivevo all’epoca: si avviano a conclusione i lavori di un progetto importante che interessa un’area del centro città particolarmente nevralgica e delicata dal punto di vista urbanistico. Si tratta del “Trincerone est”, un’opera infrastrutturale posizionata tra piazza Falcone e Borsellino e via Nizza, a nord-ovest, via Generale Armando Diaz e via Alfonso Balzico, ad ovest e l’area di via Zara e via Luigi Cacciatore  ad est. Gli interessati al progetto possono accedere a diversi blog tra cui, ad esempio, “Skyscrapercity.com” direttamente sulla rete, o anche l’interessante “ARCAN – Salerno Cantieri&Architettura” sulla piattaforma social Facebook, i quali evidenziano l’evoluzione cantieristica e le finalità delle trasformazioni urbanistiche e di riqualificazione di tale area. Si tratta del completamento della copertura dell’asse ferroviario che divideva, tanti anni fa, la città lungo una direttrice che va da nord-ovest verso sud-est, fino alla stazione del Capoluogo stesso. Nell’Ottobre del 2011, veniva presenta l’idea di completamento lato est del trincerone ferroviario attraverso una scheda tecnica : “L’intervento consiste nella realizzazione di una piattaforma di copertura sulla trincea ferroviaria da destinare a spazio pubblico e verde urbano, la realizzazione di un nuovo tratto di sottovia come prolungamento di una rete stradale esistente interrata; il tratto esistente, che inizia da via Moscati e si interrompe all’altezza della spalla del ponte di via Nizza, sarà prolungato con il nuovo tratto che passerà parallelamente alla linea ferroviaria fino a giungere nei pressi del sottopasso di via Dalmazia (lo sbocco del sottovia di via Dalmazia sarà oggetto dei lavori del secondo lotto). Con detto intervento si riqualifica l’area compresa tra via Nizza e via Cacciatore/via Balzico. L’impalcato di copertura pedonale…… avrà uno sviluppo di 160 metri circa per 30metri di larghezza. Inoltre i due tronchi stradali interrati posti in adiacenza alla linea ferroviaria che oggi si arrestano alle spalle del ponte di via Nizza verranno proseguiti consentendo così, in configurazione finale, di smaltire volumi di traffico secondo la direttice Est-Ovest (direzione della viabilità di alto scorrimento), offrendo alla città un nuovo asse in grado di alleggerire il traffico del lungomare e delle vie perpendicolari a questo…”  Dopo una Gara d’Appalto, pubblicata nell’Agosto del 2011 e vinta nel Febbraio del 2012 dall’ATI composta da FADEP s.r.l., ANDREOZZI COSTRUZIONI s.r.l. e ARMAFER che si occuperanno dei lavori per il trincerone est, la progettualità viene, invece, affidata allo Studio ARUP ITALIA s.r.l. (studio inglese di Ingegneria). Dal maggio dello stesso anno vengono pubblicati su internet i primi progetti bidimenzionali e i relativi rendering vincitori, per giungere, poi, all’inaugurazione del cantiere in data 2 giugno 2012, con una ipotetica conclusione dei lavori verso la fine del 2015. L’opera è finanziata con fondi legati al programma integrato urbano “Più Europa”. Il cantiere, purtroppo, subisce numerosissimi rallentamenti, dipesi soprattutto dalla delicata posizione dell’opera che insiste sui binari delle Ferrovie dello Stato, a cui si accompagnano ben diciotto stati di avanzamento, svariati intoppi burocratici e conti sempre più crescenti. Le prime documentazioni progettuali mostrano un originale disegno ARUP davvero interessante soprattutto dal punto di vista dell’arredo urbano, con il lato orientale caratterizzato da un punto “belvedere” accompagnato, poi, da una struttura a punta in metallo. Sul lato di Via Nizza si scorge, inoltre, una sorta di calotta (forse vitrea) per la realizzazione di una serie di Attività Commerciali contornate da verde, alberi e moderne panchine, mentre sul lato est, invece, si nota, dopo un percorso-passeggiata alberato, una caffetteria oltre la quale si presenta il belvedere schermato da un vetro ondulato. Il progetto, così accattivante, viene successivamente sostituito da quello definitivo che risulta essere molto più semplice e forse meno avveniristico del precedente con una discreta qualità architettonica (è lo stesso che ritroviamo rappresentato sulla cartellonistica di cantiere ancora tuttora presente su Via Nizza). Osservando il disegno definitivo dell’area si possono notare diversi elementi che incidono, tuttavia, solo in parte sulla riqualificazione dell’area. E’ bene precisare che ciò che si appresta alla conclusione è solo l’attuazione del primo stralcio della copertura della trincea ferroviaria lato est che, quindi, non riguarda l’allacciamento della nuova strada carrabile con Via Dalmazia ben documentata sul progetto in arancione, appartenente, invece, al secondo stralcio. Verrà inaugurato, dunque, per il momento, solo il collegamento carrabile posto sotto il trincerone che collegherà Via Ruggiero Moscati (situato ad ovest di Via dei Principati) con Via Luigi Cacciatore, tracciato evidenziato in verde e un ulteriore collegamento tra Via Nizza e via Balzico. In area cantiere, attualmente si nota, sul lato est, una composizione di vasche quadrate per una fontana artistica (alla quale auguriamo un destino migliore delle precedenti) (che poi, nel tempo, si sono rivelate come delle grosse fioriere rivestite in maioliche), a cui si affianca un’area destinata allo sport all’aperto, mentre sparisce la caffetteria, presente nel primo progetto. Il disegno definitivo presenta, sul lato opposto un parcheggio per circa 45 posti macchina non visibili allo stato attuale dei lavori, ma si osserva dall’alto solo un piccolo slargo, lato Via Nizza, che probabilmente conterrà al massimo 30 posti macchina. Sul lato orientale del parcheggio sono presenti, ancora sul progetto, due strutture (forse artistiche?) rivestite con mattonelle colorate (attualmente inesistenti). Da tali elementi, poi, parte un piccolo viale ondulato con dei quadrotti di verde pubblico sui lati, sempre rivestiti con mattonelle colorate. Tali mattonelle sono di color giallo, blu scuro e arancio, realizzate dell’azienda Solimene, tutte monocromatiche. Forse l’area poteva essere abbellita da qualche maiolica che meglio rispecchiava la cultura e la fantasia della ceramica vietrese, come ad esempio in quelle presenti su Foce Irno o su Via Benedetto Croce. Il pavimento è in lastroni di pietra grigio scuro, mentre i corpi illuminanti non sono gli stessi del resto del trincerone e, quindi, in contrasto con il resto dell’opera precedente. A questo punto, a inaugurazione conclusa, resta un insistente senso di perplessità sulla reale utilità dell’opera, che include circa 30 posti auto, e sul suo valore artistico e di fruizione cittadina.

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.

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