Inno alla morte nella Giornata Mondiale della Poesia, 21 Marzo
-di Denata Ndreca-
È in uscita il 21 marzo, per la giornata mondiale della poesia, il nuovo volume della trilogia poetica “Inno alla morte” di Bertoni Editore – curato con grande dedizione e passione dal poeta Mohorovich e che vanta la presenza di ben 140 poeti nazionali e internazionali. Un omaggio a Giuseppe Ungaretti che ci ricorda che la piena consapevolezza del gesto di abbandonare la “mazza fedele”, la morte, cioè accettare la morte, può scatenare nel nostro animo le stesse piacevoli sensazioni prodotte da un rapporto d’amore.
“Il tema della morte è presente nella poetica ungarettiana sia che rappresenti la precarietà della vita umana (“Si sta come d’autunno…”) sia che, come nel verso “La morte si sconta vivendo”, traspaia il senso di colpa dei vivi nei confronti dei morti, “colpevoli” di essere rimasti in vita in luogo di quanti non ce l’hanno fatta.
I poeti si sono appellati alla loro esperienza ed al loro approccio più o meno fatalistico verso la morte, l’hanno verseggiata non stendendo un velo pietoso sul tema ma, come ha rilevato Baudrillard, non “mirano a sterilizzarla, vetrificarla, truccarla” ma anche ad avvertirne “la contingenza della condizione esistenziale, la precarietà e l’inevitabile fine di affetti e legami sociali”.
“Oggi più che mai l’umanità sembra avere necessità di poesia; poesia che dilata la comprensione del mondo e di noi stessi, e che trasmette sentimenti, emozioni, dolore, disperazione, segnando la strada che permette di arrivare alle ragioni più autentiche che muovono le nostre scelte e la vita stessa” – sottolinea Mohorovich.
E chi meglio della poesia può posare il guardo sul mondo per arrivare fino ad ogni cellula di componimento ed alla antica memoria? La poesia è ricordo, è l’embrione di ogni forma letteraria. È la coscienza dei tempi dentro i tempi.
Ancor più, come scrive Mohorovich nella prefazione al volume, nel momento drammatico che stiamo vivendo e che tutti i giorni ci propongono “le drammatiche immagini dalle corsie d’ospedale, la solitudine di quanti esalavano l’ultimo respiro lontani dai propri cari, le centinaia di migliaia di morti di questo ultimo anno ci hanno posto di fronte alla nostra fragilità e provvisorietà e ci hanno fatto vedere, toccare e vivere tutta intera la terribile angoscia dell’annullamento. La morte, come sostiene Jungel, rappresenta uno scacco per la nostra esistenza. Eppure questa, che comunque rappresenta un enigma sin dall’inizio della nostra venuta al mondo, ci cammina a fianco in ogni qualsivoglia espressione; è conosciuta come spettacolo sugli schermi[…], è stata rappresentata nell’arte, per non dire dell’immenso panorama letterario che affonda le sue radici nel mito, così come della musica dai “Requiem” ai “Dies Irae” fino alle canzoni “Samarcanda” di Roberto Vecchioni o “Il ballo in fa diesis” di Angelo Branduardi (“Sono io / io son di tutti voi / Sono io la morte e porto corona, /io son di tutti voi signora e padrona”).
Visioni, letture, ascolti che assumiamo fors’anche con la voglia di esorcizzare l’ineluttabilità di un qualcosa cui sappiamo non poter sfuggire e, per noi, probabilmente difficile capire che dietro la comprensione della morte si nascondono tutti i valori morali dell’esistenza. Le poesie di questa antologia tendono proprio, con le loro parole con le loro colorate immagini, con i loro versi siano essi liberi o dettati da una giusta metrica, a percorrere il duplice binario di accettazione, intesa come adattamento e visione del futuro e di negazione che ne configura la stagnazione.”
L’ evento della presentazione che si terrà sabato 20 marzo, in streaming grazie alla collaborazione con la Biblioteca “Alberto La Volpe” di Bastia Umbra in provincia di Perugia, vedrà oltre alle autorità cittadine, l’intervento dell’editore Jean Luc Bertoni e dello stesso curatore cui seguirà la lettura di alcune poesie inserite nell’antologia ad opera dell’attrice Diletta Cappannini che domenica 21, effettuerà un’ulteriore lettura che si potrà seguire sulle pagine social della casa editrice “Il Club dei lettori Bertoni”.
