Giuseppe Vetromile custode di una delle più grandi risorse umane: la poesia.
Poesie tratta da Proprietà dell’attesa, Edizioni RPlibri, 2020
Sono rimasto qui solo per un’idea
Interrompetemi questo cigolare della sedia vecchia
ché io sto a guardare indietro ancora per un millennio
le foglie che non cadono d’autunno né mai strappate
dagli alberi da negrieri approfittatori del verde
e come la speranza s’adagia all’imbrunire
io mi soffermo sul chivalà ai ladri
sulla porta di casa
che ti derubano pure del rispetto
Interrompetemi questo vociare aspro e stridente
degli energumeni sotto i porticati
in bilico tra un ego a tutti i costi
e un plagiato benessere tratto da frutti impropri
Io sto con le cavallette e con i ragni
con le cicale e le formiche
e poi anche col fischio del treno in lontananza
con le nubi improvvise che non hanno timore
di precipitare sul volto scialbo della terra
– le uniche rimaste libere
nel cielo di nessuno e di tutti –
Io sto con nessun amore di comodo
sto neanche con me stesso ché mi riconosco
apocrifo e sbandato
sdrucciolato su questo pavimento umido di pianto
senza luci e senza ombre
Io vado ora da nessuna parte ché nessuna parte
c’è più da visitare
Sono rimasto qui solo per un’idea
e non interrompetemi più
fino alla prossima
chimera
***
Ti dirò dell’altro senso domani stesso
Ti ho riferito tutto nell’ambito di luce alla finestra
Questa sera il tramonto era abbastanza vicino
e in un angolo già appariva un orlo incerto
(l’ombra andava propagandosi verso l’occhio
ancora impreparato)
Altro dunque non posso confessarti che sia un ristagno
grigiastro
di lenti corpi di parole rivestite di gianduia
nel regno sovrano del mio vuoto a perdere
: l’inutilità assoluta di ogni parvenza di domani
(bisognerà decidere adesso
se ridere o piangere)
Ora posso riassumere soltanto
per sommi capi
la rimanenza untuosa e zuccherina
della punta di piramide
Ti dirò dell’altro senso domani stesso
a tu per tu
accanto alle nuvole baldanzose
che ancora caricano di riti i miei giorni
Ora è tutto qui il mio stare
e la mia poesia
***
Che nessuno tenti di cercarmi al di là di questa casa!
È in corso di stampa dunque questo comunicarti definitivo
qui dalla mia postazione casalinga
– e la stampante mi è testimone! –
la mia decisione di ritirarmi nel cassetto ultimo della scrivania
Ti dico addio
Torno tra le mie cose
le mie carte i miei ricordi i miei spaghi i miei inchiostri
sbiaditi ma densi e succosi come frutti proibiti
come i cachi dolcissimi che venivano giù facili
dai vecchi giardini di Ottaviano
oltre i muretti di pietra vesuviana
Ti dico addio
Ho da riscrivere sogni sul nerofumo della notte
lontano dai dissidi e dai dubbi della storia
e sarò schietto
come solo gli spiriti sanno quando è l’ora di andare
Ti dico addio e non lascerò spiragli di luce sulla scrivania
Che nessuno tenti di cercarmi al di là di questa casa!
Passerà pure il cosmo
e alle mie spalle il silenzio regnerà sovrano
Giuseppe Vetromile è nato a Napoli nel 1949. Ha ricevuto importanti riconoscimenti nazionali (numerosi primi premi) sia per la poesia che per la narrativa. Autore di più di venti libri di poesie. Le ultime pubblicazioni sono Cantico del possibile approdo, Inventari apocrifi, Ritratti in lavorazione, Percorsi alternativi, Congiunzioni e rimarginature, Il lato basso del quadrato, Proprietà dell’attesa, ed il libro di narrativa Il signor Attilio Cìndramo e altri perdenti. Ha curato diverse antologie, tra le quali, Percezioni dell’invisibile, L’Arca Felice Edizioni di Mario Fresa, Salerno 2013; Ifigenia siamo noi (2015) e Mare nostro quotidiano (2018) per la Scuderi Editrice di Avellino; attualmente cura l’Antologia Poetica Virtuale Transiti Poetici in più volumi (ogni volume comprende dieci Autori – giunta al XXII Volume).
È il fondatore e il responsabile del Circolo Letterario Anastasiano. Collabora attivamente con altre associazioni e operatori culturali del territorio nella realizzazione di eventi letterari di rilievo, prodigandosi anche nella ricerca di nuovi “talenti” poetici. In seguito all’emergenza sanitaria, il suo salotto letterario si è “trasferito” on line con la Rassegna “ConVersiamo, la poesia nel salotto letterario di Giuseppe Vetromile”. È l’ideatore e il coordinatore del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia” (giunto alla XVIII Edizione). È presente in rete con diversi blog letterari (Circolo Letterario Anastasiano, Taccuino Anastasiano, Selezione di Concorsi Letterari e “Transiti Poetici” – (ideato e gestito da lui) – dove vengono pubblicate recensioni e note di lettura di libri di poesia e di narrativa.