27 Gennaio: per non dimenticare le atrocità a cui è arrivato l’uomo

-di Antonietta Doria-

L’Assemblea delle Nazioni Unite del 1 Novembre 2005 ha designato il 27 gennaio come giornata per commemorare l’Olocausto in base al fatto che il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, anche se già precedentemente erano stati scoperti quelli di Majdanek, Belzec, Sobibor, Treblinka.

Fu così, con la piena visione di quel luogo, di tutte le sue torture, con l’aggiunta delle testimonianze dei sopravvissuti che fu svelato al mondo la tragedia in cui il mondo stesso era stato inghiottito.

“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere

Di qui, un ruolo fondamentale o hanno le scuole nel ricordare alle nuove generazioni il terrore, l’orrore, le barbarie perpetrate contro gli ebrei. Incontri, dibattiti, proiezioni di film, tavole rotonde ovunque, con l’unica finalità di risvegliare le coscienze, il senso critico delle giovani leve affinché tutto ciò non avvenga mai più, anche se il mondo continua ad essere pieno di odio e di popolazioni sterminate.

Ricordando l’odio di quegli anni, in questo giorno sembra innalzarsi una invocazione alla vita, al rispetto, all’amore;  un inno capace di superare divisioni e diversità per un mondo migliore.

E tutto ciò è possibile solo attraverso la Memoria, perché ” Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare” (Primo Levi).

Fotografia:“I campi di concentramento – Ingresso di Auschwitz-Birkenau” by sulleormedellastoria is licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Antonietta Doria

Già docente di Lingue e Letterature Straniere, ama la lettura, la civiltà greca, l'enigmistica e la sua Volcei. Appassionata di antiquariato è una profonda conoscitrice del mondo Shakespeariano, di miti e Leggende. La scrittura è la sua nuova frontiera.

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